Capitolo 4: Le bugie

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Ciao ragazzi/e, se mi lasciaste un commento o un parere personale o una critica sulla storia che sto scrivendo ne sarei davvero contento.
Spero vi piaccia quello che sto scrivendo, da ora in poi solo in certi capitoli metterò la suspanse poi fatemi sapere;
Buona lettura;)

In tutta la mia vita da una ragazza o da una persona non avevo mai sentito quelle parole rivolte a me, per la prima volta una persona mi disse che era disposta a rinunciare a quella persona per me, ero confuso ma allo stesso tempo sorridevo, è il bello e che non sapevo nemmeno perché.
Era vero amore? La volevo tutta per me? Non lo sapevo, ma volevo vederla e anche al più presto, poco dopo la lite finì e ritornammo a parlare dolcemente.
A un certo punto le chiesi dov'era siccome non rispondeva subito, allora mi disse semplicemente che era a casa e stava facendo delle pulizie di casa e sarebbe stata anche credibile se non fosse stata per uno stupido vocale dove si sentivano più voci.

Ora vorrei un vostro parere personale, se il/la vostro/a ragazzo/a mente, voi vorreste o approfondire l'argomento con lei o almeno dovreste chiarire no?

Io avevo una brutta impressione e così le dissi "tu sei a casa della tua migliore amica!" E lei subito mi contradette, e io le dissi una stronzata sul gps, lei confessò e io mi sentì una merda.
La ragazza che amavo mi aveva mentito.

È vero che era una bugia da niente, ma sempre una bugia era.. e quella fu la prima di molte.
E poi non ho mai avuto una buona impressione su quella sua migliore amica.. aveva spezzato il cuore a un povero tredicenne che l'amava davvero ma tralasciamo.

Quando lei "Tornò" a casa ne parlammo, io più e più volte in un tono tranquillo anche senza mostrare che ero furioso le chiesi semplicemente perché e lei.. ripetutamente cercava di cambiare discorso oppure mi rispondeva senza un vero perché.
Io non capivo.. e tutto coincideva con la conoscenza di Andrea, e io pensai che da quando incontrò quel ragazzo tutto cambiò, la nostra relazione, il suo carattere, ogni cosa.
Litigammo per un po' e di nuovo tornammo a parlare dolcemente.
La mattina dopo mi svegliai, come al solito mi feci una doccia, mi infilai le cuffie, presi il bus e andai a scuola, arrivai a scuola. pensavo e ripensavo sul perché mi avesse mentito e per mia sfortuna, in quel momento, senza nemmeno sentire la professoressa di italiano che mi chiamava, presi una nota. Nei giorni successivi stesi a casa senza andare a scuola e senza rispondere ai messaggi o alle telefonate.
Si, per colpa di una ragazza e di una stupidissima bugia mi era passata la voglia pure di alzarmi dal letto.
Qualche giorno dopo mi ripresi, tornai a scuola a cazzeggiare e a dare il minimo indispensabile per essere promosso, siccome non avendo soldi per comprare libri, avrei dovuto prendere appunti parola parola.
Quando tornai a casa le scrissi subito ma stavolta con l'intenzione di parlare serenamente senza litigi o senza accusarla o farmi accusare di niente.
E così stammo ore intere a chattare quando poi parlammo su skype e quella fu la prima chiamata dove parlammo e ci confidammo davvero.
Dopo qualche oretta le diedi la buonanotte, andai sul tetto e pensai.
Sdraiato li riflessi su tutto quello che poteva succedere in futuro se uno di noi avesse continuato a mentire ma pochi minuti smisi di fare domande e siccome non c'era nessuno entrai in casa e mi misi a cantare come un pazzo perché volevo cazzeggiare senza pensare a nulla.
E dopo ore crollai nel letto e mi misi a dormire come se fossi in letargo.

Ti amo ma per sbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora