7 giugno «"Ci vediamo in piazza Loreto!" e una figura femminile stilizzata appesa a testa in giù con il cuore tricolore sul vestito; di fianco un "Fasci al rogo" e un più pacifico "Love is lo-" lasciato a metá. Queste le scritte dei giovani che la presidente del consiglio Claudia Verdetti ha trovato stamattina sui suoi muri esterni. La notte scorsa uno o più vandali ha deciso di imbrattare i muri della presidentessa, probabilmente in protesta al Decreto legge di tre settimane fa, che ha reso illegale per le coppie omosessuali l'adozione.

- Sono abituata a ricevere minacce di morte da queste persone; ma nessuno era arrivato mai così vicino a casa mia e la mia famiglia. Esigo chiarezza, per questioni di giustizia, ma anche verificare che non siano coinvolte grosse associazioni come l'Arcigay. Non si può escludere un'azione di natura squadrista.

Queste le parole della presidentessa, in riferimento all'omino appeso con i grembo il simbolo del suo partito. » 

La notizia imperava sui giornali il 7 giugno; in quel momento destra e sinistra le stettero al fianco: la lotta politica è in senato, nelle manifestazioni, nella camera dei deputati, nel voto, non nelle minacce, ribadivano gli esponenti di ogni partito. L'Arcigay subito si schernì, e condannó l'atto:

"Vicini nella causa, lontanissimi nelle modalità: noi non promoviamo il vandalismo".

Per quanto la faccenda smosse l'opinione e l'indignazione - o la compiacenza - pubblica, le indagini finirono a vuoto. Non v'erano registrazioni da parte delle telecamere di quella sera, dichiarò la sicurezza, a causa di problemi energetici nella lussuosa abitazione, e neanche testimoni. La polemica di spense, gli omosessuali non riottennero il diritto d'adozione, e l'attenzione si spostò sugli altri temi carissimi all'Italia, ovvero l'ultimo post un po' ambiguo del ministro dell'educazione e l'influencer del momento accusato di truffa perché incentivava a investire su bitcoin.  Il Partito Italiano continuó a governare, col suo cuore verde e rosso nel simbolo, per tre anni; poi crisi di governo, elezioni, e risalì al potere discontinuatamente varie volte, sempre con a capo la splendente faccia della Verdetti. 

Claudia Verdetti era una donna piuttosto alta, mora, single nonostante la sua propaganda per la natalità, la maternità e la famiglia:

- Ci si può, donna o uomo, dedicare allo stato in vario modo - diceva - o dando alla vita e crescendo ed educando cittadini onesti, o insegnando, o militando, o lavorando in altro modo, o governando. Io, donna, ho deciso di governare. Mi si chiede perché da brava cristiana non ho avuto figli? Perché io non potrei aver cura d'un figlio come l'ho dell'Italia.

Così rispondeva agli attacchi della sinistra, per poi aggiungere:

- Ma scusate, che ipocrita sarei se dopo aver tolto agli omosessuali la possibilità di avere figli, non perché sarebbero deviati o catttivi, come mi accusano di sostenere i sinistrini, ma perché non possono crescerlo al meglio senza un genitore dell'altro sesso... che ipocrita sarei se io crescessi un figlio senza poterlo amare più d'ogni altra cosa? Molte mie colleghe e colleghi hanno figli? Bravi loro, che riescono ad amare stato e pargoli al massimo e contemporaneamente. Per quanto riguarda me, il modo in cui io posso amare più un figlio, io Claudia Verdetti, è non concepirlo, e questo è anche il modo in cui posso amare di più l'Italia. "

Dall'indole forte, decisa, militaresca negli atteggiamenti e nei saluti; poche volte sorrideva, mai piangeva. Era stata militare, generale, prima di buttarsi in politica, e aveva portato alle stelle con i suoi ideali conservatori e statalisti, la sua intransigenza e coerenza il Partito Italiano da un due per cento; si recava ovunque sempre con le medaglie, tanto da meritarsi il soprannome "generalissima", ed era diventata famosa una foto scattata tramite un drone mentre sonnecchiava in divisa sopra il letto.

Love is lo-Where stories live. Discover now