Ivy è una ragazza troppo dolce e curiosa che si trova a combattere con i problemi della vita. L'unico modo per distaccare la mente da tutto è ascoltare la musica e pattinare, la sua vera grande passione. Durante il suo ultimo anno di scuola però inc...
Purtroppo è arrivato quel giorno dell'anno. Il giorno del ritorno a scuola. Quest'anno sarà il mio ultimo anno qui alla Whitney High School di Chicago.
Odio andare a scuola, ma questa volta non riesco a nascondere la mia felicità. Finalmente sarà il mio ultimo anno alla Whitney.
I primi anni mi piaceva andare a scuola. Ero una ragazza gioiosa, sempre con il sorriso in volto. Però alle persone non piaceva il modo che avevo di vestirmi.
Già a metà del primo anno nessuno mi parlava più. Tutti mi guardavano male. Ed è lì che iniziarono i veri problemi.
Non riuscivo più ad accettare me stessa. Mi odiavo, odiavo quello che la gente pensava di me, nonostante non avesse mai visto ciò che c'era al di sotto dei vestiti larghi che indossavo.
L'unica persona che mi è sempre stata vicina è la mia migliore amica Elizabeth che ho conosciuto il primo anno e che non mi ha mai lasciato nonostante quello che tutta la scuola pensava di me.
Due anni fa conobbi Travis. Sembrava essere il ragazzo perfetto. Non credevo al fatto che gli potesse piacere una ragazza come me.
La nostra relazione durò circa un anno e mezzo. Travis mi lasciò perchè non ero ancora pronta a fare il passo successivo.
Ormai alla Whitney sono conosciuta come la zitella e la palla di lardo della scuola.
Infilo una delle felpe più larghe che possiedo, prendo lo zaino di pattinaggio, le cuffie ed esco di casa per andare a scuola.
La musica mi aiuta a distaccarmi dal mondo esterno e a non pensare a tutte le cattiverie che sono ormai abituata a sentire ogni giorno.
Arrivata a scuola vedo subito Beth che mi viene incontro con uno dei suoi sorrisi più grandi.
<< Ivy! Togliti le cuffie e abbracciami >> con grande dispiacere mi tolsi le cuffie e abbracciai Beth.
Non ero solita dimostrargli il mio affetto ma lei non demordeva. Ogni volta che mi vedeva mi abbracciava e mi dava due bacetti sulla guancia.
È e sarà sempre una ragazza che adora il contatto fisico. Un tempo lo adoravo anche io, ma adesso meno le persone sanno come è il mio copro e meglio è.
Devo dire che però abbracciarla non mi dispiaceva così tanto. Ormai è la mia unica dose di affetto giornaliera.
<< Ivy, è il nostro ultimo anno e dobbiamo godercelo al massimo. Non pensare solo al male che ti circonda. E poi quest'anno faremo diciotto anni. Sappi che ti organizzerò una festa. Non puoi tirarti indietro. >>
Era da quasi un'anno che mi ripeteva che mi avrebbe organizzato una festa di compleanno spaziale. Le prime volte provavo a ribattere e cercare di spiegarle che non voglio nessun festeggiamento. Ma con il tempo ho perso le speranze.
Entriamo dentro la scuola e la prima cosa che vedo è un volantino con sopra il mio nome appeso sulla bacheca della scuola.
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