Il Macellaio

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Qualche ora prima dello scontro. In un luogo sconosciuto.

<<Perfavore non so niente. Lasciatemi stare, non so nulla su Easy...>>.
Riusciva a malapena a tenere gli occhi aperti. Lo avevano aggredito durante una compravendita di corallo. Pensava di essere finito nella mani dell'Enterforce. In quel periodo la forza di sicurezza di Chiargalium si era fatta più intraprendente, controllando a tappeto qualsiasi zona della città con modi non sempre leciti pur di smantellare la rete di droga con annessi spacciatori.
Era stato accorto però, aveva sempre cercato di tenere un basso profilo e poi la sua clientele era talmente vasta che aveva un ramo di protezione pressoché infinito, al suo interno c'erano anche agenti dell'Enterforce. Ed infatti per sua sfortuna a catturarlo furono le persone più sbagliate con cui potesse finire, la Scaturn.
Li conosceva bene, troppo bene, essendo uno spacciatore di fiducia di molti membri.
Amava introdurre i più piccoli all'uso del corallo cosicché per tutta la loro vita aveva clienti e protezione anche nel mondo malavitoso, e poi non sia mai qualcuno si permettesse di non pagare i propri debiti, avere della gente pronta a scattare in sua difesa per una dose non era per nulla male.
Ma quella volta erano contro di lui. Durante una conversazione uno dei suoi clienti aveva sentito un nome che rimbalzava da un po' all'interno della gang. Durante l'affare, il ragazzo apparentemente strafatto era apparso nevrotico e sotto stress, lamentandosi di come tutta la banda da un giorno all'altro iniziò a cercare una persona di cui non conosceva né nome né identità. Lui instintivamente pronuncio il nome di Easy, con noncuranze, come se quella parola pronunciata non avesse alcun peso o valore.
Il ragazzo dopo aver annuito come cenno di consenso se né andò. Marlon non poteva pensare che da lì a poche ore si sarebbe ritrovato sotto i ferri del Macellaio, iniziando la sua agonia. <<Ripeto non so niente>>. Era rassegnato, con le lacrime che uscivano dai suoi occhi tumefatti. Dopo ore poteva solamente percepire le sevizie che stava ancora subendo il suo corpo. Il dolore lancinante alla gamba sinistra era scomparso, segno che i nervi erano completamente consumati, sentiva il cervello sulla parte anteriore pulsare, ciò voleva dire che avevano iniziato a fare lo scalpo, dalla ferita sul costato sentiva il sangue caldo colare fino al ginocchio e sul piede destro, se qualcosa di quel piede fosse ancora intatto.
Era distrutto, il macellaio non si dimentica mai. Sentiva che il suo corpo stesse arrivando al limite. Era legato ad un palo in posizione eretta, percepiva un ambiente freddo e spoglio, con una luce fissa bianca puntata su di lui. Aveva solamente le orecchie intatte, dal tintinnio degli oggetti metallici poté capire come il macellaio avesse il tavolo da lavoro alla sua sinistra e che nella penombra difronte a lui erano rimasti a fissarlo tutto il tempo degli individui. All'inizio aveva provato a sforzarsi di capire chi ci fosse lì ma non glielo permisero, era arrivato bendato ed una volta tolta la benda si accanirono sui suoi occhi. Sentiva un mormorio, a volte i toni sembravano alzarsi, ma nessuno primeggiava mai sulle altre voci. Riusciva a distinguerle, dovevano essere tre uomini ed una donna a parlare. Non capiva nient'altro.
Quando stava per collassare, sentì il Macellaio intervenire. <<Ragazzi, questo qua non cede. Discutere tra noi non porta a nulla. É solamente uno spacciatore di merda. Ammazziamolo e diamolo in pasto ai cani>>. Una delle sagome si fece avanti, riusciva a vedere l'ombra ma nulla più. <<Stai zitto!!!>>. Era una voce nuova, rauca, sgradevole di quelle che a sentirle faceva accapponare la pelle. Significava che fosse stato in disparte tutto il tempo. Gli uomini erano quattro. Tuonò con tono acido e perentorio al Macellaio. Quello non ebbe il tempo di ribattere che la sagoma inizio di nuovo. <<Dobbiamo trovarlo. Se Easy fosse vivo e si venisse a scoprire sarebbe una catastrofe, sia per noi che per la Scaturn>>. Guardò gli altri, spalancò le braccia e poi invocò il loro aiuto, un qualcosa che li smuovesse dalle loro posizioni. <<Amici miei, comandiamo con il pugno di ferro da anni ormai. Ma il nostro modus operandi ci sta portando alla distruzione. Easy verrebbe visto da molti come la salvezza di questo mondo. E questo non può essere assolutamente>>. Gli altri, non emisero nemmeno un fiato. Nel mentre lui continuava il suo soliloquio.<<Se solo ci fosse un qualcuno o un qualcosa che ci permettesse di avvicinarci a quel bastardo>>. Prima che potesse continuare venne interrotto da uno degli uomini in penombra. Il più alto e grosso da quel che si poteva notare. Aveva un tono di voce deciso, autoritario, con un timbro squillante che gli permetteva di sovrastare le altre voci anche bisbigliando. <<Se solo ci fosse un legame!!!>>Esordì. <<Quel bastardo ha sempre tenuto un basso profilo, sopratutto negli anni trascorsi con noi. Mai una relazione, mai una dipendenza che ci permettesse di ricattarlo. Nulla di nulla>>. A quelle parole Marlon sussultò, un legame, quella parola. Easy effettivamente era legato ad una persona. Lui era presente la sera di dieci anni prima e si ricordava del ragazzo dagli occhi blu e di come il cacciatore di taglie avesse deciso di portarlo con se. Non esitò un secondo, prima di collassare ebbe il tempo di pronunciare poche e semplici parole. <<Easy ha un legame. Ha preso sotto la sua ala un ragazzo dagli occhi blu. Il suo nome è Spike>>. Tutti i presenti in quella stanza drizzarono le orecchie, il macellaio gli si avvicinò. L'uomo che parlò per quasi tutto il tempo iniziò e energicamente ad andargli incontro facendogli domande. <<Chi è? Dove si trova?>>Poi si voltò verso gli altri.<<Perché non né sapevamo nulla? Dove ha vissuto per tutti questi anni!!!>>. Nessuno disse nulla.
Si voltò di nuovo contro Marlon, era arrivato a meno di dieci passi, gli urlò di parlare, non ottenne risposta. Nel mentre aveva caricato la gamba per colpirlo in faccia. Si caricò, lascio andare il colpo e a pochi centimetri dalla faccia dell'uomo la gamba venne bloccata dal Macellaio. Si guardarono per un secondo, con aria di sfida pronti a colpirsi. Prima che il Macellaio esordisse dicendo: <<È morto, lascialo stare. Non merita questo>>. Un terzo uomo parlò. Si percepiva calmo e paziente. Scuoteva la testa in segno di negazione. <<Sei sempre il solito Burat. Non impari mai>>poi scoppio in una sonora risata.<<Sei sempre stato uno sbruffone, arriverà il giorno in cui qualcuno ti metterà in riga, ma non è questo il giorno>>. Poi guardando il gigante disse: <<Abbiamo bisogno di trovare il ragazzo. Ydra tu e la tua squadra siete le persone più adatte a questo lavoro. Batti a tappeto tutta la città. Usa qualsiasi mezzo>>. L'omone fiero di tale riconoscimento e figlio del suo stile militare. Si drizzo sull'attenti e disse: <<Ho proprio la persona adatta a questo incarico. Non si preoccupi.>>
Il povero Marlon più tardi fu poi preso e gettato nella discarica cittadina. Non poté  mai sapere che la scelta di consegnare Spike agli scaturn avrebbe scaturito una scia di violenza e distruzione inaudita che avrebbe cambiato le sorti di una moltitudine di persone.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 5 days ago ⏰

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