Che giornata del cazzo.
Già quando stamattina mi sono dovuta alzare, per di più ben trenta minuti in ritardo, avrei dovuto capire che sarebbe stata una giornata proprio del cazzo. Come se questo non mi fosse bastato, mi è pure toccato prendermi la pioggia per tutto il campus, trovandomi davanti all'aula di filosofia fradicia e completamente disfatta.
Ho dovuto subire due interminabili ore di spiegazione, in cui il professore non faceva altro che parlare e parlare e parlare. Sinceramente è un miracolo come non abbia preso sonno, ma ho come l'impressione che se fossimo dovuti stare anche solo un minuto in più dentro quell'aula infernale, l'avrei fatto.
Beh, apparentemente per chiunque comandi la mia vita e scriva la mia storia, non bastava farmi subire tutto ciò. Oh, proprio no.
Appena sono tornata in dormitorio, ho trovato la mia compagna di stanza, Juliette, con un ragazzo. E' stata probabilmente la scena più imbarazzante della mia vita. Neanche il tempo di mettere piede in casa, che davanti la mia visuale appare quella stronza con uno sfigato del terzo anno, nudi, sudati e affannati. Inutile dire che ho girato i tacchi in men che non si dica e me la sono data a gambe. Non avendo idea di dove andare, soprattutto grazie a questa pioggia incessante, mi sono rifugiata in biblioteca.
E' solo una settimana che sono iniziate le lezioni in questo college del cazzo, e già mi sono pentita delle scelte che ho fatto nella mia vita. Se in due ore di lezioni sono riuscita ad asciugarmi da tutta la pioggia presa, direi che l'ho ripresa con gli interessi mentre attraversavo il campus senza un ombrello. I libri che ho usato per coprirmi non hanno fatto bene il suo lavoro, perchè ora siamo entrambi evidentemente zuppi.
Appena entrata nella biblioteca, grata per il riscaldamento nell'aula, ho capito che forse, in questa giornata del cazzo, avrei avuto un po' di pace. Magari avrei potuto addirittura approfittare di tutti gli inconvenienti per studiare, essendo già indietro con il programma. E sono passati solo sette, infiniti, struggenti, abominevoli giorni. Se non fosse che, non appena mi sono seduta, mi è squillato il cellulare. Evento quotidiano, direi. Con tutta l'ingenuità del mondo, ho risposto.
Ecco, quando dicevo che era una giornata del cazzo, era proprio vero. Pensavo non potesse andare peggio di così, e invece si che può.
"Megan Bonnie Beaufort." La voce di mio padre rischia di spaccarmi il timpano da quando è forte. Sono costretta ad allontanare il telefono dall'orecchio e abbassare il volume.
"Papi!" Lo rimprovero. Non è mai una buona cosa quando mi chiama. Certo, è il padre migliore del mondo. Mi ama molto, e io lo amo molto. Ma solitamente si limita a dei messaggini molto corti e coincisi. Ricevere una sua chiamata significa solo due cose: o ho combinato un guaio bello grosso, o è successo qualcosa di veramente grave. Prego non sia nessuna delle due, ma infondo questa giornata è iniziata per andarmi male, quindi non mi illudo nemmeno più.
"Lo guardi ogni tanto il cellulare?" Non mi può vedere, ma alzo gli occhi al cielo. "Ora spiegami per qualche cazzo di motivo, mentre lavoro come un dannato, mi arriva una chiamata dalla banca chiedendomi se qualcuno mi avesse rubato la carta, per poi scoprire che hai speso cinquecentomila euro. Cinquecentomila euro, Megan. Ti rendi conto?" Sbraita. Sento tutto il sangue lasciarmi il corpo. Probabilmente sembro un fantasma da quando sono impallidita. O sembra che io ne abbia visto uno.
Però, fermi tutti. Okay, è vero. A volte sono leggermente svampita e non bado a spese. Ma cinquecentomila euro in un colpo solo sono tanti anche per me. Cioè, voglio dire, cosa avrei dovuto comprarci? "Papi. Prendi un bel respiro profondo." Forse non è stata la cosa giusta da dire, perchè ricomincia ad urlarmi contro cose del tutto incomprensibili, e nonostante avessi abbassato il volume, riecheggia per tutta la biblioteca l'eco della sua voce. Menomale che sembra essere vuota, se non per la vecchia bibliotecaria dietro al bancone che è troppo occupata a leggere cinquanta sfumature di nero per fare caso a me. Senza pensarci due volte, butto giù la chiamata.
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secrets that we keep (ita)
Romancedark romance🔞 Cosa succede se un professore si innamora di una sua studentessa?