Memories: Before Us

3. New rules

I got new rules, I count 'em.
-Dua Lipa, New Rules.

<<Avevo previsto bene, newyorkesi! Ci sono nuovi arrivati in città, o mi sbaglio? No, impossibile. Io non sbaglio mai.>>

"A Young journalist blogger"
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Melisa
Avrei potuto giurare sulle mie All stars che il ragazzo appena uscito dalla pasticceria mi stesse fissando, ed anche con una certa insistenza. Non ero riuscita a vederlo bene in faccia, quindi di conseguenza non sapevo chi fosse.
<< Questa grafica mi piace parecchio... ma sai che anche questa non mi dispiace?>> diceva Mary bevendo il suo cappuccino alla soia mentre sfogliava i miei schizzi per i ritratti. << Ok, ho deciso. Penso proprio che opterò per questa grafica.>> mi indicò sul mio quadernino un disegno in stile Disney.
Finalmente direi.
Era da troppo tempo che stavamo lì a scegliere quale fra i tre stili scegliere. Ovviamente la mia nuova amica scelse la prima.
Prese dalla sua borsa un grosso raccoglitore ed una penna con la quale iniziò ad appuntarci su diverse cose. << Bene, i preparativi della festa sono ufficialmente terminati! Ah, mi sento più tranquilla ora.>> disse lei. Io le sorrisi << Ci tieni davvero tanto alle feste... io se fossi in te non saprei nemmeno da dove iniziare.>> affermai in tutta sincerità.
Mary ridacchiò << Eh cara, io organizzo feste da quando ho iniziato a camminare. Pensa che il mio quarto compleanno l'ho organizzato io stessa con l'aiuto della mia governante. Era a tema "foresta incantata" e c'erano circa una sessantina di bambini...>>
Caspita. Io a quattro anni non sapevo nemmeno scrivere "ciao" mentre Marylin già sapeva gestire un intero catering.
Assurdo. Da quando l'ho vista per la prima volta mi ha dato subito l'impressione di essere una ragazza piena di sé, che adora stare al centro dell'attenzione ed essere amata dagli altri, con una vita perfetta.
Però non volevo basarmi sulla prima impressione, non volevo giudicare in quel modo una persona che non conoscevo.
<<Ora che abbiamo finito possiamo conoscerci un pò meglio, no?>> domandai io. Marylin prese uno specchietto dalla sua borsa ed un gloss di Dior che iniziò a mettere sulle sue labbra.
<< Beh non c'è molto da dire. Ho quasi sedici anni, sono nata e cresciuta in qui, amo organizzare feste ed il mio papi, sono del segno del leone e...>>
<< È una ragazza parecchio egocentrica, con manie di protagonismo e che adora essere osservata dagli altri. Sto per caso dicendo qualcosa di errato, Seashell? >> la interruppe una voce maschile che si era da poco avvicinata al nostro tavolo. Marylin strinse fortemente il gloss in un pugno, come se volesse scaricarsi di dosso tutta la rabbia che aveva in corpo. Lo squadrò da capo e piedi, poi abbozzo un piccolo sorrisetto tirato verso il ragazzo << Naka, che piacere... perché non te ne ritorni un po' nel tuo ristorante giapponese? Invece di venirmi a rompere?>> disse lei.
<<Oh, povera signorina. Ti senti disturbata?>> le rispose lui. Il ragazzo aveva la carnagione molto chiara, i capelli neri e folti, che gli coprivano l'occhio sinistro. L'unico occhio visibile dal taglio orientale era color cenere, scuro e profondo. Indossava un maglione della Ralph Roulen nero, dalla quale si poteva anche benissimo intravedere una camicia bianca, e dei classici pantaloni neri. Marylin e Naka si fissavano con aria di sfida: lei lo squadrava dall'alto in basso, lui invece si limitava a sorriderle in modo beffardo, con una mano nella tasca dei pantaloni, mentre con l'altra sorreggeva un quaderno.
<<Perché non te ne vai via, nel tuo minuscolo spazio vitale a scrivere i tuoi stupidi giornalini?>> gli ripose lei.
<<Li ritieni tanto stupidi, ma alla fine speri solo che io scriva di te. O mi sbaglio, Seashell?>> la stuzzicò ancora lui. Lei non rispose, si limitò a boccheggiare.
<<Invece di sprecare fiato, perché non mi presenti la tua amica?>>
Disse lui.
<<Se ci tieni tanto... Mel lui è Nakamaro Yamaschita...>>