1. Enchanted

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I was enchanted to meet you.
-Taylor Swift,  Speak Now .

<<Miei cari lettori assetati di gossip più che mai, qui è la vostra
By N a parlarvi, la sola ed unica scandalosa tanto quanto travolgente fonte di gossip ed intrighi preferiti di giovani newyorkesi.
Che dire, l'estate è giunta quasi al termine, e via con lei se ne andranno via anche gli amori, le amicizie e, a malincuore, gli intrighi succulenti della bella stagione. Ma come si dice, per una porta che si chiude, ce ne sono altre mille che si aprono! A breve inizierà un nuovissimo anno scolastico! Preparatevi per nuovi arrivi e chissà, anche qualche arrivederci....                          tenetevi aggiornati. Bye, bye, By N.>>

"A Young journalist  blogger"
www.gossipByN.it

Grace
Non credevo che un semplice giorno d'estate potesse stravolgermi completamente.
Era il  5 agosto, l'ultimo mese di quella estate che era completamente volata. Fra le feste in piscina nella villa vacanze agli Hamponts di Marylin, una delle mie amiche fidate, intere giornate al Sun Beach con le mie amiche e vacanze di famiglia a Coney Island, il tempo è  passato in fretta, anzi troppo.  Ero da poco rientrata a New York dopo una settimana abbastanza frenetica a Dublino, da miei nonni. Non che mi fosse dispiaciuto, peccato che fare da babysitter alla mia sorellina pestifera e al mio fratellino iperattivo non siano il massimo del divertimento. Fra le strade di Brooklyn, mi stavo dirigendo a casa di una delle mie migliori amiche, Cindy,  che mi aveva chiamato per una emergenza a detta sua "critica".
Già sapeva che si trattasse di una stupidaggine stratosferica.
Appena varcai la soglia del suo appartamento di mattoni rossi, ne ebbi la conferma. La scena tragicomica che si presentava davanti ai miei occhi, nell'open space di casa White, per poco non mi fece svenire dalle risate.
Cindy era in perfetta tenuta da casalinga disperata: aveva i capelli castano chiaro tirati su con un mollettone rosa, una felpa oversize e dei pantaloni della tuta del medesimo colore. Faceva avanti ed indietro per tutta la stanza, parlando al telefono leggermente stizzata.
Marylin invece era stesa sul divano, era irriconoscibile: non era sistemata e tutta in tiro come sempre. Aveva i capelli dorati disordinati, il trucco sbavato, la camicetta di lino azzurra completamente malconcia, così come la gonna bianca.
Quella non era Marylin Seashell.
Piangeva immersa in fogli di carta, se non erro appunti e reference, forse per una delle sue prossime feste.
E per finire c'era Doris, una vera Santa.
Aveva le mani nei suoi capelli  corti color cenere, come se stesse per essere in preda ad una crisi di nervi. Stava cercando di far smettere di piangere con parole dolci e gentili Marylin.
<< Mary ti prego smettila di piangere, sei orribile quando piangi! >> disse lei. Q
Ovviamente non erano poi così gentile.
In fondo aveva ragione, aveva un aspetto orribile. Ma d'altronde me lo aspettavo che avesse ragione.
Doris è la bocca della verità, e la adoro per questo.
Cindy, avendo sentito ciò che Doris disse, subito stacco la chiamata.
<< Grazie Dor, mi stai sicuramente aiutando in questo modo!>> disse poi. << E cosa dovrei fare? Oh ciao Grace. Finalmente sei arrivata.>> mi salutò lei. Io alzai la mano per contraccambiare, intanto Marylin continuava a piangere con una mano sulla fronte.
<< Come farò! La festa esclusiva di iniziò semestre è rovinata!>> affermò tra le lacrime.
Io mi sedetti sulla poltrona di fianco al divano e chiesi il motivo di quel dramma. << Bene, volete dirmi qual'è la trama di questa tragedia?>>
<< Grace, non mi sembra il momento di fare giochi di parole.>> mi rimproverò Doris.
<< È una tragedia!>> singhiozzo Marylin. Io accavallai le gambe sulla sedia e chiesi << Ha per caso a che vedere con la tua classica festa di inizio anno?>>
Marylin è famosa per tutto il Moon Town College per le sue feste, ma in particolare per la festa di iniziò semestre, considerato l'evento più importante dell'anno. È una super festa con un tema differente ogni anno. Pensate che la prima fu solo in prima media, con una super festa a tema Stranger Things fenomenale, ingaggiò addirittura un animatore travestito da demogorgone. Poi ci fu l'anno successivo con il "Super-hero events" dove ognuno si doveva obbligatoriamente vestire da un supereroe. In seguito ci fu quella a tema Gossip Girl, poi quella a tema   Anni 90  in prima superiore  e per concludere quella che sarebbe avvenuta quell'anno.
<< Esatto. Il tema è "Arts &nd co.".  Avevo organizzato tutto perfettamente: ci sarà il DJ set con ogni genere di musica, una pista da ballo coloratissima, un angolo con un fotografo per scatti stupendi con accessori coloratissimi, bibite e cibo a volontà, dei muri bianchi e delle tele allestiti per far creare a chi voglia dei murales con la pittura, ma... ma...>> mi disse le singhiozzando.
<< Allora, per farla breve: aveva ingaggiato un tizio che potesse disegnare in stile cartone animato gli invitati, ma questo tizio si è operato al femore e perciò  ha rifiutato tutti i suoi bigliettoni. >> mi spiegò Doris. Marylin ricominciò a piangere più forte di prima
<< La mia reputazione finirà! Per di più mi si è anche spezzata un'unghia! AHHHH che trageeediaaa! Mancano solo cinque giorni alla festa! ! CINQUE GIORNI! E devo ancora iniziare i preparativi per il mio compleanno!>>  mi disse mostrandomi l'unghia del mignolino spezzata, senza più il french turchese.
Cindy si sedette sulla manica del divano e chiese a Marylin << Ma se lasciassi perdere? Tanto la festa è già perfetta.>>
<< Tu-non-capisci! La situazione è gravissimaaaa.>> disse lei.
Mi si spezzava il cuore a vedere così una delle mie migliori amiche in quello stato, dovevo assoluto fare qualcosa. Così mi alzai  e dissi
<< Ti troverò io un sostituto.>>
<< Lo faresti sul serio?>> domandò lei con gli occhi color ghiaccio spalancati.
<< Lo faresti?>> dissero all'unisono Cindy e Doris.
<< Ovvio! Non posso vederti in questo stato Mary. Eh sai che ti dico? Ora mi metterò subito a cercare!>> dissi io, sicura di me. Non sapevo neanche dove avrei trovato il sostituto ma valeva la pena tentare. Marylin mi abbracciò talmente forte da farmi perdere il fiato.
Non smetteva di ringraziarmi.
<< Bene, ora dovresti sicuramente darti una sistemata.>>
Disse Doris. Marylin si guardò nello specchio dell'ingresso ed emise un gridolino.
<< Ma ho un aspetto orribile! Perché non mi avete avvisato!>> così corse immediatamente in bagno. Nel frattempo mi arrivò un messaggio di mia madre che mi chiedeva una mano alla sua atelier. Allora salutai le ragazze e mi diressi immediatamente alla metro per arrivare nell'Upper Est  Side.  Mia madre era una stilista di grande successo, propietaria di una delle atelier più in voga di New York City. Sin da quando sono piccola adoro gironzolare per il laboratorio sartoriale, osservando attentamente tutto il processo creativo degli abiti sin dalla loro nascita, a partire da un semplice schizzo. Adoro contribuire alla realizzazione di alcuni abiti, e mia madre è più che felice. Una volta arrivata alla fermata della metro non riuscii a trovare un posto per sedermi per attendere l'arrivo della metropolitana, così mi appartai vicino ad una panchina. Ed fu lì che feci la conoscenza di una persona speciale, anzi forse due.
Su quella panchina c'era seduta una ragazza, forse della mia età. Aveva la carnagione mulatta e i capelli neri, lunghi e mossi, con  qualche  ciocche bianche sparse qua e là, raccolti in due codini. Indossava una salopette bianca, una cannottiera rosa con delle sfumature turchesi e delle converse all star bianche con vari disegnini. 
Adoravo già il suo stile così particolare, ma non fu solo quello a richiamare la mia attenzione.
Ascoltava della musica con delle AirPods Max, mentre era impegnata a disegnare su un quadernino pieno di schizzi.
Allungai legger mente lo sguardo per osservare.
Era davvero bravissima, proprio la persona che faceva al caso mio.
La matita sul foglio stava dando pian piano vita ad una rappresentazione perfetta di Lilo & Stich.
Vi assicuro che erano identici.
<< Wow...>> sussurrai ad alta voce.
La ragazza si girò di scatto,  confusa abbassò immediatamente le cuffie e si guardò intorno, per poi dirmi  balbettando <<Stai... p-parlando con... me?>>
<< Mhm... beh si. Sei davvero bravissima! Io non so fare neanche un cerchio...>> le risposi  sorridendole.
<< Oh, ehm, grazie.>> farfugliò lei.
Una volta arrivata la metro le chiesi << Visto che dobbiamo prendere la stessa metro perché non ci sediamo vicine?>>
Lei annuii e salimmo sul mezzo. Mi sembrava una tipa abbastanza timida, per cui decisi di rompere un pò il ghiaccio.
<< Non ti ho mai vista qui. Sai, New York può sembrare grande, ma alla fine si conoscono sempre tutti. Sei nuova?>> le domandai.
Lei subito mi rispose << Si, si sono nuova. Mi sono trasferita da poco, nell'Upper Est Side.>>
<< Oh, ma è fantastico! Sai, mia madre ha un'atelier lì! Oh scusami, non mi sono ancora presentata, io sono Grace O'Connor. >> dissi porgendole la mano con gentilezza.
<< Io mi chiamo Melisa, Mayra Martinez-Rodriguez. Ma mi faccio chiamare sempre Mel, Mel Martinez.>> disse stringendomi la mano con un sorrisino imbarazzato.
<< Piacere di conoscerti, Mel.>> dissi io. Poi le domandai
<< Sai, visto che sei nuova magari potrei farti fare un giro per la città. Potrei presentarti delle mie amiche, sono molto gentili!>>
Lei mi sorrise << Ok, d'accordo. Dove ci vediamo?>>
<< Alla Wonderland Bakery, alle sette,  si trova proprio di fronte all'entrata principale di Central Park.>> mi resi conto di essere arrivata alla mia fermata, così scendemmo insieme e ci salutammo.
Felice della mia nuova conoscenza, inviai subito un messaggio a Marylin.







Memories: Before UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora