cap.9

123 12 0
                                    

È mattina e sono ancora tra le braccia di Alex,avvolta nella sua giacca,alzo il capo e noto la sua bellezza anche quando dorme,ha la bocca socchiusa e i capelli vengono mossi dal vento,dopo un pò ricordo perchè siamo venuti in questo posto,prendo il cellulare per vedere l'orario,e notai che ereno le 8
Se l'infermiera non mi avrebbe trovato nel mio lettino sarebbe successo un casino
''Alex svegliati,daiii è tardiiiii''gli urlo contro spingendolo in modo da svegliarlo
''Jo ma che cazzo urli a quest'ora?''mi chiede ancora assonnato
''Sono le 8 e io non sono ancora in ospedale,fra mezz'ora l'infermiera servirà la colazione''gli dico tutto d'un fiato
''Oh cazzo dai muoviti''mi dice alzandosi di scatto
''È quello che volevo che tu facessi,idiota''gli dico ridendo dalla sua espressione
''Daiii muoviti''dice prendendomi per mano e accompagnandomi 'correndo'giù per la collina
Salimmo sulla moto,mi allacciai alla sua vita
Ora pensavo solo a quello che poteva succedermi se non mi trovassero nel lettino
''Non preoccuparti arriveremo in tempo''mi disse Alex,come se mi avesse letto nel pensiero,annuii
Arrivammo scendemmo dalla moto,misi il cappuccio della felpa di Alex e entrammo nell'ospedale attraverso la porta d'ingresso,visto che era aperto, nessuno ci notò entrammo nella stanza e mi fiondai subito nel mio lettino
''Hai visto ce l'abbiamo fatta, non devi mai dubitare di me'' mi disse con un sorriso vittorioso
''Si boss hai ragione''gli dico ridendo
Dopo 20 minuti entrò l'infermiera con la colazione''Jo all'una potrai ritornare a casa,il dottore ha parlato con i tuoi genitori e ha detto che ti stai riprendendo''mi disse
''Grazie Flavia''la ringraziai,uscì dalla camera
''Allora all'una te ne vai?''mi chiese Alex con tono triste e abbassando il capo.
''Ehm...si ma non preoccuparti verrò ogni volta che potrò a trovare tua madre e te''gli dico rivolgendogli un sorriso di incoraggiamento
''Mi prometti che continuerai a mangiare come stai facendo in questi giorni?''mi domanda
''Credo di si,ma non sarà divertente come quando mi imbocchi tu''gli dico ridendo
''Ahahahaha lo so io sono unico''
''Come sei modesto''
Dopo aver fatto colazione io e Alex parlammo del più e del meno,e mi riferì che suo padre era morto 3anni fa
''Ah,allora sei cresciuto con tua madre''
''Ehm..si ma diciamo che ero diventato io l'uomo di casa,mia madre era la mia unica ragione di vita,era tutto quello che tenevo e non voglio perderla''mi disse con tono molto triste
''Ehy tua madre si riprenderà ne sono sicura''gli dico
''Ma tu che cazzo ne sai?,non dovevo riverarti queste cose sono molto personali per me e io ti conosco solo da 2 giorni''si sta incazzando?!,non capisco, questo ragazzo prima, era triste e ora si sta arrabbiando
''Scusa Alex ma volevo solo darti conforto''gli dissi cercando di calmarlo
''Io non ho bisogno di conforto okay?e non me ne fotte un cazzo di te,non vedo l'ora che te ne vada''dice e si alzò andandosi a sedere sulla sedia affianco al lettino della madre
Nessuno aprì più bocca,fino a quando non entrarono i miei genitori
''Jo dobbiamo andare,dai facciamo le valige''
''Okay mamma''
''Ehy tesoro cosa succede?''
''Niente lascia stare''
Facemmo le valige,il dottore entrò in camera ''allora signori Evans,Jo in questi 3giorni è aumentata di ben 2chili,perciò può pure andare,ma dovrà fare visite ogni settimana''
''Grazie dottore,quando sarà la prima visita?''gli chiese mio padre
''La settimana prossima,lunedì''
''Grazie mille''
''Dai tesoro andiamo la macchina è giù''disse mio padre
I miei genitori uscirono dalla stanza con le mie valige
Presi l'ultima borsa,e uscii guardando per l'ultima volta Alex ,che, fissava dritto nel vuoto,feci un respiro e uscii da quella stanza,che è stata la mia fonte di salvezza grazie ad un'unica persona




SPERO CHE LA STORIA VI STIA PIACENDO
BACI AL PROSSIMO CAPITOLO♥

Il mio idiota♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora