The Victory Games

Nicola

Appena Benny scappa fuori dalla porta mi alzo e la raggiungo fermandola per un polso, lei mi guarda con sorpresa, eravamo scopamici ma ora non siamo più in buoni rapporti, si ci parliamo, ma poi basta.
<se devi dire qualcosa di conviene farlo ora>
Sbuffa e poi dopo essersi liberata dalla mia presa con uno strattone inizia a guardarmi <Il ragazzo in questione si chiama Mike, Ila sta intraprendendo una relazione tossica, io gli e lo continuo a dire ma lei è testarda, peggio di Mattia>

A queste parole mi irrigidisco, ci sono secondo di silenzio prima che iniziamo a parlare.

<Stai scherzando vero? Perché non c'è lo hai detto prima cazzo?!> domanda Alessandro con rabbia, tutti noi perdiamo la pazienza facilmente, visto che oltre al fatto che è minorenne quindi è sotto la nostra responsabilità, dopo la morte di Mattia ci siamo ripromessi che nessuno le avrebbe dovuto torcere un capello.
<Secondo voi perché non ve l'ho detto prima?> lascia dei secondi di silenzio e poi riprende a parlare <Mi sembra abbastanza ovvio visto è lei quella fidanzata ed è compito suo dirvi ste cose di sicuro non mio e se lei ha deciso di non dirvi niente forse perché siete dei possessivi gelosi esagerati del cazzo> dice mettendosi la giacca senza guardarci in faccia.

<Non siamo dei gelosi possessivi del cazzo> dice Devin, ma chi cazzo gli crede che è lui il primo a comportarsi da maniaco.
<Ha parlato il santo> Lo prende per il culo Nicholas, facendo nascere una risata generale, poi torniamo subito seri ricordandoci che la ragazzina testarda potrebbe essere in pericolo.
<Senti noi dobbiamo andare, non le può succedere qualcosa, non dopo la morte di Mattia ho già perso troppo, e non voglio perdere anche lei> dice Federico in tono serio, mi soffermo su di lui, indossa dei pantaloni della tuta neri e una maglietta a maniche corte attillata che mette in risalto i muscoli. Ad essere onesti tutti noi abbiamo un bellissimo fisico questo grazie alle 3 ore che dedichiamo tutti i giorni in palestra.
<Va bene ma voi non lo avete scoperto da me, se sa che ve l'ho detto mi ucciderebbe all'istante>Noi tutti annoiamo e dopo esserci fatti dettare l'indirizzo, ci dirigiamo verso le macchine. Io, Nicholas, Devin e Giorgio saliamo sulla Lamborghini a quattro porte, mentre Alessandro, Federico e Michele salgono sulla renge rover.

Il tragitto dura venti minuti nei quali in macchina cala il silenzio totale e si sente solo il rumore del rombo della macchina.

Una volta arrivati scendiamo tutti dalle rispettive macchine e quello che ci si presenta davanti ci fa rimanere a bocca aperta.