Capitolo 22

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???

<<E queste invece sono di ieri pomeriggio>> dico lasciando cadere le foto che ho scattato ad Evangeline e alla sua amica, di cui ancora non conosco il nome, mentre erano a pranzo assieme.

<<Mmm, interessante, sempre più persone si aggiungono alla lista, come si chiama questa ragazza?>> chiede stando con il capo rivolto al soffitto mentre porta una sigaretta alle labbra.

<<Ancora non lo so, ma ho intenzione di indagare ancora, più persone saranno coinvolte più lei soffrirà, i tre nomi che abbiamo al momento non sono sufficenti, se vogliamo portarla da noi ci servono più ostaggi. Facciamo le cose in grande.>> dichiaro.

<<VOGLIO QUESTI NOMI ORA!>> sbotta alzandosi di scatto. <<Non ho nessuna intenzione di aspettare che se ne accorga e che ci sfugga. Trovali tutti il più in fretta possibile, non ho più voglia di aspettare.>> spegne la sigaretta immergendola all'interno di un bicchiere d'acqua e se ne va.

Owen

Sto appoggiato ad un muretto con le mani nelle tasche mentre aspetto che Maya esca da scuola. Da quando sono arrivato, i genitori degli altri bambini non fanno altro che guardarmi male, deve essere arrivata pure a loro la notizia, grazie tante papà per farmi apparire come feccia dinanzi al mondo intero dopo aver commesso un minimo errore.

<<Owen!>> Una chioma bionda come la mia, di lunghi capelli ricci, corre nella mia direzione mentre lo zaino grande due volte lei le sobbalza sulla schiena e quasi la fa inciampare.

Appena è abbastanza vicina a me la afferro stringendola tra le mie braccia. Quest'ultima settimana era ammalata e non l'ho vista nemmeno una volta.

<<Ciao pulce, come stai?>> dico accarezzandole il viso con delicatezza mentre mi squadra con i suoi occhioni.

<<Bene, oggi la maestra mi ha messo una stellina perché ho aiutato un bambino, guarda!>> esclama super felice mostrandomi il piccolo adesivo attaccato alla maglietta.

Se potessi le darei tutte le stelle del mondo, solo per vedere quel suo sorriso innocente per sempre.

<<Sei stata bravissima, batti il cinque pulce.>> le dico prima di rimetterla a terra e sfilarle lo zaino gigantesco dalle spalle. <<Sai cosa facciamo oggi?>> la prendo per mano e iniziamo a camminare lungo il marciapiede.

<<Mmm.>> inizia a pensare portandosi un dito al mento e corrucciando la fronte. <<Andiamo al parco giochi?>> chiede fermandosi per un istante.

Scuoto la testa in segno di negazione. <<Oggi non abbiamo molto tempo purtroppo, però ti porto a mangiare il gelato, che ne dici?>> aspetto una risposta col timore che possa rimanerci male.

Anche se non vorrei, il tempo che possiamo passare assieme è veramente limitato, è già tanto che io venga qua quasi ogni giorno e che nostro padre ancora non l'abbia scoperto.

Inaspettatamente Maya inizia a saltellare di gioia trascinandomi verso la prima gelateria che adocchia.

*****

Io e mia sorella siamo seduti su una panchina in legno fuori dalla gelateria, lei tiene tra le sue piccole mani un cono gelato che è quasi più grande della sua faccia, a malapena riesco a vederle gli occhi.

È buffa, con quella bocca che si riempie di crema al cioccolato e una macchia di gelato che le cola lungo il braccio. Non posso fare a meno di sorridere mentre la osservo, ma il pensiero di doverla salutare tra poco mi toglie il fiato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 20 ⏰

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