6: beata fra gli uomini

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-I giudici di oggi sono Fiorella Mannoia e Kledi- dice Maria, mentre tutti applaudiamo.

-Mado che giuria- commenta TrigNo.

-Veramente spacca- continua Luk3 e io annuisco, è veramente una giuria con i fiocchi oggi.

Dopo un po' di esibizioni è il mio turno.

-Celine scendi-mi richiama Maria.

Io scendo, facendo attenzione a non scivolare con i tacchi, perché ovviamente sono parte integrante dei miei outfit.

Oggi ho optato per una maglia senza spalle bordeaux con dei pantaloni neri lunghi a zampa.

I capelli come al solito sono  sciolti, posizionati dietro le orecchie piene di orecchini argento.

-Buongiorno- dico.

-Rigorosamente con i tacchi anche oggi, ah- commenta Maria.

Io annuisco, facendo un accenno di sorriso per poi mettermi in posizione.

-Cosa canti?-

-Everything I wanted.-

-Bene, mando la base-

La melodia inizia a riempire lo studio, facendomi immergere nella canzone.

Ricordo tutti i momenti con Edo, dal più bello al più brutto, dove c'era solo lui per me.

Quando finisco sento gli occhi un po' lucidi, ma cerco di non piangere, rimanendo impassibile.

Tutto il pubblico e i miei compagni fanno lo stesso.

Lorella mi guarda contenta.

-Fiorella-

-Celine, mi hai fatto venire la pelle d'oca, si parla di un pezzo complicato, che parla di un tema complesso e profondo, poi anche la vocalità non possono farla tutti, poiché Billie Eillish ha comunque un timpro particolare.
Io ti ho trovata adatta, dentro al pezzo, mi hai trasmesso tutto cio che provavi per questa persona a cui pensavi mentre cantavi, complimenti.- dice Fiorella e io la ringrazio con un inchino.

-Prima di andare a posto volevo farti vedere una cosa- mi blocca Maria.

-Si?-

-Tu questo pezzo l'hai dedicata a una persona importante giusto?-

-Si-

-Come si chiama questa persona?-

-Edoardo-

-E allora facciamo partire il video.- dice poi, dopo che il led si illumina, facendo vedere la scena di me che spiego a Lalla di Edo.

-Esatto, adesso tu che significato vuoi dare alla tua interpretazione? Nel senso tu sei figlia unica giusto?-

-Si-

-Ma c'è una persona un amico, un'amica, un cugino, o una persona che ti ha aiutato quando neanche tu credevi in te stessa?-

-Edoardo-rispondo Senza esitazione.

-E mi parleresti un po' di lui? È il tuo ragazzo?-

-Nono, è il mio migliore amico e anche il mio coinquilino qui a Roma.
Nel senso che io quando mi sono trasferita da Parigi non conoscevo nessuno, ero piccola però facevo fatica a parlare con altri, ero molto intorversa, forse più di adesso.
E mi ricordo che era ottobre tipo, avevo iniziato la scuola da poco e nonostante questo non avevo parlato praticamente con nessuno.
Lui mi venne vicino, con la sua miriade di capelli in testa, e mi allungo un cioccolatino dicendomi "Ma tu vieni veramente da Parigi? Cioè è lontano tipo Marte?" io lo guardai male, era pur sempre un bambino, un po' stupido, ma un bambino.
Poi da lì accettai il cioccolatino e iniziammo a parlare un pochino, ovvero all'inizio lui parlava e io lo ascoltavo, mi aveva tipo adottata.
Da quel momento non ci siamo più separati, abbiamo fatto medie e superiori in classe insieme e quando abbiamo finito la quinta ci siamo trasferiti insieme in un appartamento a Roma.
A lui devo veramente tanto, cioè è la persona che mi conosce di più al mondo, mi ha sempre sostenuto e aiutato, specialmente nei miei momenti bui lui era sempre lì per me, a darmi la forza per rialzarmi.- racconto con il sorriso sul volto.

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