𝒢𝒾𝑜𝓇𝓃𝑜 1

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𝒩𝒾𝒸𝑜𝓁𝑒

Prendo la mia valigia e la porto fino a fuori per poi metterla di fianco a me nei posti posteriori in auto.

«Nicole, sposta la valigia da lì e mettila nel porta bagagli» mi dice mio padre che era già al volante e con la cintura allacciata, io inarco un sopracciglio.

Di solito la valigia la metto sempre di fianco a me durante i viaggi in macchina, perché ora la devo mettere nel porta bagagli?

«Come mai papà?»

«Deve salire con noi un'altra persona» risponde mia madre che stava salendo in macchina di fianco a mio padre.

«Cioè? Chi deve venire con noi?»

«Passiamo a prendere Liam da casa» sbianco.

Devo iniziare a sopportarlo già da ora? Mi potrei mettere a piangere.

Mio padre mette in moto l'auto ed io metto le cuffiette nelle orecchie.

Il tragitto sarà di circa mezz'ora ma per me durerà un'eternità.


ℒ𝒾𝒶𝓂

Mentre aspetto che Giulio, il papà di Nicole arrivi a prendermi mi stavo scrivendo con Quad e Cat.

Q: E quindi questo è il tuo piano per farla ritornare con te?

L: Si, secondo voi ho dimenticato qualcosa?

Q: Secondo me è perfetto.

C: Io non ho capito

Piomba Cat dal nulla.

Quad inizia a rispiegare il mio piano per riconquistare la mia ragazza quando alzo lo sguardo e vedo che Giulio era appena arrivato.

Suona il clacson, mi avvicino all'auto, metto tutto dentro al porta bagagli. Salgo dietro di fianco a Nicole che mi ignora e saluto i suoi genitori.

«Come procede con il ristorante?» chiedo per fare conversazione.

Monica, la mamma di Nicole mi risponde dicendomi che proseguiva tutto bene.

Mi rivolto verso Nicole che sta guardando il telefono, credo si stia scrivendo con qualcuno.

Il suo viso è illuminato dalla luce dello schermo, il suo naso al in su con le lentiggini è ipnotizzante.

Sono poche ultimamente le volte in cui lei non le copre per vergogna e a me dispiace molto, perché sono una caratteristica che amo di lei.

Lei mi schiocca le dita davanti alla faccia ed io cado dalle nuvole.

«Stai bene? Sembri uno psicopatico» dice.

«Sto bene, perché?»

«Mi stavi guardando come un ebete»

«Guardavo fuori» cerco di giustificarmi e lei, dopo le mie parole inizia a canticchiare, la sigla di Pollon combina guai.

«Perché canti questa canzone?» si volta a guardarmi negli occhi e poi risponde.

«Perché mi ricordi lei» sorride.

Rigira il capo sul telefono e torna a guardarlo.

Io prendo il mio dalla tasca e scrivo sul gruppo con tutti i ragazzi che devono venire con noi.

L: Ragazzi

L: Mi ha chiamato Pollon

I ragazzi dopo poco rispondono al mio messaggio ma non mi andava di vedere le notifiche.

Chiudo gli occhi e riposo un po'.

Una volta arrivati Nicole mi sveglia dandomi uno schiaffo.

«Ahia! Ma sei scema?» esclamo e lei ride, scende dall'auto e saluta madre e padre.

Io intanto prendo le valigie e poi mi avvicino alla reception.

Nicole decide di rimanere a distanza.

Non c'era nessuno, guardo l'orario di apertura e chiusura.

Sono le 16:30, qui dice che apre alle 13:00.

Suono il campanellino posto sul bancone e dal nulla una ragazza dai corti capelli castani sbuca da una porta.

«Salve» la ragazza si avvicina a me toccandosi i capelli, sembra sia un po' più grande di me.

«Salve, sono qui per il bungalow»

«Oh certo» dice lei.

«Liam Parisi»

«Lucia Aligheri» mi porge la mano ma la ignoro.

«Si, piacere ma in realtà è il nome della prenotazione»

«Prendo le tue chiavi» si volta per cercare le chiavi e appena le trova me le dà assieme ad un foglietto.

«Caro questa sera c'è una festa in spiaggia» la guardo male.

«Ti aspetto» aggiunge.

«Io no, ciao» raggiungo Nicole.

Quella ci stava provando con me.

Ma si è vista? Con quei capelli che somigliano ad un casco di banane.

Se mi rivolge nuovamente la parola la chiamo "Scody"

Porgo le chiavi a Nicole e lei mi guarda confusa.

«Ma è solo una chiave»

«Avevano finito le stanze» mi crederà?

Stava per rispondermi quando all'improvviso delle voci conosciute ci fecero voltare.

Nicole sbianca appena vede Irene e quel Cane di Edoardo arrivare.

Irene stava facendo la principessina, come sempre. Non a caso le ho dato come soprannome Melody.

Edoardo le sbavava dietro.

«Andiamocene» Nicole mi strattona.

«Non sapevo si potessero portare i cani» dico ad alta voce.

Edoardo ci nota e tenta di venire verso di noi.

Prendo velocemente le cose, Nicole va avanti, io mi avvicino a lui.

«Lasciala perdere e non metterti in mezzo» do un pugno sulla sua spalla e poi vado via.

Chi ha detto a questo di venire qui?

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⏰ Ultimo aggiornamento: 6 days ago ⏰

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