1 ( Attrazione fatale)

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"Non è possibile!" esclama per l'ennesima volta Harry e supplica l'impiegata beta del Centro di smistamento e accoppiamento Alfa/Omega del governo di Londra di ripetere nuovamente la ricerca.
" È tutto corretto...quindi la prego si accomodi nella sala accanto dove potrà firmare l'informativa sulla privacy e un eventuale reclamo! Il prossimo!" ribadisce e preme con stizza il pulsante che indica il turno successivo.
Il calvario è iniziato con una innocua e banale lettera ricevuta oltre due mesi prima in piena estate.
Il lavoro nella fattoria era sempre immenso per una persona sola, in previsione anche della stagione invernale e quindi all'inizio gli era passata di mente e non aveva avuto tempo per leggerla.
Poi questa mattina, mentre stava sistemando le conserve di marmellata alla fragola che aveva meticolosamente preparato settimane prima, ha ritrovato la terribile lettera ancora sigillata e tutta sporca.
È stata un'enorme scioccante sorpresa leggere che gli sarebbe stato assegnato un Alfa d'ufficio a causa del nuovo decreto di stato, di ordine e progresso sociale del governo britannico, che regola i rapporti Alfa/Omega. Lui, a causa dei suoi trent'anni suonati, aveva già superato il termine legale, ora ridotto di 5 anni dai canonici 35, per potersi accoppiare ad un Alfa di sua scelta e ora gli era stato protocollato e imposto uno d'ufficio.
L'assurdità nella assurdità.
Non vuole legarsi, non vuole bambini e non vuole un maledetto Alfa, soprattutto se scelto da terze parti.
Con la sua fortuna gli sarebbe sicuramente capitato un Alfa vecchio e brutto, molto probabilmente anche violento. Insomma quale Alfa rifiuterebbe di legarsi subito ad un giovane Omega accondiscendente e dolce, tutto casa e famiglia, con cui sfornare decine e decine di cuccioli?
Non uno buono, ne è certo.
Avrà almeno qualche deformità per non essere stato già accalappiato, per essere positivi.
Harry era stato costretto così a tornare alla fattoria dopo l'estenuante e infruttuosa giornata al Centro.
Credeva di aver pianto tutte le sue lacrime ormai durante il lungo viaggio di ritorno nel suo vecchio fuoristrada color ruggine.
Il meraviglioso paesaggio autunnale e quasi invernale era solo una debole consolazione.
Ha deciso che vuole seppellirsi sotto le coperte per giorni fino a diventarne un tutt'uno, quando qualcuno solo il giorno dopo sul tardi suona il suo maledetto campanello.
" Merda..."dice alzandosi all'ennesimo trillo con ancora il pigiama bianco a pallini rossi di pile infeltrito.
Di solito non riceve molte visite ed è già terribilmente stanco di avere sorprese, dopo anni e anni in cui tutti sembravano essersi dimenticati della sua esistenza.
Non crede di poter reggere molto stress ancora e ha bisogno di recuperare la calma e non lasciarsi prendere dalla disperazione.
"Cosa posso fare per te?" dice seccato, aprendo la porta e rabbrividendo per la folata di vento gelido che lo accoglie.
Le temperature non sono più così piacevoli ormai. Probabilmente sarebbe caduta anche la neve tra qualche settimana.
C'è un alfa dall'alto lato e se non fosse stato per l'odore tipico del suo genere secondario avrebbe pensato ad un beta o persino ad un omega. L'uomo sconosciuto ha un buon profumo legnoso e affumicato, con una nota agrumata.
" Salve, sono Louis Tomlinson. Cerco Harry Styles." risponde senza inflessioni nella voce con in mano una lettera stropicciata. Sicuramente è stata malmenata per giorni visto lo stato quasi in poltiglia.
Harry ha quasi pietà per questa.
L'alfa è basso, o almeno per gli standard Alfa lo è, pure abbastanza magro, da quello che nota sotto i pesanti vestiti invernali.
Il suo viso ovale è attraente, con due occhi azzurri simili al colore dell'oceano, delle labbra sottili ma ben incorniciate dalla folta e corta barba e capelli lisci e scurissimi tirati all'indietro.
" Sono io. Se si tratta di qualche vendita commerciale non sono interessato..." dice riprendendo il controllo della realtà. A volte gli capita di perdersi nei pensieri e nelle fantasticherie, scollegandosi da essa.
" Sono il tuo Alfa. O meglio quello che ti è stato assegnato dal Centro..." lo interrompe subito, prima che l'innegabilmente stupefacente omega gli chiuda la porta in faccia.
" Oh merda..." sussurra Harry e non può fare altro che farlo entrare in casa.
" Perché sei qui? Sui documenti c'è scritto che saresti arrivato entro la settimana prossima..." continua conducendo l'alfa in soggiorno e facendolo accomodare sul divano. Non può di certo tirargli un calcio nel sedere. Questo Alfa non gli ha fatto personalmente nulla finora e in ogni caso non vuole finire in prigione.
Si sentono troppi brutti racconti sugli omega che non hanno avuto la fortuna di scansarsela. Deve solo capire come risolvere la situazione e ritornare alla sua tranquilla e solitaria vita nella fattoria. Non desidera altro.
" Ho ricevuto lo sfratto dal proprietario del mio appartamento e ho pensato che sarebbe stato meglio venire subito qui..." dice con le guance in fiamme per l'imbarazzo e per lo shock termico del calore interno rispetto all'esterno freddo. È un Alfa ma è anche un po' timido e introverso rispetto agli altri.
Mentre l'omega gli faceva strada ha potuto vergognosamente osservare il suo bel culetto sodo e ondeggiante, accentuato dal pigiama in pile a pallini ridicolo.
" Hai debiti?" rimane scioccato l'altro, quando sono seduti attentamente con molta distanza in mezzo, l'alfa sul divano e l'omega sulla poltrona.
" No...ma ho combinato un casino e il proprietario ha deciso che avrei dovuto andarmene. " risponde sbrigativamente l'Alfa, non volendo scendere nei particolari.
" Okay...ma non credere che, perché il Centro ti ha assegnato a me, tu potrai darmi problemi..." lo avverte Harry puntandogli il dito contro.
Non è di certo un Omega sprovveduto che si può prendere in giro.
Non ha nemmeno paura di lui.
Ha subito di peggio in passato e ormai sa come deve difendersi.
" No...certo, non sono venuto per questo. Mi serve solo un alloggio temporaneo. Non volevo nemmeno avere a che fare con te!" esclama e lo guarda negli occhi verdi con i suoi azzurri.
Il viso dell'omega è particolarmente delicato con dei riccioli biondo scuro, abbastanza lunghi che lo incorniciano.
I suoi occhi sono di colore verde scuro ma brillante come per le chiome degli abeti, il suo naso piccolo e delicato e i suoi zigomi alti e pronunciati, con delle adorabili fossette al di sotto.
Ma sono le sue labbra che lo colpiscono tremendamente! Sono rosse e carnose e la fantasia che esse siano avvolte attorno al suo cazzo quasi gli fa perdere la concentrazione.
Lui non è classico Alfa stronzo, non è così, si dice, riportando l'attenzione sull'ora piccato omega.
" Non sei il solo..." si stizzisce Harry e poi si alza dalla poltrona e con un cenno gli indica di seguirlo per mostrargli la casa. A quanto pare gli è capitato uno di quegli Alfa decisamente troppo arroganti e scontrosi.
Louis lo segue diligente per ora e nota quanto il suo aspetto sia atipico rispetto agli altri omega. È tremendamente alto rispetto a lui e non ha proprio l'aria di un omega indifeso. Le sue braccia sono abbastanza muscolose e il suo corpo allenato, probabilmente anche a causa della dura vita nella fattoria, immagina. Il suo culo potrebbe fare impazzire l'alfa più controllato e le sue gambe lunghe e tornite sono meravigliose, per essere semplici nel descriverle.
" E questa...è la tua stanza!" dice spalancandolo sbrigativamente la porta di una stanza in fondo al corridoio. Percepisce gli occhi dell'alfa alle sue spalle ed è a disagio a mostrarsi nella parte più indifesa.
" Grazie...credo sia meglio se riposo un po'. Ho guidato per 6 ore ininterrottamente." si scusa velocemente e sigilla la porta, senza aspettare una replica. In fondo non è diverso dagli altri Alfa!
Ha il suo bel carattere scontroso, ma non può farci niente.
In realtà non ha nemmeno recuperato i bagagli dalla sua auto sportiva, ma non gli importa perché sente il bisogno di stare solo e di allontanarsi momentaneamente dall'omega.
Ha paura che il suo solco vicino gli stia fottendo i sensi. E non ha nemmeno sentito l'odore dell'omega! Sembra che lo stia coprendo con qualche cerotto anti-odore.
Harry è un po' stranito e arrabbiato dal suo comportamento ma decide che non gli importa e si precipita nella sua stanza, sbattendo la porta, a sua volta.
Fottuto Alfa, pensa.
Forse gli è capitato davvero uno degli Alfa più antipatici in circolazione.
In questo modo solitario entrambi passano la giornata fino al tramonto, ognuno di loro perso nei propri sconfortanti pensieri.
Ad un certo punto Harry esce affamato dalla sua stanza e decide che deve iniziare a preparare la cena. Cucinare non è assolutamente di sua volontà oggi, a causa di tutto ciò che sta succedendo, ma forse ha ancora qualcosa di congelato da scaldare rapidamente e senza sforzo.
È sorpreso quando un appetitoso odorino di quel che sembra stufato di carne lo raggiunge.
" Ho pensato che potevo cucinare qualcosa per scusarmi del mio arrivo improvviso..." dice l'alfa continuando a girare il composto nella pentola, sentendo la sua presenza in cucina. In effetti si sente un po' in colpa per come ha trattato l'omega, pur abbastanza gentile con lui, ma anche un Alfa ha la sua dose di sopportazione allo stress. E lui ne ha avuto molto in questi mesi arrovellandosi su cosa fare da quando ha ricevuto quella maledetta lettera. Non era tra i suoi piani legarsi ad un Omega. Non ha fottutamente bisogno di nessuno, per quanto conta.
" Non ho sentito che lo stavi facendo...avrei potuto aiutarti. "
" Stavi dormendo profondamente...non hai sentito nemmeno quando sono uscito per prendere i bagagli e fare la spesa?"
" No assolutamente..." rimane scioccato alle sue parole. Forse è davvero stremato dal lavoro e dalla perdita di sonno dovuta alla faccenda dell'accoppiamento. Di solito ha il sonno molto leggero proprio a causa del suo essere solo nella fattoria e nel doversi adoperare in caso di emergenza.
" Bene...perché ho cercato di essere il più silenzioso possibile. " lo rassicura.
" Non ce n'era bisogno...ma grazie!" esclama l'omega.
" Ho frugato nella dispensa...perdonami." dice l'alfa cambiando discorso, bypassando per ora il voler chiedere all'omega il motivo della sua sorpresa. Sembra che ci sia di più sotto.
" Va bene." sussurra il bel ricciolino.
" È quasi pronto..." avvisa.
" Posso fare qualcosa per aiutare?" Harry si propone subito. Dovrebbe essere lui il padrone di casa e accudire l'ospite e non il contrario, senza contare le dinamiche di potere Alfa contro quelle di sottomissione Omega.
" Potresti apparecchiare la tavola...non ricordo ancora bene dove si trovano tutti gli oggetti." propone l'alfa.
" Sicuro..."
Poi stanno cenando e c'è uno strano silenzio imbarazzato, ma confortevole. Si conoscono da poche ore d'altronde.
" Cosa hai intenzione di fare con tutto questo?" dice l'omega spezzando il silenzio e indicando con le mani se stesso e l'altro.
" Non lo so..."
" Devi avete pur qualche idea..."
" Non mi assillare...non voglio legarti, stai tranquillo! Devo trovare innanzitutto un avvocato per liberarci di questa situazione. È un problema se rimango qui per qualche tempo?"
" Sicuro...puoi restare. Sono davvero entusiasta!"esclama l'omega ironico arricciando le labbra. Si sente scioccamente ferito dal fatto che l'alfa voglia candidamente liberarsi subito di lui. Ma non è il punto di tutta questa fottuta faccenda? Non si vogliono e non hanno intenzione di accoppiarsi reciprocamente con un partner sconosciuto.
" Non fare quella faccia...non l'ho deciso. Sono costretto anch'io in questa situazione."
" Okay capo..." dice l'omega sfottendolo e chinando dopo il capo. Non ha molta più fame ora. D'altro canto non è neanche un omega, single alla veneranda età di 30 anni, per caso. Il suo caratteraccio e il luogo remoto dove vive sono elementi molto importanti in questa diagnosi. Oltre al suo desiderio di rimanere solo, si intende. Quindi non si comporterà come l'omega bisognoso che l'altro si aspetta. Non è proprio così!
" E poi dovremo stare un po' insieme...almeno fino a quando quelli del Centro non ci lasciano in pace...o fino a quando l'avvocato ci permette di separarci senza rischio legale." ribadisce l'alfa.
" Non fanno controlli di solito...solo uno ogni anno. Non dovrebbe essere un problema condurre separatamente le nostre vite, anche se dovessero imporci il legame." precisa Harry.
L'ha sentito dire da due omega nella sala d'attesa del Centro che sembravano paradossalmente molto abbattute per questo.
" Non ho intenzione di rimanere in questo posto sperduto...ma sì, sarò nei paraggi per quando servirà. Non temere!"
" Non temo assolutamente nulla...tranquillo! alza allora il mento l'orgoglioso omega.
" Okay!" stoppa la conversazione l'altro, lavando il suo piatto frettolosamente e sparendo di nuovo nella sua stanza.
Harry pensa che l'alfa sia un vero stronzo. Non c'è altro da dire.
Continua a mangiare il suo stufato meccanicamente e si chiede intristito dove questa fottuta faccenda li porterà.

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