five

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Too Sweet- Hozier
Aiden

Il vento scompigliava i miei capelli, mentre io e Jake intonavamo "Cupid's Chokehold" nella mia decappottabile nera.

Presi una boccata di fumo, mentre mi riparavo con i miei fidati Rayban dal sole delle 9 che spuntava all'orizzonte.

Avremmo fatto tardi. Era matematico che avremmo fatto tardi.
Eppure, non me ne poteva fregare un cazzo in quel momento, con i capelli al vento e il mio migliore amico al mio fianco.

Parcheggiai all'angolo davanti casa Evans, esattamente dove l'altra sera avevo lasciato V, prima che me la prendessi l'ennesima volta con lei e la lasciassi scappare via da me.

Patetico. Ancora ci pensavo.

Sbattei la portiera con più violenza del necessario mentre scendevo, sistemandomi poi il ciuffo dallo specchietto retrovisore.

Speravo davvero che lei non fosse in casa. Sta mattina si era già prospettata una bella mattina di merda, se poi avrei dovuto aggiungerci la visuale di quella ninfetta rossa a cui non mi potevo neanche avvicinare, forse non sarei sopravvissuto.

"Rosa, siamo passati io e Aiden. Mi sono dimenticato il pc."
Avvisò Jake lanciando le chiavi all'ingresso.

"Va bene Chico!" Sentii Rosa rispondere dall'altra camera.
"Pero no urlar mucho, che tua sorella està ancor durmiendo."

Jake roteò gli occhi al cielo.
Io trassi un sospiro di sollievo.
"Ma non dovrebbe anche andare all'università ogni tanto? Bah, chi la capisce."

"Vuoi un caffè hermosito?"
Lo interruppe Rosa, rivolgendosi a me con una tazza fumante in mano. Tecnicamente sarebbe stato il mio terzo, praticamente non avrei mai potuto rifiutare mai un caffè di Rosa. Caldo e avvolgente.

"Con piacere, Rosa bella."
Rosa era davvero una persona amabile. E considerato che sulla mia lista di persone amabili forse 5 ne erano già troppe, questo dovrebbe essere già di per sè una stima di quanto le volessi bene.
Era ospitale, accogliente ma non troppo invadente. Insomma sapeva farti sentire a casa.

I signori Evans erano stati molto fortunati. Non come mia madre, che negli ultimi 10 mesi aveva assunto almeno sette governanti diverse, perche tutte "ci provavano" con il mio patrigno.
Che pazienza quella donna.

"Come vanno gli studi Aiden? Todo bien?"
"Si Rosa, tutto come sempre. Ci spacchiamo io e Jake, ma stiamo bene, in fondo è quello che vogliamo." Risposi facendo spallucce.

"L'ho sempre saputo Chico." Aggiunse spolverando la mensola con le foto di famiglia. "Tu y el siñorin Jake siete due bravi chicos in fondo. È solo apparenza la vostra!"

Sorrisi a quella donnina dolce che mi si trovava di fronte.

Ma lo sprazzo di buon umore venne ben presto eliminato da un tornado di capelli rossi che entrò stiracchiandosi dalla porta.

Una lunga treccia ramata, con qualche ciuffetto che scappava qua e là, scendeva sulle sue curve sinuose poco più su della fossetta dell'amore. Un paio di pantaloncini striminziti, forse più slip che pantaloncini, le fasciavano il culo sodo e alto che si ritrovava. Lunghe gambe toniche e piedi scalzi..

Cristo santo, aveva tutto l'aspetto di uno dei miei sogni erotici.
Sentii i pantaloni diventare a un tratto più stretti, tanto da costringermi a coprirmi con la mano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: a day ago ⏰

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