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Tracy è molto emozionata e non vede l'ora che il suo aereo atterri all'aeroporto di Los Angeles. È ansiosa di incontrare sua sorella Sofia e scoprire tutto su di lei, oltre a conoscere le ragioni per cui i suoi genitori non le hanno mai parlato di Sofia e perché non ha mai cercato di contattarla prima. Una volta atterrato l'aereo, Tracy si accorge che Sylvie la sta osservando, cercando di leggere i suoi pensieri. Gli sportelli dell’aereo si aprono e, mentre scende e si mette in fila per i controlli, Tracy non vede l'ora di uscire.

«Tracy, ti prego, calmati.» Le dice Sylvie con un tono di rimprovero.

«Non ce la faccio, Sylvie, sono emozionata all'idea di incontrare mia sorella Sofia e temo di non andare d'accordo con lei.» Risponde Tracy.

Una volta uscita dall'aeroporto, Tracy si trova davanti a una donna bellissima, con la quale sembra non avere molte somiglianze. Sofia è alta e snella, con capelli neri e meravigliosi occhi scuri, profondi e affascinanti. Tracy si sente inibita; vorrebbe correre ad abbracciarla, ma la paura la frena. Sylvie conduce Tracy da sua sorella Sofia e la osserva con dolcezza.

«Sofia, questa è tua sorella Tracy; Tracy, lei è tua sorella Sofia.» Sylvie riesce così a creare un momento di connessione.

Sofia si avvicina a Tracy e la abbraccia; inizialmente rigida, Tracy si lascia poi andare all'abbraccio. Le lacrime che scendono dal suo volto sono lacrime di gioia: per la prima volta, si sente veramente amata. Finalmente non è più sola; ha una sorella e la sua cara amica Sylvie.

«Ciao Tracy, sei triste per qualcosa?» Le chiede Sofia.

«Ciao Sofia, non sono affatto triste, anzi, sono felice di conoscerti e non so esattamente cosa dire. Aggiungo solo che sei davvero splendida.» Le dice Tracy.

«Grazie per il complimento.» Risponde Sofia.

Sofia raccoglie le valigie di Tracy e le fa cenno di seguirla verso l'auto. Tracy continua a scrutare Sofia, e quest'ultima, rendendosene conto, le sorride.

«Sofia, se non ti dispiace, potresti raccontarmi il motivo per cui mamma e papà ti hanno allontanata da casa?» Chiede finalmente Tracy.

«Non mi dispiace. Era il 7 maggio 2001 e io non desideravo diventare avvocato, cosa che avevo comunicato esplicitamente. Questo li ha fatti arrabbiare moltissimo. Quando ho fatto coming out, la situazione è peggiorata; mi hanno detto che si vergognavano di me e che non avrei dovuto più vivere sotto il loro tetto, altrimenti avrei potuto influenzarti e portarti a diventare lesbica anche tu.» Sofia si interrompe, scoppia in lacrime e non riesce a proseguire.

«Ho provato a cercarti per conoscerti, ma nostra madre me l'ha vietato.» Termina il suo racconto.

Tracy è profondamente delusa nei confronti dei suoi genitori. Come hanno potuto impedirmi di crescere insieme a mia sorella Sofia? Ora desidero recuperare il tempo che abbiamo perso.

«Sofia, adesso io e te dobbiamo recuperare il tempo perduto.» Le dice Tracy, stringendole la mano.

«Sì, Tracy, è fondamentale che recuperiamo il tempo perso.» Le risponde Sofia.

«Inoltre, si sono arrabbiati quando hanno scoperto che ho preso parte a un corso di recitazione e che desidero proseguire gli studi in questo campo», Confida Tracy.

Qual è la vostra opinione riguardo all'incontro tra Sofia e Tracy?

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