"IL CORVO CHE HA INIZIATO A VOLARE GRAZIE AL SUO PALLEGGIATORE"

"La Madre Di Kageyama Bussa Alla Porta" Capitolo 17.

Hinata:
<< A-A-ASPETTA, S-STAI FACENDO UNO SBAGLIO. Tu sei un ragazzo meraviglioso ti meriti molto di più di uno come me... >>

Kageyama:
<< Io spero solo che tu stia scherzando. L'amore non sceglie con chi stare nella vita, appare percaso e quando ti batte il cuore niente ha più importanza, e se ti stai riferendo al fatto che tu sia maschio, magrolino e basso, ti sbagli di GROSSO PERCHÉ IO NON LO PENSO AFFATTO. NON MI IMPORTA SE TU SIA MASCHIO O FEMMINA, MI BASTA STARE CON TE E SO CHE TUTTI I PROBLEMI INTORNO A ME, SVANIRANNO. E LO SAI PERCHÉ? PERCHÉ TI AMO. >>

A queste parole Kageyama si avvicinò a me tenendomi per i fianchi essendo ancora incapace di camminare, e mi dette un bacio stampo.
Ero sorpreso, non me lo aspettavo.
Chi l'avrebbe mai detto che Kageyama provava gli stessi miei sentimenti... Eppure in tutto questo tempo non l'ho mai visto interessato a me, oppure non me ne sono accorto...

Hinata:
<< E-e... N-non stai cercando di prendermi in giro... Vero?... >>

Kageyama:
<< OH SE LO RIDICI UN'ALTRA VOLTA TI SFONDO. >>

Hinata:
<< NONO OKOK VA BENE STO ZITTO...>>

Kageyama:
<< Non avvicinarti a Miya è un vero manipolatore. E poi, diciamocelo, ora tu sei mio sicché mi pare anche sbagliato che tu stia insieme a quello stolto. Parlerò con il coach per farti cambiare il partner, ok? >>

Hinata:
<< ASPETTA, TE HAI UN MONDIALE DA FARE, NON DEVI SPRECARE L'OCCASIONE. >>

Kageyama:
<< Che senso ha farlo se sappiamo già di perdere. Non ne vale la pena soffrire per una cosa già dettata.
Non voglio separarmi da te, magari succederà qualcosa che ci dividerà o forse no, ma chi lo sa veramente... >>

Hinata:
<< Kageyama, SEI PROPRIO TESTARDO NON ASCOLTI MAI.
DEVI SFRUTTARE QUESTA OCCASIONE NON SOLO PER VINCERE MA ANCHE PER FARTI CONOSCERE NEL MONDO. >>

Kageyama:
<< MEH, anche no sinceramente. Voglio farmi conoscere come il palleggiatore che ha dato le ali allo schiacciatore. Senza di te non sono niente. >>

Hinata:
<< Che romanticone, vabbè fai come vuoi, ma non darmi la colpa se poi ci ripensi eh. >>

Kageyama:
<< Non lo farò. >>

Devo dire che quella volta è stata una delle più indimenticabili, perché lui mi guardava con occhi pieni di amore.
Passò qualche secondo e come non detto ci chiamarono da fuori.
Così uscimmo e ci allenammo, o per meglio dire, lui si allenò perché io dovevo fare gli esercizi di riabilitazione per le gambe.
Verso le 18 di pomeriggio finimmo gli allenamenti e ognuno andò a casa propria. Rimasi in palestra per sistemare le ultime cose prima di ritornare a casa e Kageyama arrivò da me.

Kageyama:
<< Hey, nanerottolo sei ancora qua?>>

Hinata:
<< Oh, emh si... Sto mettendo a posto alcune cose, comunque ora vado a casa ci vediamo. >>

Kageyama:
<< Aspetta, dove credi di andare.
Non è forse il caso di venire a casa mia? Tanto oramai ci conosciamo anche sotto i vestiti... >>

Hinata:
<< Hahaha. Che simpatico. Comunque se vuoi dire che sono incapace dimmelo e basta. Ora se non ti dispiace tornerei a casa prima che faccia buio. >>

Kageyama:
<< HEY. FERMO. >>

Mi afferrò un braccio. E mi portò a sé.

Kageyama:
<< Ricordi che stiamo insieme vero? Quindi non ti cambia niente se per una notte stai a dormire da me no? >>