Prologo

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                                Clarissa

<Ahhh che rottura di scatole che sono le medie. > dico lanciando lo zaino sopra il puff accanto al mio letto, e buttandomi su di esso.
Dovrei chiamare Alex, e da l'inizio della scuola che non ci vediamo. Alex ora fa la terza mentre io ho iniziato la prima quindi penso che sia anche impegnato, visto che quest'anno deve fare gli esami. Penso con me stessa. Vabbè proverò a chiamarlo in caso ci vediamo un'altra volta, dico prendendo il telefono e componendo il numero di telefono.
< Eiiiii Alex, da quanto tempo, come stai? Mi manchi tanto. >
< Oi tornado, tutto bene anche se sono pieno di compiti e non sai quanto manchi pure a me .>
Alex è la persona più importante della mia vita lo conosco da quando sono nata perché i nostri genitori sono migliori amici dai tempi del liceo ma anche per affari visto che entrambi fanno parte della mafia.
< Quando vieni con i tuoi? Mio padre non vede l'ora di rivedere tuo padre. Quei due sono inseparabili.> Dico ridendo.
< Penso che verremo verso Dicembre per Natale, così potrò finalmente rivederti.>
<Evviva!!!!!!> Dico tutta euforica
< Ahaha, adoro quando sei felice> Dice guardandomi con quei due occhi color mare che amo tanto guardare. Se non ci fosse il telefono che ci divide penso che non ci riuscirei ad mantenere il suo sguardo.
< Bene allora ci vediamo,un bacio> dico lanciandoli un bacio.
< Un bacio tornado> Dice
E chiudo la chiamata.
5 mesi dopo.....
Abbiamo passato le festività natalizie e finalmente ho potuto rivedere Alex, mi era mancato tantissimo e per tutto il tempo che sono stati qui non ci siamo mai separati. Ora siamo ad Aprile e Alex con i suoi genitori stanno venendo da noi per festeggiare Pasqua.
Sento la voce di mia mamma che mi avvisa dal piano inferiore < Tesoro sono arrivati>
< Arrivoooo> dico correndo per le scale per poi arrivare all' entrata di casa dove vedo Alex posare la sua valigia sul pavimento.
Non gli do neanche il tempo di realizzare che mi fiondo su di lui e lo stritolo in un abbraccio.
< Eii tornado, ti ero mancato così tanto?> dice abbracciandomi e guardandomi negli occhi
< Si moltissimo, oggi sarà un giorno bellissimo me lo sento> dico sorridendo
< Lo penso pure io > dice scostandomi i capelli dietro l'orecchio.
Ci stacchiamo dall' abbraccio e io vado a salutare i suoi genitori.
Dopo il magnifico pranzo io e Alex andiamo nel soggiorno mentre i nostri genitori salgono nello studio di mio padre per parlare di affari.
Mi stendo sul divano e subito dopo mi si affianca Alex che prende le mie gambe mettendole sopra di lui.
< Facciamo un patto?> Dico guardandolo negli occhi.
< Come quelli che facevamo da bambini?> Mi chiede con un sopracciglio alzato
< Si, allora promettiamo che non ci divideremo mai qualunque cosa accada, ci stai?> Dico porgendoli il mignolino come facevamo da piccoli
< Ci sto> dice intrecciando il suo con il mio e stringendoli
È ci mettiamo a ridere non staccando mai gli occhi uno dall' altro.
Finché non sentiamo uno sparo dal piano superiore. Terrorizzata scatto in piedi e corro al piano superiore dove percorrendo il corridorio mi si appare una segna straziante. Mia madre stesa a terra in una pozza di sangue inerme. Corro verso il suo corpo inginocchiandomi e gridando come una pazza
< MAMMAAAA, ti prego apri gli occhi,ti prego> dico piangendo a dirotto con le mani e il corpo macchiato di sangue cercando di svegliarla
Non mi sento più in me,le orecchie fischiano la vista si appana ,non sento niente di ciò che mi circonda, fino a quando non sento il rumore di un grilletto e girandomi trovo Ares con in mano una pistola che guarda la scena.
< Tu , sei stato tu non è vero!!!!> Dico alzandomi e scagliandomi contro di lui.
Cosa che avrei fatto se non fosse che mi arriva un corpo nettamente più alto del mio che mi blocca e alzando gli occhi trovo nel mare in tempesta che mi vede con uno sguardo che non riesco ad decifrare.
< Allontanati, fammi passare,quel bastardo a ucciso mia madre> dico gridando per tutta la rabbia che impossessa mio corpo.
< Ferma tornado,non sei in te in questo momento> dice continuando a trattenermi
< Non sono in me???, quel bastardo a ucciso mia madre e mi dici che non sono in me stai scherzando????> Dico allontanandomi di scatto da lui .
Dietro le mie spalle sento dei passi che corrono e come mi giro trovo mio padre che si trova il corpo di mia madre davanti
< Cosa avete fatto????> Dice gridando come un forsennato
Non riuscendo a continuare a guardare mio giro verso colui che un tempo era una parte importante della mia vita e i suoi genitori e con una voce così gelida e un vuoto negli occhi dico < Andatevene di qui e non fatevi vedere mai più se non volete far iniziare una guerra> dico serrando i pugni coperti di sangue.

Vedo Alex che mi guarda con uno sguardo vuoto, freddo ed indifferente e senza aggiungere altro iniziò a scendere le scale con i suoi genitori e come arriva all' inizio della rampa di scale si arresta e girandosi mi dice con voce fredda < addio, tornado> e se ne vanno.
Io ancora scioccata mentre gli uomini di mio padre ripuliscono tutto rimango con le gambe inglobate all' interno delle mie braccia e guardando il vuoto penso.

La farò pagare ad Alexander Frost fosse l'ultima cosa che faccio.....


Angolo autrice ✨

Salve, e inizio col ringraziarvi di aver scelto di leggere la mia storia dato che questa è la prima in assoluto che scrivo e pubblico. Volevo anche specificare che se vi andrà di continuare a leggerla ci metterò il massimo per farvela amare come l'amo io e che cercherò di stare attenta su ogni singolo dettaglio. Detto questo spero che l' inizio che ha fatto partire tutto vi sia piaciuto e ricordatevi sempre "Non tutto è come sembra".......

Un bacio, da Kika🖤✨

The Queen Of  Shadow Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora