Prologo.

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𝖣𝖺 𝖤𝗋𝗄𝖾𝗇𝖼𝗂 𝖪𝗎𝗌̧ 𝗁𝗈 𝗉𝗋𝖾𝗌𝗈 𝗌𝗈𝗅𝗍𝖺𝗇𝗍𝗈 𝗂 𝗇𝗈𝗆𝗂 𝖽𝗂 𝖢𝖺𝗇 𝖾 𝖲𝖺𝗇𝖾𝗆.
𝖠𝗅𝗍𝗋𝗂 𝗇𝗈𝗆𝗂 𝗌𝗈𝗇𝗈 𝖼𝖺𝗌𝗎𝖺𝗅𝗂, 𝖼𝗈𝗌𝗂 𝖼𝗈𝗆𝖾 𝗅𝖺 𝗍𝗋𝖺𝗆𝖺, 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖺𝗆𝖾𝗇𝗍𝖾 𝖽𝗂𝗏𝖾𝗋𝗌𝖺 𝖽𝖺𝗅𝗅𝖺 𝗌𝖾𝗋𝗂𝖾.

𝖲𝗉𝖾𝗋𝗈 𝗏𝗂 𝗉𝗂𝖺𝖼𝖼𝗂𝖺🩷

🩷

A volte, ciò che non vorresti mai vivere, qualcosa che non vorresti mai che accadesse, ti travolge all'improvviso, e sei costretta a continuare a lottare con quel peso sul petto, o quel dolore allo stomaco.

Non c'è una ragione ben precisa, quello che deve succedere, succede e basta.

Non ti avverte, non ti manda nessun messaggio o qualche segnale, semplicemente ti raggiunge, cogliendoti di sorpresa.

Dovrebbe essere piacevole, correre il rischio fino alla fine, sperare di raggiungere il traguardo finale e non fermarti neanche per riprendere fiato.

Dovrebbe essere piacere quella sensazione che provi al termine, quando una volta superato tutto, finalmente vinci.

Ti senti vincitore.

Si vive una volta sola, e quella vita, devi godertela fino in fondo.

Non ha importanza sbagliare, l'importante è rialzarsi.

Non ha importanza lacrimare davanti a tutti, l'importante è confermare a se stessi, di avere emozioni e di riuscire a provarle, senza vergogna.

Ciò però non succedeva con lui.

Da quando vivevano in quella situazione, Sanem era cambiata dal giorno alla notte.

Di solito lei non si nascondeva quando aveva momenti di sconforto.

Riusciva a rimanere intatta, davanti alla gente, mostrando tutto il suo dolore, e forse, qualcosa di sbagliato, in quello che faceva, c'era.

C'era e lei lo sapeva, ma continuava a farlo.

Si mostrava, sapendo che non c'era niente di male, ma così facendo, sapeva benissimo che altri si sentivano soddisfatti nel vederla ridotta così.

E infatti, nel momento in cui tutto cambiò, persino lei diventò un'altra persona.

Avrebbe così tanto voluto che si svegliasse e cercasse lei, ma quando Can aveva aperto gli occhi, il primo nome che aveva pronunciato, fu quello della sua ex: Bahar.

Le era crollato il mondo addosso, e aveva cercato di nascondere le sue emozioni per la prima volta, ma non c'era riuscita, e aveva visto sul viso della sua rivale in amore, un sorriso pieno di soddisfazione, di pura goduria.

Sanem era fuggita via dalla camera, mentre Can era rimasta ad osservarla, non sapendo chi e per quale ragione fosse in stanza con lui.

L'aveva guardata andare via, rimasto con la sua mano intrecciata a quella di Bahar, che avvertiva il suo cuore pulsare a centomila.

Il suo amore era di nuovo da lei.

Era logico che si sentisse nuovamente felice, dopo quello che avevano passato.

Ma comportandosi in questo modo, sapeva benissimo che Sanem soffriva, e lei ci godeva.

Ci godeva perché finalmente, aveva riavuto indietro il suo fidanzato, la persona che amava di più in tutta la vita.

«Non sento più la terra sotto ai piedi, sai? Mi manca il respiro, rivoglio indietro lui, Hülya»

E quando Sanem parlava con sua sorella, veniva fuori tutto il suo dolore.

𝘜𝘯 𝘔𝘶𝘳𝘰 𝘋𝘢 𝘈𝘣𝘣𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora