quel pezzo.

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tutti quegli sforzi per niente.

tutti quegli anni passati a migliorarmi grazie a loro, sembrano essere stati appena buttati via.
mesi in cui ho combattuto contro me stessa pur di riuscire a superare i miei limiti e stare bene, per farli stare bene.

anche da piccola ero convinta di non essere abbastanza.
alle elementari ero una bambina fin troppo magra. mangiavo poco nulla, e finii per essere "quella con problemi alimentari".
odiavo questa cosa ed ero davvero arrabbiata.
col tempo questa rabbia si trasformò in insicurezza e iniziai a pensare che c'era qualcosa che non andava in me.
per non far vedere agli altri quello che avevo iniziai a zittirmi, a non dire ciò che pensavo, anche per paura di essere giudicata.

la notte diventò la mia migliore amica, quando non riuscivo a dormire pensavo a tutto quello che facevo, agli errori, al veleno che avevo trattenuto in gola contro quei bambini che mi prendevano in giro per il mio corpo.
solo in quei momenti capivo che razza di mostro mi tenevo dentro.

ero talmente tanto chiusa in me stessa che non parlavo più nemmeno con i miei genitori.
quando poi tutti hanno iniziato a darmi dell'asociale l'unica cosa che volevo era dimostrargli che in realtà ero migliore di tutti loro, perchè per quanto potesse essere cattiva la me che mi tenevo dentro, fuori c'erano mostri peggiori, e almeno io non davo della malata a nessuno.

volevo risorgere ma c'era qualcosa che me lo
impediva. mi ero chiusa per talmente tanto tempo, che ora era difficile uscirne.
se sono riuscita ad uscire da quella gabbia è solo perchè ho conosciuto delle persone che mi hanno aiutato a capire quanto valgo.
ho dimostrato a tutti il mio valore e ho conquistato il rispetto che meritavo.

il mio sogno è quello di diventare una cantante, ma non una cantante qualsiasi, la più grande cantante.

volevo far zittire tutti quelli che mi avevano preso in giro per anni. volevo raggiungere i miei obbiettivi a tutti i costi.

mi concentrai sullo studio e diventai sempre più brava. il mio maestro di canto mi riempiva di complimenti, gli altri allievi quasi mi ammiravano, era tutto perfetto, esattamente come doveva essere.
io volevo andare avanti, continuare a migliorare e avvicinarmi sempre di più al mio sogno, ma..

"appena credi che tutto vada bene, è così che tutto crolla"

a causa di diversi motivi, persi quelle persone.
non le biasimo, infondo sono ancora piena di diversi problemi, depressione, attacchi di panico, ansia, autolesionismo, insonnia, scatti d'ira..
ma in una situazione del genere inizia a mancarti tutto, anche quello che ti faceva più male, come le litigate, le discussioni e le mancanze di rispetto.

per quanto io possa essere contraria a tutto questo so che non potrò cambiare nulla, perché hanno deciso così e purtroppo non posso decidere io per loro

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per quanto io possa essere contraria a tutto questo so che non potrò cambiare nulla, perché hanno deciso così e purtroppo non posso decidere io per loro.
ad avere dei problemi sarò io, ma pazienza, in fondo li ho sempre avuti.

non so se riuscirò a resistere, se riuscirò a raggiungere i miei obbiettivi nonostante tutto, perché loro mi davano la forza, la sicurezza e la voglia in ciò che facevo, e probabilmente mollerò tutto perché non vale più la pena continuare senza la mia musa, senza coloro che mi ricordavano sempre quanto fossi brava, quanto fossi felice di fare certe cose.
ma non sono più felice di farle, non senza loro.

so solo che mi mancherà tutto quello, mi mancherà quell'affetto, la mia felicità. per anni ho chiamato tutto questo "casa" e non me ne pento, infine sono stati gli anni più belli della mia vita e non potrò mai ringraziare abbastanza queste persone per quanto mi abbiano fatto bene, ma allo stesso tempo le odio a morte perché mi hanno distrutta.

grazie a quei rapporti sono diventata quella che sono ora, e gli sono grata per questo.

ed era qui che volevo continuare la mia storia.
una storia che probabilmente non leggerà nessuno perché troppo pesante, inutile forse.
ma le persone magari sotto sotto semplicemente non vogliono leggerla perché ci sono passati, e fa male.

l'umanità è fatta così, tutti credono di essere migliori di tutti e facciamo qualsiasi cosa pur di dimostrarlo, ma ci sarà sempre qualcosa più grande di noi, cose che non possiamo controllare, che sono capaci di fare ciò che non siamo capaci neanche di pensare. noi persone abbiamo sempre avuto quella scintilla, quel qualcosa che ci spinge a continuare nonostante tutto perchè sappiamo di poter affrontare tutto quello che la vita ci manda contro, tutta la merda che dobbiamo passare.

io però, non ne sono più tanto sicura, non credo che potrò passarla questa, è troppo persino per me.
ho superato periodi davvero davvero bui, ma perdere persone importanti all'improvviso e in un momento brutto, non è per nulla facile.

saranno per sempre un pezzetto del mio cuore, ricorderò per sempre tutto ciò che hanno fatto per me, quanto mi siano state affianco e quanto anche grazie a loro io sia maturata e cambiata, ma allo stesso tempo ricorderò quanto mi hanno distrutto il cuore abbandonandomi così all'improvviso, sola, insieme alla depressione, al buio, al male.

non gliene faccio una colpa, ma continuo a pensare che avrebbero potuto restare ancora un po', ma forse non ero abbastanza, forse non lo sono mai stata, o forse non li capisco perché non sono mai stata nei loro panni.

non lo so.

ma so che fa tutto così male.

pensieri di una ragazza (quasi) normaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora