un abisso.

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la depressione è un tasto dolente, è come un animale che aspetta solo il momento giusto per attaccarmi, il momento in cui sono più sensibile. sarebbe facile dire "ci sono passata", ma sarebbe da idiota, perchè non è una malattia che curi e non ti torna, non è una ferita che si rimargina e smette di far male.

al contrario, è una cicatrice che sta sempre lì a ricordarti che non sei invincibile, a ripeterti che non devi mai e poi mai abbassare la guardia perchè, come ho già detto, è lì che come un osso saldato, al minimo cambio di temperatura comincia a farti male da morire.
il guaio è che non si può spiegare: come fai a far capire alla gente che hai un profondo buco nero nell'anima? che hai dentro un vuoto così grande che delle persone riuscivano a colmarti, ma che ora che ti hanno lasciata sola con lei (la depressione), niente e nessuno può colmare? come la spieghi alla gente questa assurda voglia di chiudere gli occhi e scomparire?
semplice, non lo fai.

non lo faccio perchè mi mostrerei debole, perchè la gente mi guarderebbe in modo diverso, perchè mi giudicherebbe e devo sembrare forte e sorridente, così come la gente mi vuole.

perchè, diciamoci la verità, nessuno ha veramente voglia di sapere come stai e che problemi hai.

la depressione mi sta isolando dal resto del mondo per paura di chiedere aiuto.
vince perchè sono troppo orgogliosa e non voglio mostrarmi debole.
vince perchè penso di poterla sconfiggere da sola,
nascondendola sotto la finzione di un sorriso.
vince sempre.
il bello è che quando finalmente trovi la forza e il coraggio di chiedere aiuto, è così che tutto crolla.
ho chiesto aiuto, mi hanno lasciata da sola con lei.

è in questo modo che la fiducia muore.

passi la vita ad annullarti e a cambiare in cose in cui non vorresti cambiare solo per gli altri, ma quando sei più fragile e implori una mano, è così che ti rispondono.

ed è sempre così, affrontando l'oscurità che hai dentro, capisci che qualcosa nella tua vita non va, che avevi bisogno di loro ma ti hanno abbandonata e devi solo fartene una ragione.

inizi un cammino che sai dove porta, che sai che porterà bene, ma che ti fa paura.
ci tieni a loro, ma sai che tutto questo ti fa solo che male, e ti ritrovi in una balia di emozioni che non sai spiegare.
però una cosa la sai con certezza: qualcosa deve cambiare.

devo solo trovare il coraggio, devo solo imparare ad amarmi e fare ciò che è giusto.
ci sto lavorando.

e alla fine ci arrivo, piano ma ci arrivo, ragiono, e capisco che provandoci o non provandoci, non riuscirò mai ad allontanarmi da loro.
capisco che l'unico modo in cui potrei perderli sarebbe se scomparissero, ma capisco che non è ciò che voglio.
capisco che ci tengo, che fanno parte della mia vita, capisco che anche se mi fanno male, li vorrò per sempre al mio fianco.

non possa vederla in maniera diversa, e ciò condiziona tantissimo pure il mio modo di vivere la depressione.
esistono persone che la depressione, probabilmente nemmeno la vedono, ma sanno che è li con loro, e alla fine sono proprio questi a viverla nel modo migliore, quelli che staranno bene per sempre.
ma che emozione c'è?

non pensare.. come si fa a non pensare?
io penso sempre, e non mi riferisco a pensare cosa mangiare per cena oppure cosa fare da grande, ma riflettere sul concetto delle cose, tutto ciò che mi circonda.

sembra bello, ma a volte non lo è per niente.
si arriva a delle conclusioni davvero deludenti, che condizionano il modo di vedere il mondo.

forse è così che sono arrivata alla mia depressione.

depressione.. un qualcosa che non arriva subito, ma da un momento all'altro, e che appena arriva distrugge tutto.

ogni giorno ti senti morire dentro, e tu lo sai, perchè fa male, davvero male.

ma sapete cosa succede quando non c'è più niente che può morire?
che l'unica cosa da uccidere sei tu.

sì, esatto, mi riferisco al suicidio vero e proprio, una parola che chiunque maledice, ma nessuno vuole vedere dietro le motivazioni reali del gesto.
perchè le persone sono fatte così, guardano solamente il fatto, senza osservare ciò che lo spinge. odio tutto ciò, ma non parliamo di questo, non voglio citare le persone in maniera generale, sarebbe sbagliato e senza senso.

comunque, dicevo.. suicidio.
è sbagliato?
se non hai mai visto il mondo con gli occhi di una persona affetta da depressione (perchè sì, la depressione è una vera e propria malattia), la risposta sarà sì, è sbagliato.
ma per chi invece ha "indossato", per così dire, gli occhi della depressione?
parlo anche solo di un piccolo istante, perchè certe persone, nei miei occhi leggono cosa provo, e capiscono tutto il mio mondo.

certo, un conto è vedere e un altro conto è sentire, ma esistono ragazzi davvero speciali in questo mondo, persone che dovrebbero essere considerate un dono.

sentire..
come si sente?
cosa sente un depresso?
io penso che ogni persona che è stata, o che è tutt'ora affetta da questo danno celebrale, la viva in maniera diversa, quindi vi dirò cosa sento io.

io sento vuoto

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io sento vuoto.
solo un enorme vuoto.
fa male.
le persone hanno perso il loro valore.
un po' come le cose belle della vita, come un tramonto o come un fiore.

vedo le persone attorno a me andare avanti ed io, io rimango indietro.
la cosa brutta della depressione è che tra te e il cosiddetto "passo avanti" è presente un enorme abisso, un abisso che ti provoca, che ti dice di buttarti giù.

tutto è così indifferente, ma allo stesso tempo ciò provoca tanto dolore.

pensieri di una ragazza (quasi) normaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora