10. Look elsewhere

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I corridoi della scuola non mi hanno mai messo così tanta ansia. Sembra che tutti mi stiano osservando, che tutti mi stiano giudicando.

Forse ho qualcosa in faccia? Forse ho la camicia della divisa al contrario? O forse non sono come le altre?

Deglutisco, compiendo i miei ultimi passi per raggiungere il mio armadietto. Quando apro l'anta, la foto insieme a Jeongin è appessa accanto allo specchio.

Forse dovrei strapparl-no, Jeongin ha detto che tornerà a trovarmi.

Prendo il mio libro di inglese e chiudo l'armadietto con un colpo secco. Sento tutta la mia voglia di vivere sotto i piedi, cosa che non mi è mai successa in diciotto anni della mia vita.

Stringo il mio libro fra le braccia, mentre mi avvio verso la mia classe.

«Hai visto? Il suo ragazzo l'ha lasciata.»
«Forse non la ama nemmeno lui!»

Strizzo gli occhi, cercando di lasciar perdere il vociferare in mezzo al corridoio. Perché hanno da parlare se nemmeno sanno com'è andata realmente? Perché devono sempre mettere in difficoltà gli altri?

Entro in classe, dove trovo Jisung e Jieun che si urlano contro come ogni volta.
«Buongiorno.» esordisco, lasciando il mio libro sul banco.
«Oh, il mio amato Soobin!» Jisung cerca di imitare la voce di Jieun, lasciando un piccolo bacio sulla photocard.

«Smettila, idiota! E non lasciare i tuoi germi sulla mia photocard!» sbraita Jieun, cercando di afferrare il pezzo di carta. Roteo gli occhi, sorridendo leggermente, e prendo posto sulla sedia.

«Che sta succedendo?» riesco a sentire la voce di Felix, che si ferma vicino al mio banco.
«Si prendono in giro come sempre.» spiego, scrivendo la soluzione dell'esercizio sul mio libro.

Poi, le urla dei due ragazzi cessano e, quando alzo lo sguardo per vedere cosa li ha fatti tacere, noto le guance rosse fuoco di Jieun.
«Ehy, ragazzi!» Chan si avvicina a noi, sorridendo a Jieun.

Mi sono persa qualcosa? Sono ancora ferma alla stagione uno e loro sono già alla stagione cinque? Tutto questo è peggio di quelle telenovele che guardavo insieme a mia nonna!

=

Sei uscita da scuola?
Inviato, 14.10.

Hai mangiato?
Inviato, 15.02.

Ciao anche a te.
Inviato, 18.45.

Sei viva! Pensavo di dover chiamare la polizia e darti per scomparsa.
Inviato, 18.48.

Stavo facendo i compiti.
Inviato, 18.49.

Sei sicura? Ho visto che qualcuno stava abusando del mio Netflix...
Inviato, 18.49.

Stavo finendo Demon Slayer...
Inviato, 18.50.

Dovresti studiare, sai?
Inviato, 18.50.

Con una punta di divertimento, roteo gli occhi all'ultimo messaggio di Jeongin.

Ti preoccupi così tanto, sembri mia madre!
Inviato, 18.50.

Stupida.
Inviato, 18.51.

Posso chiamarti?
Inviato, 18.51.

Certo che puoi, perché me lo chiedi sempre? Puoi chiamarmi ad ogni ora che desideri, lo sai.
Inviato, 18.52.

Bastava dire di sì!
Inviato, 18.52.

Schiaccio l'incona della videochiamata e dopo qualche minuto Jeongin risponde.

Sfrega un asciugamano bianco sui suoi capelli bagnati e mi sorride, prima di salutarmi calorosamente.
«Quante cose fai al momento?!» esclamo incredula, alzandomi dal letto per prendere il mio zaino.
«Avevo da poco finito la doccia quando mi è arrivato il tuo messaggio.» spiega, sistemando il telefono sul lavandino e continuando a passare l'asciugamano fra le ciocche.

Richiamo tutte le mie forze per non guardare la sua figura: il petto nudo e i pantaloni grigi della tuta, che gli stringono perfettamente i fianchi.

Guarda altrove, Yuwon.

[ 🎲 ] 𝐖𝐑𝐈𝐓𝐓𝐄𝐍 𝐈𝐍 𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐓𝐀𝐑𝐒 - 𝘆.𝗷𝗶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora