13. I'm sorry

19 3 7
                                    

Mi alzo dal terreno, le lacrime mi offuscano la vista, prima di scivolare leggere sulle mie guance. Inizio a camminare verso casa, mantenendo qualche singhiozzo.

Delle braccia mi circondano i fianchi, riscaldandomi in quella serata umida in pieno Giugno.
«Mi dispiace, mi dispiace...» continua a ripetere la sua voce, musica calma per le mie orecchie in quel mare in tempesta. Mi volto, guardando il volto in lacrime di Jeongin. Lui continua a singhiozzare qualche "Mi dispiace", mentre il pollice della mia mano scorre sulla sua guancia, raccogliendogli una lacrima.

«Ho contato.» confesso. Ridiamo entrambi fra le lacrime, come due bambini dopo essersi sbucciati il ginocchio. Jeongin mi sistema il fermaglio sui capelli, impigliato fra le ciocche disordinate.
«Ti ho vista alzarti e ho pensato che fosse troppo tardi.»
«Non importa quanto, ma io aspetterò per te, sempre

Jeongin mi abbraccia così forte da farmi mancare il respiro. È diverso adesso: lui sembra più grande di me nonostante abbia la mia stessa età, più responsabile...o forse lo è sempre stato e io non me ne sono mai accorta.

«Non ti azzardare è mettermi quel batuffolo di disinfettante sulla mano!» esclamai, in preda alle lacrime, mentre il taglietto causato dalla carta continuava a perdere sangue, anche se poco.
«Tranquilla, non succederà nulla!» Jeongin mi prese delicatamente la mano e io chiusi gli occhi, trattenendo qualche singhiozzo quando posò il batuffolo di cotone sul dorso della mano e sussurrando qualcosa di stupido per farmi ridere.

=

«Guarda!» urlo, il filo di mozzarella rimane fermo sulle mie labbra. «Una stella cadente!»
Jeongin alza lo sguardo verso il cielo scuro, poi mi afferra la mano e si avvicina al mio orecchio.
«Non esprimi un desiderio?» chiede. Deglutisco e annuisco, chiudendo gli occhi e iniziando ad esprimere un desiderio.

Riapro gli occhi e la stella cadente scompare dall'altra parte del cielo. Riacciuffo di nuovo il mio trancio di pizza e finisco di mangiarlo, guardando le nostre gambe a penzoloni mentre siamo seduti sul muretto che circonda il parco.

[ 🎲 ] 𝐖𝐑𝐈𝐓𝐓𝐄𝐍 𝐈𝐍 𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐓𝐀𝐑𝐒 - 𝘆.𝗷𝗶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora