The heartless girl and the ninja [Kurai Uchiha x Neji Hyuga]

Capitolo 3 - La notte

Non passò molto dalla mia visita al cimitero che arrivò il momento di compiere la mia scelta, la stessa scelta che avrebbe determinato il mio futuro anche se non me ne rendevo ancora conto.

Quel giorno mi svegliai più stanca che mai, i nostri genitori erano già usciti di casa e perciò feci colazione solo con Sasuke, ci eravamo ormai arresi all'idea che Itachi ci avrebbe fatto compagnia. Negli ultimi giorni avevano cominciato a girare false notizie tra i membri del clan per cui fosse stato proprio Itachi ad uccidere Shisui, cosa che sapevo non essere vera, ma mio fratello mi aveva proibito assolutamente di testimoniare a suo favore.

"Kui, stavo pensando di fermarmi dopo le lezioni ad allenarmi all'accademia, vuoi restare con me?" la voce di mio fratello mi riporta immediatamente alla realtà "Non credo, Sake" Approfitterò della sua assenza per parlare con Itachi su cosa ha intenzione di fare "Kurai, secondo te perché Itachi è così distante da noi?" 

La domanda mi coglie alla sprovvista e la tentazione di raccontargli tutto si fa sentire, ma prima che io possa anche solo provare a dire una parola, la porta dietro le mie spalle si apre "Non fa bene essere curiosi, fratellino" Sobbalzo mentre mio fratello maggiore mi appoggia una mano sulla spalla come monito di tenere la bocca chiusa.

"Ti alleni con noi oggi?" Sasuke si avvicina a noi e Itachi gli tocca la fronte con due dita. È un piccolo gesto che fa spesso con noi, credo sia una forma d'affetto e rispetto. "Mi dispiace, sarà per la prossima volta" Sento una leggera incrinatura nella sua voce e questo mi fa preoccupare. "Se non vi muovete, farete tardi"

Riordiniamo velocemente la cucina e ci dirigiamo fuori mentre Itachi ci saluta, per la prima volta dopo diverso tempo ci sorride "Divertitevi, vi voglio bene" Se non mi fossi preoccupata prima, questo mi avrebbe messo sicuramente all'erta, nostro fratello raramente ci dice a parole ciò che prova per noi. Ha in mente qualcosa.

Le lezioni della giornata paiono infinite, ho troppa fretta di tornare a casa e quando finalmente termina l'ultima lezione, corro subito da Sasuke. "Io vado, ci vediamo più tardi" gli do un bacio sulla guancia e più veloce che posso torno a casa. Mamma non c'è e papà probabilmente è al lavoro. Perfetto!

Salgo subito in camera di Itachi e mi fermo davanti alla sua porta. Perché sto esitando? "Entra" si è accorto subito della mia presenza e faccio come dice.

"Itachi... cosa hai intenzione di fare?" è seduto alla scrivania e mi da le spalle, credo stia affilando i kunai "Non ti serve saperlo..." Le sue parole mi fanno arrabbiare e lancio il mio zaino contenente i libri contro la parete. A causa del rumore improvviso, lui si gira di scatto e mi avvicino alla scrivania arrabbiata.

"Sono fin troppo coinvolta, non puoi tenermi all'oscuro! Shisui ha dato la sua vita, tu hai in mente un piano e io voglio fare la mia parte!" Mi guarda e ricambio lo sguardo con espressione decisa. "Kurai, quanto ne sei sicura? Una volta che avrai fatto la tua scelta non potrai più tornare indietro... non scegliere a cuor leggerlo, sorellina"

Respiro lentamente e mi concedo alcuni secondi per assicurarmi di avere le idee chiare su ciò che voglio davvero "Voglio portare la pace nel mondo e voglio proteggere il villaggio della foglia" afferro la mano di mio fratello "Voglio seguire la stessa strada che avete scelto te e Shisui, voglio essere degna di stare al vostro fianco"

Itachi si alza e impugna la katana che stava affilando "Sei pronta a pagarne il prezzo?" Annuisco mentre lui mi spiega di come questa notte causerà la caduta del nostro clan risparmiando solo i suoi fratelli grazie a un patto con delle persone potenti. "No... no..." "È per il vostro futuro... per il villaggio... per la pace". Sento dentro di me una tristezza talmente profonda da provocarmi dolore fisico.

Cado a terra stringendomi il petto con una mano, sento le lacrime che minacciano di fuoriuscire e alzo lo sguardo "A-anche mamma e papà?" Lui si limita ad annuire e non riesco più a trattenere le lacrime, mi fanno bruciare gli occhi mentre mi pare di avere la stessa katana che mio fratello regge nel petto.