Capitolo undici

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<<Cosa dobbiamo organizzare?>> lascio in sospeso il mio appuntamento con il panino per porre questa domanda al sivigliano <<Un appuntamento

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<<Cosa dobbiamo organizzare?>> lascio in sospeso il mio appuntamento con il panino per porre questa domanda al sivigliano <<Un appuntamento. O meglio, un finto appuntamento che tutti crederanno essere reale>> si accarezza la nuca, con lo sguardo puntato sul tavolo, in imbarazzo. È così carino. Fa tenerezza.

No, aspetta! A cosa sto pensando?!

Quando questa mattina, in uno dei giorni che sia io che mio fratello abbiamo liberi, siamo stati svegliati dall'insistente suonare del campanello, tutto ci aspettavamo, tranne di trovarci faccia a faccia con un Pablo Gavi che insisteva sul fatto di aver avuto un'idea geniale.
Ovvero, a quanto pare, un appuntamento tra noi due, per continuare a portare avanti la nostra relazione falsa.

«Scusa se te lo chiedo, Gavito, ma tutto questo te lo sei sognato questa notte, e sei corso a raccontarcelo appena ti sei svegliato?» lo scappellotto a Pedri è inevitabile, mentre il suo migliore amico mette il broncio «No, Pedro. L'ha deciso il mio agente. Ho trovato il cellulare invaso di suoi messaggi questa mattina. Secondo lui, io e Nieves non ci facciamo vedere abbastanza spesso insieme in pubblico. Per risolvere ciò, ha organizzato un'uscita che ci terrà occupati fino a questa sera, se tutto va secondo i piani».

Cerco in tutti i modi di farmi dire in cosa consisterebbe questo "appuntamento", tuttavia l'originario di Los Palacios si impunta nel preferire farmi una sorpresa.
Percependo, accanto a me, Pedro pronto a dire qualcosa - sicuramente stupido - mi affretto a mettere una mano davanti alla sua bocca
«Almeno mi dirai come mi devo vestire? Non vorrei risultare sciatta al tuo fianco» noto gli sguardi contrariati dei due ragazzi sulla mia persona, nell'udire le mie parole. Tenendo ancora alla mia vita, alzo le mano in segno di resa «Scherzavo! Non guardatemi così!» «Hermanita, non dire cazzate per favore» il primo a rimproverarmi è, naturalmente, il mio fratellone promotore di banane delle Canarie.

Però, sono le parole di Pablo a lasciami a bocca aperta «Non potrai mai risultare sciatta o mal vestita al fianco di qualcuno, Niev. Ognuno ha il proprio stile, il proprio modo di abbinare capi di abbigliamento e accessori vari. Inoltre, ogni persona ha il suo fisico, per cui non a tutti stanno bene le stesse cose. Tu, Nieves González López, non solo hai capito come mettere in risalto la tua persona, ma lo fai senza essere volgare, sempre con i giusti outfit e la giusta attitudine per affrontare il mondo».

Lo fissiamo con gli occhi spalancati, stupiti in senso positivo dal suo sproloquio «Dove le hai sentite queste cose?» fa Pedri «Per quanto riguarda il fisico e lo stile, ringrazia Aurora nel suo periodo adolescenziale. Tutto il resto è totalmente una mia opinione personale» eccola di nuovo, quell'adorabile espressione imbarazzata.

Finalmente, dopo queste parole stupende, riesco a farmi dire dal sivigliano il modo in cui mi devo vestire, andando in camera con ancora l'ultimo boccone del panino in bocca.
Frugo insistentemente nell'armadio, fino a tirarne fuori un gran bel outfit: maglietta rosa pastello, a costine, con la scollatura Bardot, accompagnata da dei pantaloni eleganti neri, a zampa e ai piedi degli anfibi. Per non morire di freddo, poi, prendo un cappotto non troppo pesante.
Decido di fare un trucco leggero, che si abbini ai capi di abbigliamento scelti, mentre ai capelli do solo una sistemata veloce. Qualche spruzzata di profumo, e sono pronta!

Princesa ||Pablo Gavi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora