Interrogation

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C'è ne andiamo in una stanza e troviamo anche due poliziotti, un uomo e una donna, cerco di restare calma e faccio dei respiri profondi, mi siedo e poso la borsa

Poliziotta: senti Grace, tu dov'eri verso le 6:30 del mattino?
Grace: a casa mia a farmi una doccia
Poliziotta: qualcuno della tua famiglia era già fuori casa a quell'ora?
Grace: nessuno, io, mia mamma e mio fratello eravamo tutti dentro
Poliziotta: ok

Mi iniziano a tremare le mani e le lacrime scendono sole, inizio a sentire dolore nelle gambe e cerco di guardare un punto a caso, si alzano per aiutarmi subito e la poliziotta chiede dei farmaci per me, mentre l'altro cerca di fare qualcosa tenendomi per le mani

Poliziotto: guardami negli occhi

Faccio per come chiede e inizio a tremare dappertutto, mi aiuta a prendere una pillola e poi bevi a piccoli sorsi l'acqua, passa un'ora e diciamo che mi calmo, rimango con un poliziotto e la donna è fuori che parla con una dottoressa

Poliziotto: è la prima volta che ti ritrovi in una situazione del genere?
Grace: si
Poliziotto: l'avevo già capito... Io sono Sam, oltre ad essere un poliziotto sono anche uno psicologo
Grace: oh, ok
Sam: ora come ti senti Grace?
Grace: calma, credo, comunque non sono abituata all'emozioni forti
Sam: tipo?
Grace: quando mi arrabbio, dopo un po' che diciamo mi calmo vado a vomitare o svengo
Sam: ti senti debole
Grace: si, invece quando ho gli attacchi di panico mi fanno calmare prendendo delle pillole oppure finisco direttamente in ospedale
Sam: mi dispiace
Grace: purtroppo questa è la vita e purtroppo devo dire che ci ho fatto l'abitudine ad entrare in questo posto, ma non per lo stesso motivo di oggi
Sam: certo. Ti andrebbe di passare davanti alla stanza del tuo amico?
Grace: si

Usciamo dalla stanza e passiamo davanti a quella di Anthony, lo guardo e vedo la dottoressa, mi fanno entrare e rimango sola con lui

Anthony: Grace
Grace: ehy, come ti senti?
Anthony: leggero come una piuma
Grace: immagino

Inizio a trattenere le lacrime ma non riesco, quindi scendono sole

Anthony: ti sei spaventata?
Grace: sì, ho avuto paura che tu morissi?
Anthony: che carina che sei

Inizio a sorridere e nel mentre mi lascio andare in silenzio, prendo un fazzoletto e mi asciugo il viso

Anthony: perché non sei andata a scuola?
Grace: se fosse successo al contrario, quindi sarei io quella sul letto, tu saresti andato a scuola?
Anthony: no
Grace: eh
Anthony: hai ragione
Grace: comunque ti sei tagliato da solo?
Anthony: no, un tizio ha cercato di uccidermi
Grace: giuro che se lo becco lo stronzo lo uccido con le mie stesse mani
Anthony: veramente faresti una cosa del genere per una persona che ti detesta?
Grace: anche le persone che si odiano vanno d'accordo, raramente

Ridiamo e poi continuo a piangere, lui mi tiene per mano e lo guardo negli occhi

Anthony: ora sono qui, non devi preoccuparti
Grace: è un problema se domani torno di nuovo?
Anthony: però salti di nuovo la scuola, e non credo che tua madre te lo permetterà
Grace: nel dubbio cercherò di convincerla
Anthony: comunque riguardo al libro, portati il secondo
Grace: ne sei sicuro?
Anthony: si, intanto tra poco dovrebbe arrivare mia madre

Entra una donna bella e si avvicina a Anthony dandogli un bacio sulla fronte

Anna: ciao, io sono la mamma di Anthony, Anna
Grace: Grace
Anna: tu invece stai bene?
Grace: si, grazie per il pensiero
Anna: figurati

Mi prendo dallo zaino il libro e poi mi avvicino a lui, ci salutiamo con una stretta di mano ed esco dal stanza con le lacrime sul viso, sua madre viene ad abbracciarmi e mi toglie le lacrime dal viso

Anna: grazie per aver salvato mio figlio
Grace: si figuri
Anna: dammi del tu, ti prego... Riprenditi anche tu tesoro
Grace: grazie mille

Mi giro verso Sam e noto che ci stava guardando con un accendino in mano, mi avvicino e mi guarda

Sam: hai bisogno di un passaggio per tornare a casa?
Grace: se non le dispiace si
Sam: la bici che è giù è tua, giusto?
Grace: si
Sam: ok...

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