Capitolo 1.
La mattina dopo i cinque ragazzi si svegliarono presto uscendo dalle loro tende.
Castor che aveva i sensi più sviluppati di tutti disse: «Qualcosa non va...»
«Cosa intendi dire?» gli domandò Bryce perplesso.
«Gli odori e i rumori sono cambiati» constatò lui senza giri di parole.
Francis si guardò attorno per qualche minuto: «Ha ragione, Castor. Le piante sembrarono molto più giovane di quelle che avevamo attorno ieri notte»
«D'accordo. Che ne dite se mangiamo qualcosa e vediamo di smontare le tende per poi metterci in cammino?» propose tranquillamente Vladimir.
I ragazzi annuirono alla sua domanda e solo dopo aver fatto colazione smontarono le tende per poi mettersi in cammino.
Castor si mosse lentamente in quel nuovo ambiente guidato dall'udito e dal bastone, ma inconsciamente anche dalla gemma al suo polso.
Dopo tre ore di viaggio raggiunsero quella che era una città.
Castor si aggrappò al braccio dell'amico irrigedendosi.
Francis sorrise: «Va tutto bene, Castor. Siamo vicino a te»
«Non capisco dove siamo...» borbottò lui con un filo di voce.
«Lo scopriremmo insieme» disse con dolcezza Bryce per poterlo rassicurare.
Si mossero tra le strade della città, ma un bambino vedendoli si avvicinò curioso. Vladimir lo guardò per un attimo chiedendogli: «Ciao, piccolo. Sai dirci dove ci troviamo?»
«Siete a Sironde» rispose il bambino che chiese: «Da dove arrivate?»
«Eravamo accampati nel bosco per passare la notte» disse semplicemente Drik giocando con una delle cinghie dello zaino.
«Capisco. Buon viaggio, allora» disse il bambino per poi correre via.
«Dobbiamo scoprire un po' di cose e soprattutto dobbiamo augurarci a questo mondo» ammise Bryce senza indugiare.
Castor che era rimasto in ascolto disse: «Troviamoci un lavoro e un posto dove alloggiare. Poi potremmo cercare informazioni»
Francis sorrise dicendo: «D'accordo facciamo questo modo»
Camminarono lungo la strada principale per diverse ore, ma le gemme li guidarono fino ad un abitazione abbandonata.
«Che ne dite se ci fermiamo qui?» chiese Vladimir senza giri di parole.
«La casa ho bisogno di qualche lavoro, ma va bene così per ora» rispose Bryce aprendo il cancello che a prima vista sembrava chiuso a chiave.
Dopo averlo varcato se lo chiusero alle spalle arrivando alla villetta a un solo piano.
Castor varcò la soglia tossendo alcune volte per via della polvere presente in essa.
Vladimir, Bryce, Francis e Dirk si affrettarono a spalancare le finestre.
Solo dopo si misero all'opera iniziando a pulire da cima a fondo tutto quel luogo fermandosi solo per pranzare per poi dedicarsi all'esterno della viletta riparando le finestre e le persiane mettendoci tutta la loro abilità nei lavori manuali.
Castor non potendo fare molto per aiutare in quella riparazione si era messo d'impegno per cucinare preparando da mangiare per tutti, ma aveva anche lavato tutte le cose presenti nei mobili della cucina che erano state adagiate dagli amici vicino al lavandino.
STAI LEGGENDO
The New Generetion Of Dragons
FantasíaTanto tempo fai draghi erano visti da tutti come le più maestose e forti creature viventi. Erano forti, saggi, coraggiosi e fedeli fino all'ultimo e tutte le creature le ammiravano e allo stesso tempo l'invidiavano. Fu proprio quest'ultima, l'invid...