capitolo III

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simo 's pov:

ok, avevo sbagliato a baciarlo,ma non lo avevo fatto apposta, è stata una cosa senza senso,e anche ricambiata...

passai tutto il viaggio in macchina a guardare il cellulare e chiaccherare con Dadda.
non rivolsi la minima parola a Richi,e neanche lui lo fece.

<<quanto manca all' arrivo?>> chiesi stanco e stremato,non ne potevo più.
<<più o meno un ora>> rispose Riccardo.

<<ah,allora non hai perso la voce>> lo istigai,ma lui non reagì.
<<ragazzi,ma cos'è successo?>> chiese preoccupato massimo.

ripensai al bacio ed immediatamente arrossii.
<<niente>> mentimmo nello stesso momento.

una volta arrivati a sotto casa mia,salutai tutti e scesi per raccogliere le valigie.

<<ti aiuto io>> uscì dalla macchina Riccardo vedendomi incontro impacciato.
<<non ce n'è bisogno>>

<<invece sì. non ricordi? gli amici ci sono sempre nel momento del bisogno. me lo hai detto tu la scorsa notte..>>
<<finiscila. non capisco proprio cosa tu voglia! per un giorno intero non mi parli e poi te ne esco così!>>

<<bene,io volevo solo aiutarti e chiarire>> rispose allontanandosi.
<<e secondo te io,ieri cosa volevo fare? eppure tu mi hai urlato addosso!>> iniziai ad incazzarmi.
il mio cervello era sconnesso,non capivo più nulla.

<<bene,fottiti>> sputò quelle parole con rabbia.
<<ok,ok. 'fanculo Riccardo>>
<<anche a te>>

così presi le valigie e impettito me ne andai via a passo svelto.

richi 's pov:

ero uscito dall' auto per fare pace,e darci appuntamento per la sera,ed ero tornato in macchina senza aver risolto i miei problemi,e con gli occhi che pizzicavano.
stavo per piangere,ma dopo un respiro pesante,entrai in macchina sorridendo,come se nulla fosse.

<<eiii amoree!>> mi salutò Jas stringendomi in un abbraccio ed io lo ricambiai debolmente.

mi fiondai velocemente in doccia,in modo tale da poter riflettere.

era strano il modo in cui mi aveva fatto stare,baciare Simone.
ed era una cosa voluta.
mi giustificai,con la solita scusa: "è solo un brutto periodo"

possibile però,che quel brutto periodo,fosse dovuto proprio a lui?

<<nono cosa cazzo pensi?>> sussurrai portando le mani alla testa,ero davvero troppo confuso.
eppure...avevo bisogno di risentire le sue labbra sulle mie...

simo 's pov:

forse avevo un po' esagerato?
mandarlo a quel paese non aveva di certo migliorato le cose.
ero completamente fottuto,non capivo più nulla.
arrivato in casa, non sistemai neanche la valigia e mi buttai sul divano.
avevo bisogno di dormire.

erano ormai le otto di sera,e decisi che forse stare a casa tutta la notte non sarebbe servito a nulla, così mi preparai qualcosa da mangiare al volo,e poi mi preparai per uscire.

decisi di andare nella discoteca in cui io e i miei amici andavamo sempre,era piuttosto vicina a casa mia e non avevo voglia di sbattermi.

una volta dentro, l'aria calda e le canzoni del dj mi avvolsero e tutta la stanchezza che provavo fino a un momento prima svanii.

andai diretto al bancone,presi un cocktail qualsiasi al volo e mi diressi in pista.
quella sera c'era davvero tanta gente.
era sempre stato un posto piuttosto frequentato,ma mai così tanto.

tra bugie e segreti... -dosielloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora