Devo ammettere che il nipotino di Walter è molto carino. Non si assomigliano minimamente.
Lo vedo trascinare un trolley che sembra essere molto pesante, sicuramente si sarà portato l'intero armadio dietro, non riesco ad inquadrarlo bene non conoscendolo, ma da creatore di storie sui sconosciuti quale sono, non posso fare a meno di fantasticare sulla sua personalità.
Potrebbe essere il tipo che va pazzo per la moda o nella sua valigia potrebbero nascondersi un'infinità di libri ma potrei sbagliarmi su entrambe l'ipotesi, mi sbaglio sempre in realtà, perché la mia capacità di giudizio non è delle migliori, mentre la mia fantasia quella si che rientra nelle mie migliori qualità.
L'unica cosa giusta e che non è per niente male, anzi è un bel tipo.
Walter alza lo sguardo quasi come se mi avesse fiutato, una specie di segugio, un cane da tartufo che invece di scavare nel terreno alza lo sguardo al cielo alla ricerca di ragazzi che si sono autosporcati e mi ritrovo costretto ad alzare una mano per salutare, mi accorgo di somigliare alla regina Elisabetta per come sto salutando, mi sento ridicolo e sporco di sperma e così rientro in casa, sono appiccicoso, mi guardo ed effettivamente ho fatto un macello, così decido di farmi una bella doccia.
lo amo stare sotto la doccia, sentire il flusso d'acqua mentre scorre e scende lungo tutto il mio corpo fino a toccarmi i piedi. E imbarazzante il tempo che perdo per lavarmi ma sotto il getto del soffione sento come se le molecole d'acqua possano accarezzarmi.
Dalla fronte sento lavare via tutti i pensieri lascivi che mi erano apparsi sul terrazzo, ma lavare via l'immaginazione e raffreddare i bollenti spiriti non serviva a molto.
Il mio pensiero adesso si spostava sul fatto che quel ragazzo fantasticato immaginato, era gia stato sostituito dal nipote di Walter.
La mia è una vera e propria piena attiva ormonale gay che non mi permette di pensare nient'altro che al sesso.
Si è fatto buio, cambio idea e decido di interrompere la mia giornata relax sta diventando troppo noiosa e ho consumato quasi tutti i film in streaming. Mi decido a scendere di casa, faccio il mio solito giro, anche se volessi cambiarlo è quasi impossibile, quando dai tavolini di un a caffettiera sento chiamare il mio nome, vorrei far finta di niente, ma non c'è molta gente che si chiama Nano in giro, e così mi volto. Maledico il giorno in cui i miei genitori hanno deciso di chiamarmi con il nome più strano al mondo.
-Walter- dico avvicinandomi.
•Siediti- dice lui con fare da zio amorevole e così faccio mi siedo, affianco a me c'è suo nipote, di fronte sua moglie Valentina, ancora non mi spiego come un tipo buffo come Walter abbia fatta a sposare una tipa
raffinata come lei.
-Lui è Freddy- dice Valentina, prima di portare alla bocca la sua tazza di te freddo e così mi giro per presentarmi
•Ti chiami Nano sul serio? - domanda confuso Freddy, non mi stupisco della sua reazione praticamente è la storia della mia vita, penso di aver fatto anch'io la stessa faccia mentre in fasce ascoltavo mia madre dire al dottore che il mio nome sarebbe stato Nano.
I miei sono molto normali quando si tratta di di rovinarmi la vita grazie al mio nome- dico sorridendo. Speravo che la mia ironia fosse stata colta nell'immediato ma non sembrava essere così.
-Nano potrebbe farti da guida e farti visitare il posto, così non ti annoi con noi vecchi- dice Walter smorzando l'imbarazzo, non so perché ma quell'uomo parla con la convinzione che tra di noi possa nascare
qualcosa e questo mi da fastidio.
-Va bene- dice Freddy, non ha molta scelta, anche se lui stesso non sembra molto convinto, forse ha accettato solo perché qui non conosce nessuno e quindi non sa che fare.
Alla fine ci alziamo e Freddy mi segue, sta dietro di me di qualche passo e allora mi fermo per farlo camminare al mio fianco.
-Cosa fate qui per divertirvi? - domanda -Bella domanda, semplicemente la stai facendo alla persona sbagliata- rispondo, non sono un tipo da festa, sono uno da girotondo cioè vaga per le strade fa lunghi giri che mi riportano al punto di partenza.
In piazza una musica sembra attirare l'attenzione di Freddy, un gruppo di persone suona degli strumenti e un'altro gruppo balla festosamente
al suono siocoso diquella melodia. Il passo di Freddusidirige velocemente verso quel gruppo di danzanti e inizia a ballare con loro, sorpreso resto li a guardarlo mentre balla con gente che non conosce, sorride, scherza e continua a ballare, fa tutto con naturalezza, niente sembra essergli estraneo.
Lo guardo divertirsi ed è veramente carino, poi il suo sguardo si dirige verso di me, con un movimento della mano mi dice di raggiungerlo ma io faccio finta di niente, non contento ballando viene verso di me e mi trascina nella folla che balla.
-Non mi sento molto a mio agio- dico vicino al suo orecchio e così torno alla mia postazione.
Freddy si riavicina -Scusami non sapevo che non ti piacesse ballare-dice e così ci allontaniamo verso il parco.
-In questo parco non pagano le bollette della luce- dice con un tono di voce un po' tremolante, lo guardo e lo vedo avicinarsi sempre di più a me, tanto che le nostre spalle si sfiorano in continuazione.
-Hai paura del buio!-
-Non è vero- ribatte,
•Si che è vero- ribatto.
Sembriamo due bambini, ma lo trovo divertente. Lo sguardo di Freddy è basso e per la prima volta da qualche ora, vedo fargli fare una cosa che io faccio di solito, ovvero guardarsi le scarpe, io lo faccio quando provo imbarazzo o quando mi annoio particolarmente,
forse lui lo fa quando ha paura.
-Dai ci sono io- dico sperando che non si guardi le scarpe per uno di questi due motivi, lui mi guarda e sorride ma sembra aver quasi paura.
•Torniamo indietro- dico e così facciamo.
-Mi porti in spiaggia? - domanda, scuoto la testa e approvo.