.Jisung pov.
La mattina successiva mi svegliai con una strana leggerezza nel cuore, come se i pensieri che avevo sempre cercato di nascondere si fossero finalmente liberati. La notte era stata breve e piena di sogni confusi, ma il ricordo di quel bacio, di quel momento con Minho, rendeva tutto così vivido e reale.
Quando arrivai alla sala prove, trovai già il gruppo intento a scherzare e ridere. Appena entrai, Felix si voltò verso di me con il suo solito sorriso luminoso. "Oh, guarda chi finalmente si è alzato!" esclamò, prendendomi in giro per il mio ritardo.
"Eh, eh, divertente," ribattei, cercando di sembrare naturale. Ma il mio sguardo si spostò inevitabilmente su Minho, che stava appoggiato al muro con un’espressione rilassata. Il suo sorriso era appena accennato, ma nei suoi occhi brillava qualcosa di speciale, qualcosa che solo io sembravo notare.
Mentre iniziavamo il riscaldamento, sentii il suo sguardo su di me, e non riuscivo a fare a meno di sorridere ogni volta che i nostri occhi si incrociavano. Cercai di concentrarmi sui movimenti, ma era quasi impossibile. Non avevo mai provato una tale energia durante le prove; ogni passo, ogni battito era carico di emozioni che non riuscivo più a trattenere.
Alla pausa, mentre gli altri erano intenti a chiacchierare, Minho si avvicinò a me. "Ehi," mi sussurrò, avvicinandosi abbastanza da non farsi sentire dagli altri, "non so se te ne sei accorto, ma oggi sei piuttosto brillante."
Abbassai lo sguardo, imbarazzato ma anche incredibilmente felice. "Forse… forse è solo merito della serata di ieri," mormorai, cercando di mantenere un tono scherzoso.
Minho sorrise, guardandomi con un’intensità che mi fece sentire al centro del mondo. "Beh, in tal caso, dovremmo passare più serate come quella," disse. E prima che potessi rispondere, mi diede una leggera pacca sulla spalla, tornando verso gli altri come se nulla fosse.
Durante il resto delle prove, sentii un’energia nuova, una leggerezza che mi rendeva più sicuro, e gli altri lo notarono subito. Chan, alla fine di una delle coreografie, mi fece un cenno d'approvazione. "Oggi hai qualcosa di speciale, Jisung. Si vede che sei in forma," commentò, e io annuii, cercando di trattenere il sorriso.
Finalmente, arrivò la fine delle prove. Gli altri iniziarono a raccogliere le proprie cose, chiacchierando tra di loro e pianificando la serata. Felix e Seungmin proposero di andare tutti insieme a mangiare, ma Minho intervenne con una scusa improvvisata: "Ragazzi, io e Jisung dobbiamo fare una commissione per il manager. Vi raggiungiamo più tardi."
Gli altri ci guardarono un po’ sorpresi, ma accettarono senza fare troppe domande. Non appena rimasero solo io e Minho, lui si avvicinò con quel suo sorriso complice. "Ecco, abbiamo un po’ di tempo per noi," disse piano.
Uscimmo insieme, questa volta senza nascondere la nostra intesa. Minho mi guidò verso un piccolo bar poco lontano, un posto tranquillo e accogliente. Ci sedemmo in un angolo, e lui ordinò per entrambi, conoscendo ormai i miei gusti alla perfezione.
Passammo l’ora successiva a parlare di tutto e niente, ridendo come se il mondo attorno a noi non esistesse. C’erano momenti in cui restavamo in silenzio, ma non era un silenzio imbarazzante; al contrario, era pieno di significato. Ogni volta che i suoi occhi incontravano i miei, sentivo una scintilla, una connessione che non avevo mai provato prima.
Dopo un po', Minho si appoggiò allo schienale, guardandomi con uno sguardo dolce e intenso. "Sai, Jisung… ieri sera ho capito che quello che provo per te non è solo affetto tra amici. È qualcosa di più, qualcosa che non riesco a spiegare del tutto, ma che non posso più ignorare."
Il mio cuore iniziò a battere all’impazzata. Le sue parole, semplici e dirette, mi toccarono profondamente. "Anch’io… non so spiegare bene come mi sento, ma so che quando sono con te tutto sembra più semplice, più vero."
Lui sorrise, allungando una mano per stringere la mia sopra il tavolo. "Allora non serve spiegare nulla. Basta vivere quello che sentiamo, giorno dopo giorno."
Ci guardammo, senza bisogno di aggiungere altro. Era come se ogni parola, ogni sguardo fosse un pezzo di un puzzle che stavamo costruendo insieme, passo dopo passo. Restammo lì ancora un po’, godendoci il momento, consapevoli che quella complicità ci avrebbe accompagnato per molto, molto tempo.
Alla fine, ci alzammo e uscimmo, mano nella mano, pronti a tornare dagli altri, ma con un segreto che ci rendeva uniti in modo speciale. E mentre camminavamo sotto il cielo serale, sentivo che, qualunque cosa ci aspettasse, l’avrei affrontata al suo fianco.
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Don't leave me here. -Minsung-
Fanfiction"Minho, grazie di esserci stato per tutto questo tempo" disse Jisung abbracciando Minho con tutte le sue forze "Jisung non lasciarmi mai, ti prego.." furono le ultime parole che sentì Jisung prima che il suo cuore smise di battere. ⚠️linguaggio scur...