Capitolo 4

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Piero

Io ero il più grande dei tre, il più pignolo. Anzi autoritario, come mi definivano Ignazio e Gianluca, i miei migliori amici e colleghi.
Il mio carattere all'apparenza scontroso mi ha portato a non pensare all'innamoramento per tutta la mia vita. Avevo dato l'assoluta priorità alla famiglia e a Il Volo e i suoi progetti discografici. Non avevo pensato neanche una volta a come sarebbe stata la mia ragazza ideale.
Tutto arrivava al momento giusto, questo avevo imparato nel corso degli anni.

Tornai a Naro, il mio paesino in provincia di Agrigento, per godermi un po' di meritato riposo prima dei Wind Music Awards a Verona e soprattutto per il tour italiano di Notte Magica - A Tribute To The Three Tenors il nostro ultimo album nel quale avevamo inciso tutte le opere liriche più famose cantate da Luciano Pavarotti, Placido Domingo e Angelo Carrera. Ci ero particolarmente affezionato a quel progetto, io che ero cresciuto a pane e musica lirica.
Dei tre, sono quello che effettivamente aveva la voce più lirica, la studiavo sin da piccolo.

Mia sorella minore Mariagrazia mi accolse calorosamente: con lei a differenza di Francesco, mio fratello minore, mi confidavo di più. Ed è proprio durante il pranzo che cominciai a tirare fuori fiumi di parole.

«Devo ammettere che mi manca una persona da amare con tutto me stesso e dedicarle la mia musica.»

L'avevo finalmente ammesso a me stesso in primis e poi alla mia confidente. Potevo anche avere tutto il successo che volevo, ma senza un destinatario la mia musica sembrava vuota.

«Ah! Chi era quello a cui le relazioni non interessavano?» mi punzecchiò Mariagrazia con un sorrisetto furbo.

«Mari, dico sul serio stavolta. Vorrei trovare qualcuno da amare e che mi ami per quello che sono. L'esperienza di Gianluca con Eleonora, però, mi blocca. Ho paura di essere usato per i miei soldi e la mia fama.»

Mia sorella mi rivolse un sorriso comprensivo. «Ti capisco. Vedrai che quando sarai pronto arriverà quella giusta, che ti amerà per come sei tu realmente e ti sosterrà nel tuo percorso artistico. Fidati della tua sorellina, intanto inizia a guardarti intorno, il resto arriverà da sé.»

Qualche giorno dopo tornai a Bologna per preparare il tour con Gianluca e Ignazio ed espressi anche a loro i miei pensieri. Dopo avermi ascoltato in religioso silenzio il rosetano prese la parola.

«Questa estate secondo me succederà qualcosa di bello. Intendo a noi tre, sia professionalmente che umanamente.»

Lo avremmo scoperto solamente vivendo, come avrebbe cantato il grande Lucio Battisti.


Spazio Autrice

Il Capitolo 4 è fuori ora! È un po' più breve rispetto agli altri, ma presto arriveremo (per la seconda volta) all'incontro a Verona.
Buona lettura e buonanotte. Vado a letto che non mi sento tanto bene. Grazie del supporto che mi date ogni giorno.

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