[Leo's POV]
«Leonardo puoi scendere, subito?» sono a casa di mio padre. La sua compagna rompicoglioni mi chiama dalla cucina.
Mi alzo dal mio letto e scendo le scale per recarmi dalla vecchia che continua ad urlare il mio nome. «che vuoi?» le chiedo visibilmente infastidito, ho 22 anni e lei non è mia mamma. Non può chiamarmi ogni 3 secondi per cercare di far partire una conversazione. «Mi domandavo, mangi qua?» in teoria io e i miei fratelli ci dividiamo una settimana con papà e una con mamma. Io sono il più grande dei figli, poi c'è mia sorella Nicole che ha appena compiuto 20 anni e infine c'è il piccoletto Antonio che ha 4 anni. «No, mi vedo con Domenico» le dico provando ad uscire da casa con scarsissimi risultati. «Oh allora salutamelo, e ricordati della cena. Tuo padre deve parlarti» non rispondo prendo il telefono sbloccandolo mentre esco dalla stanza.
Io: [Domè, hai da fare?]
Dome: [Ohi Leo sei vivo? comunque si]
Dome: [*Foto*]Nella foto si vedeva l'amica della ragazza che ho conosciuto ieri alla festa di spalle che cerca di cucinare qualcosa. Io e Domenico siamo molto amici però nessuno dei due sa della vita privata dell'altro. Sapevo di questa ragazza che le piace però non so come si chiama e tantomeno come è fatta.
Improvvisamente la lampadina del mio cervello si accende. LUDOVICA, no no non si chiama Ludovica. «Mhhh, pensa Leo pensa» nel frattempo che pensavo mi arriva una notifica sul telefono. Mi fermo con la macchina al primo parcheggio disponibile e
"@Lucreziaaa ha iniziato a seguirti. "LUCREZIA. ovviamente accetto e ricambio subito.
Decido di scriverle con la scusa di andare a prendere la macchina.Io: [ Come mai qui su ig? hai cancellato il mio numero]
invio ignorando la conversazione che devo affrontare oggi con mio padre.
@Lucreziaaa: [in realtà sì]
mi risponde dopo praticamente un secondo.
Io: [ Complimenti, tanto io ho il tuo] la sfido, mi piace sfidare le ragazze. Le faccio ossessionare da me e poi le scarico. Anche se tutto questo sta per finire voglio godermi fino all'ultimo secondo.
@Lucreziaaa: [Vabbè, mi manderesti l'indirizzo di casa di Domenico? così vado a prendere la macchina. Sofia non mi risponde] Giusto la macchina, nel frattempo mi sono completamente dimenticato.
Io: [15 min e scendi] invio solamente, rimetto la prima e volo sotto casa sua.******
«Allora signorina, la macchina è praticamente da rottamare. È morta la batteria le costerà più cambiarla che comprarsi un'altra macchina.» sento il meccanico parlare con Lucrezia e non riesco a non osservare il suo viso visibilmente preoccupato.
Ormai sono le 20 di sera e solo ora il meccanico è riuscito a dirci cosa fare con la macchina. «Va bene perfetto, posso lasciarla lì? adesso vedo qualche sfascia macchine e le faccio sapere al più presto» dice ormai sfinita. «guardi, in realtà mia cognato è uno sfascia macchine. se mi dà il consenso io entro domani sera le faccio sparire la macchina. Ovviamente dovrà esserci anche lei per le firme» momento di pausa dove tutti e tre ci guardiamo in faccia. «Può venire con il suo ragazzo così ha poi il passaggio» dice indicandomi il meccanico.
Lucrezia rimane impassibile e «no, ma grazie. verrò con una mia amica» risponde per poi allontanarsi con il cinquantenne.
Tanto l'accompagnatore sarò io. E su questo non ci piove.Siamo in macchina verso casa sua e lei continua a sbuffare. «Se ti serve per il lavoro ho io una macchina che non usiamo più a casa. Cioè in realtà stiamo aspettando che Nicole prenda la patente, ma la vedo molto difficile come cosa» spezzo il silenzio. Lei non risponde e continua a guardare fuori dal finestrino la visuale su Roma. «Grazie per il passaggio.» mi dice uscendo dalla macchina per poi entrare nel portone.
Papà:[ Quando diavolo hai intenzione di tornare a casa? Giorgia ha preparato la cena aspettiamo solo te]
Che palle! Per fortuna casa di mio padre e quella di Lucrezia sono distanti solo 15 minuti.
Scrivo un arrivo veloce in risposta e parto, guardandomi ancora dietro nella speranza che esca di nuovo da quel portone.
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Il mio punto debole
ChickLit«Non posso e non voglio mollare tutto all'ultimo per te» mi dice per nulla convinto. «Noi siamo destinati ad essere una cosa sola, io ti amo Leonardo, perché devi continuare a fingere di amare lei? Vedo come mi guardi, come mi cerchi quando siamo tu...