È già qualche metro lontano.
"Perché i minuti si muovono così velocemente?" Si chiede mentre le corre dietro.
Le prende la mano per fermarla e la fece girare verso di lei.
Mika sobbalzò al suo tatto. Non si erano mai toccati.
Le sue mani sono così morbide e delicate.
"Che giorno vuoi uscire? Sabato o domenica?" Suga abbassò la testa per guardarla negli occhi, ma lei non glielo concede distogliendolo."Non ti conviene uscire con me ti renderei ancora più stupido di quanto tu lo sia". Cerca di liberarsi dalla presa, ma lui la prendeva con molta forza, eppure non si diceva dal suo tocco divinamente soffice.
Midas Tuoch.
"Scusami, mi perdoni?" Rimane in silenzio. Di colpo le prese dolcemente il viso e lo girò verso di lui.
"Sbaglio o non volevi andare. Non ti devi sentire obbligato..." Mika fece del suo meglio per trattenere le lacrime, ma loro escono autonome.
'Guardate che piagnucolona quella bambina! Se ne sta sempre da sola' è ciò che le dissero un gruppetto di compagne di classe alla scuola infanzia. 'Sapete piange per tutto" e si misero a ridere.
(Fanculo a tutte le maestre e persone che dicono che erano solo bambine, solo per pararle il culo. È vero che anche i bambini possono prendere i giro i propri coetanei. Se si comporta così è colpa dei loro educatori (genitori, insegnanti...) che se ne fregano di questi comportamenti. È chi lo sa in futuro quelle "bambine innocenti" possono diventare vere e proprie bulle).Sin da bambina è sempre stata così sensibile.
Persino le parole, quelle che per molti scivolano via, per lei lasciavano una traccia, una piccola ferita che faticava a rimarginarsi. E ora, guardando negli occhi Suga, non sapeva se sentirsi più vulnerabile o arrabbiata per come le aveva parlato. Si era aspettata che fosse diverso, che con lui non l'avrebbe mai ferita.
Quasi si pentiva di aver creduto che poteva fidarsi di lui come un fratellone.Suga la fissò per qualche secondo in silenzio, percependo il sottile dolore nel suo sguardo. Posò le sue dita sul suo viso, mentre l'altra mano stringeva la sua, quasi come se non volesse lasciarla andare. Aveva quel modo brusco di esprimersi, un carattere che spesso gli faceva dire cose senza pensarle davvero, ma in quel momento si sentiva in colpa, come se avesse tradito le aspettative che Mika stava iniziando a dargli.
"Dai... quando mi arrabbio dico cose che non penso neanche". La sua voce era un sussurrò. "Scusami se ti ho ferito".
I suoi occhi luccicano per la sincerità.
"No... Sono io a scusami se messo in dubbio la tua sincerità...". Gli sorrise timida, Imbarazzata per quella loro posizione., con alcune gocce a contornarle le guance.Yoongi si avvicina un' altro po' al suo volto come se volesse baciarla.
A parte suo padre, Mika non aveva mai baciato un uomo in vita sua.
"Yoongi... che stai facendo". La voce della giapponese è spezzata, come se fosse soffocata.
Suga non rispose. Se ne stava fermo in quella posizione.
Mika chiuse gli occhi appena si fece più vicino. Non riuscirebbe mai a vederlo negli occhi a questo punto.
Sento una cosa come una piuma accarezzarmi la guancia.
Lo spinge via. Qualunque cosa abbia fatto, si sente troppo a disagio.
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Canestro nel tuo cuore,Baby🏀🧡
Fanfic🏀🎨Mika è una giovane artista che si trasferisce in una nuova scuola, dove incontra Suga, una leggenda sul campo da basket noto per il suo carattere freddo e distaccato. Ma qualcosa in lei riesce a rompere le sue difese. Tra incontri casuali al cam...