La pioggia continuava a cadere in fitte gocce che rimbombavano sul terreno, trasformando la notte in un mare di ombre e luci tremolanti. Il rumore era ipnotico, quasi a voler scandire ogni battito del cuore di Andrea e Duccio mentre si dirigevano al bunker. Una strada familiare, eppure quella notte appariva diversa, intrisa di un'inquietudine sottile e persistente. Non era solo una missione: era una decisione, un passo irrevocabile verso il futuro, qualunque fosse la sua forma.Quando Andrea e Duccio giunsero davanti alla porta arrugginita del bunker, si scambiarono uno sguardo pieno di significato. Duccio annuì in silenzio, stringendo una mano sulla spalla di Andrea, un gesto breve ma intenso. Poi, con un respiro profondo, spinsero la porta e si ritrovarono all’interno.
Marco e Pietro erano lì, avvolti nelle ombre, con le espressioni tese e lo sguardo fisso verso di loro. Marco, sempre vigile, era appoggiato alla parete con le braccia incrociate, mentre Pietro aveva uno sguardo profondo e concentrato. La luce tremolante delle torce disegnava ombre nette sui loro volti, rendendoli quasi irriconoscibili, eppure familiari.
“Siete pronti?” chiese Pietro, rompendo il silenzio che pesava come una coltre di piombo. La sua voce era calma, ma nel tono vibrava una nota di determinazione, qualcosa che non lasciava spazio ai dubbi.
Duccio annuì deciso, seguito da Andrea. “Siamo pronti. Qualunque cosa accada, affronteremo tutto insieme.”
Marco fece un passo avanti, tirando fuori una mappa spiegazzata. “Abbiamo studiato il percorso,” disse, indicando vari punti strategici segnati in rosso. “Dobbiamo essere rapidi, ogni secondo è fondamentale.”
Andrea si avvicinò, osservando attentamente il tracciato. “Dobbiamo riuscire a entrare e uscire prima che si accorgano di noi.”
Il gruppo si dispose in cerchio, studiando attentamente ogni dettaglio del piano. Tra loro regnava un silenzio carico di tensione, ma anche di una fiducia incrollabile. In quei mesi avevano affrontato insieme innumerevoli prove, si erano spinti oltre i limiti, e avevano scoperto parti di sé che non immaginavano esistessero. Questa missione, però, sembrava diversa, come se stessero per affrontare qualcosa che avrebbe cambiato per sempre le loro vite.
Pietro sollevò lo sguardo dalla mappa, scrutando ognuno di loro. “Non sappiamo cosa ci aspetta,” disse con una voce grave, “ma sappiamo che, qualunque cosa accada, non torneremo più indietro.”
Un silenzio carico di emozione seguì le sue parole. Andrea strinse il pugno, il cuore che batteva forte nel petto. Avrebbe affrontato ogni rischio, ogni paura, se significava proteggere le persone che amava. Guardò Duccio, Marco e Pietro, i suoi compagni, i suoi amici, la sua famiglia. In quel momento, capì che il legame che li univa era diventato indistruttibile.
Dopo un ultimo controllo dell'equipaggiamento, i quattro si alzarono in piedi, pronti a muoversi. Marco aprì la porta del bunker, lasciando entrare l'aria umida e fredda della notte.
“Che l’avventura abbia inizio,” mormorò Andrea, con un mezzo sorriso.
Un ultimo sguardo tra loro, poi, uno alla volta, uscirono nel buio.
Angolo autrice:
Dispiace annunciarvi che questo è l'ultimo capitolo di "Mistero"...
Ho amato questa storia e la amerò x sempre vi voglio bene,
Un bacino, Rachele 🩵
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mistero
FanfictionIn un angolo dimenticato di Villanova, dove l'eco delle risate giovanili si mescolava con i suoni metallici di un vecchio bunker abbandonato, vivevano due ragazzi che sembravano destinati a restare legati per sempre. Duccio, conosciuto da tutti come...