Il passaggio segreto era stretto e umido, con le pareti di pietra grezza che parevano avvolgere Duccio e Andrea in un abbraccio freddo. La luce dei loro cellulari illuminava a malapena il cammino, ma entrambi si sentivano più vivi che mai. Il cuore di Duccio batteva forte, non solo per l'eccitazione dell'avventura, ma anche per la presenza di Andrea al suo fianco."Questo posto sembra abbandonato da secoli," sussurrò Andrea, la voce echeggiava nel tunnel. "Spero che non ci siano sorprese sgradevoli!"
"Un po' di mistero rende tutto più interessante," rispose Duccio, cercando di nascondere la sua crescente ansia. "E poi, abbiamo l'un l'altro."
Dopo alcuni minuti di cammino, il passaggio si aprì in una piccola stanza. Le pareti erano coperte di graffiti, segni di chiunque fosse passato di lì prima di loro. Andrea si avvicinò a un disegno di un sole stilizzato, quasi sovrapposto a un simbolo che Duccio non riconosceva. "Guarda, sembra un messaggio!" esclamò.
Duccio si avvicinò, scrutando il disegno. "Penso che voglia dire qualcosa su un tesoro nascosto. Forse qui ci sono delle storie da scoprire!"
Andrea fece spallucce. "Se c'è un tesoro, spero che sia qualcosa di utile. Magari un po' di cibo, siamo in un bunker, dopo tutto."
"Mangiare qualcosa di strano in un luogo misterioso non è esattamente la mia idea di avventura," rise Duccio, mentre esaminava un altro graffito che rappresentava una figura stilizzata con un grande cappello. "Ma chiunque abbia fatto questi disegni sembra avere una fantasia incredibile."
Dopo aver esaminato la stanza, Andrea notò una porta di legno in un angolo, quasi invisibile. "Ehi, guarda lì!" disse, correndo verso di essa. "Potrebbe portare a qualcosa di interessante!"
Duccio lo seguì, il suo cuore che batteva più forte. "Speriamo che non sia solo una trappola per topi," scherzò, cercando di mascherare la sua apprensione.
Andrea afferrò la maniglia e, con un colpo secco, la porta si aprì con un cigolio. Si trovarono di fronte a un corridoio buio, un altro mistero che li attendeva. "Dobbiamo entrare?" chiese Duccio, guardando Andrea.
"Certo!" rispose Andrea, con la determinazione di un esploratore. "Chi siamo noi se non affrontiamo l'ignoto? Segui il tuo Faster!" E con un sorriso audace, si lanciò nel corridoio.
Il tunnel era lungo e angusto, con pareti di pietra umida. I due ragazzi procedevano cautamente, la luce dei loro cellulari tremolante. Ad ogni passo, il brivido dell'avventura si intensificava, ma anche il mistero del bunker si faceva più profondo. Svoltarono un angolo e si trovarono di fronte a un'altra porta, questa volta di metallo.
"Questa sembra più solida," commentò Duccio, grattandosi il collo. "Spero che sia facile da aprire."
"Proviamo!" esclamò Andrea, e si avvicinò alla porta. Con un colpo deciso, provò a spingerla, ma non si mosse. "È bloccata."
"Magari possiamo trovare un modo per aprirla," disse Duccio, frugando tra i resti di attrezzi abbandonati accanto a loro. Trovò un vecchio cacciavite arrugginito. "Questo potrebbe funzionare."
Andrea si mise a ridere. "Un cacciavite? Non hai trovato esattamente il tesoro dei pirati!"
"Non sottovalutare il potere di un cacciavite!" rispose Duccio, e insieme si misero al lavoro, cercando di forzare la porta.
Dopo un paio di tentativi, la porta si aprì di scatto, rivelando una stanza luminosa, completamente diversa da qualsiasi altra avessero visto finora. Era piena di oggetti misteriosi, libri polverosi e cartine ingiallite. Al centro, su un grande tavolo di legno, c'era una vecchia mappa della città con annotazioni a margine.
"Non ci posso credere," disse Andrea, incredulo. "Abbiamo trovato un vero e proprio tesoro!"
Duccio si avvicinò alla mappa, i suoi occhi brillanti di curiosità. "Guarda! Questi luoghi sono evidenziati. Dobbiamo esplorare questi posti!" La loro avventura stava solo iniziando, e l'emozione di ciò che avrebbero scoperto li riempiva di energia.
"Pronto a scoprire il mistero della città, Pippi?" chiese Andrea, il suo sorriso radioso.
"Pronto," rispose Duccio, il cuore che batteva per l'emozione. In quel momento, sapevano di essere destinati a vivere qualcosa di straordinario, insieme.
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Angolo autrice:
A tutti quelli che stanno leggendo la storia spero stia piacendo e domani aggiornerò di pomeriggio se Dio vuole.
Un bacino, Rachele🩵
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mistero
FanficIn un angolo dimenticato di Villanova, dove l'eco delle risate giovanili si mescolava con i suoni metallici di un vecchio bunker abbandonato, vivevano due ragazzi che sembravano destinati a restare legati per sempre. Duccio, conosciuto da tutti come...