Capitolo 4

0 0 0
                                    

I casi qui all'unità vittime speciali non mancano mai. Pensavo che la narcotici fosse il peggio del peggio insieme alle missioni ma questo mondo...ti distrugge dentro. Ormai sono qui da quasi un anno e ne ho viste di tutti colori...Ma per fortuna concentrandomi sul lavoro riesco a non pensare al mio passato o a quello che mi sta attorno.
Olivia:" Emma? Ci sei? Hai capito il tuo compito?" Chiede la mia collega vedendomi distratta mentre mangia i suoi spaghetti cinesi.
Emma:" Si ho capito..." dico mentre gioco con il cartone degli spaghetti cinesi. " Devo andare con Rollins ad interrogare la vittima e sapere i dettagli dell' aggressore..."
Olivia:" Perfetto...Allora tutti a lavoro" dice alzandosi e prendendo la giacca e anche gli altri si preparano...
Mi alzo e vado verso la mia scrivania e noto che il mio telefono squilla, guardo lo schermo e lo ignoro.
Amaro:" tutto bene?"
Emma:" Si tutto bene, smettila di chiedermelo" dico con mezzo sorriso.
Amaro:" La proposta é sempre valida" dice per poi andare via con Tutuola.
Lo guardo avviarsi all'ascensore e scuoto la testa.

La settimana dopo, la mattina del quattro dicembre esco dall' ascensore con il mio caffé diretta alla mia scrivania, quando giro l'angolo vedo mia madre parlare con Tutuola. Mi si gela il sangue e sbianco. Mia madre si volta e mi fissa.
" Emma...oh mi Dio..." dice avvicinandosi
Emma:" No...stai lì...cosa ci fai qui? Come mi hai trovata?" Dico quasi arrabbiata.
"Tuo padre ha contattato-"
Emma:" Vattene. Non ti voglio sul mio posto di lavoro o nella mia vita"
" Emma..."
Emma:" Fuori! Adesso."
" lo sai che non finisci le qui tuo padre..."
Emma:" Mio padre cosa? Io non ho piú una famiglia e non la voglio piú"
" Lo sai che abbiamo ragione noi..."
Emma:" voi...Voi avete ragione?!" Dico avvicinandomi a lei ma Nick Amaro si mette in mezzo.
Emma:" Levati. Adesso."
Amaro:" No." Mi prende per un braccio portandomi in una sala interrogatori e chiudendo la porta. Entro dentro sbattendo le mani sul tavolino.
" Non ti dovevi mettere in mezzo Amaro, tu non sai e -"
Amaro:" é vero non so niente ma non ti conviene litigare"
" Proprio tu lo dici?! Tu che hai scatti d'ira e rabbia quasi sempre-?!" Il mio corpo é su di giri e non smetto di stare ferma. Vedo Nick che incrocia le braccia al petto e mi fissa.
" Senti mi dispiace...io-io voglio solo essere lasciata in pace...ho lavorato tanto per stare in pace con me stessa..." dico guardandolo negli occhi e superandolo per uscire dalla stanza.

"Vogliamo solo aiutarti Felipe" dico con una mano mano davanti all'auto o che sta puntando la pistola ad una bambina.
" Si certo...Non sono stato io a fare del male a quella ragazza" dice punta la pistola alla tempia della bambina.
" Ascoltami...che ne dici di fare uno scambio, io per la bambina" dico avvicinandomi.'
" Ma sei fuori?! Tu-" dice Amaro scioccato.
Felipe spinge via la bambina e mi afferra puntandomi la pistola addosso.
"Amaro...prendi la bambina e portala via...va tutto bene" dico rimanendo calma. Nick prende la bambina tra le braccia, mi guarda un ultima volta ed esce. Dopo una lunga chiacchierata con il criminale i vetri vieni rotto da un proiettile che colpisce l'uomo e poi me...L'uomo cade a terra accanto a me morto mentre io sono ferita alla spalla e sta uscendo tanto sangue.
" Emma! Emma!" Una voce maschile mi chiama, alzo lo sguardo ma non riesco a mettere a fuoco...sembra Nick..." Stai con me! Non chiudere gli occhi" dice premendomi le mani sulla ferita.
" Io-io..." le parole escono a singhiozzo e il dolore é lancinante.
" Non parlare, non muoverti...starai bene" dice mentre chiama i soccorsi ed entra Olivia preoccupata.
" Emma stanno arrivando i soccorsi"

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 08 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Detective girl Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora