Sabrina's pov
Mi sveglio tutta stordita mugugnando parole incomprensibili. La testa mi fa malissimo, riesco a stento ad aprire gli occhi. Ma.... Un attimo, dov'è Giulia e dov'è la mia camera? Perché sto dormendo con Gianluca e Ignazio? E soprattutto perché sono in intimo?
Inizio a scuoterlo e fortunatamente ci mette poco a svegliarsi.《Buongiorno Sabry.》Dice girandosi verso di me, con calma.
《Buongiorno anche a te, Gian. Che ci faccio qui?》Dico arrivando direttamente al punto.
《Ieri sera ti ho portata in hotel perché eri troppo ubriaca e ti sei dimenticata le chiavi da Giulia, così ti ho portata in camera mia.》
Mi spiega mentre Ignazio ancora dorme.
《Gian... Abbiamo fatto qualcosa? Io...Io ero troppo ubriaca e non mi ricordo nulla!》Dico preoccupata.
《No, non abbiamo fatto nulla, tranquilla. Non mi sarei mai approfittato di te ubriaca fradicia! Ti ho solo tolto i tacchi ed il vestito che era bagnato da chissà quale drink!》Mi rassicura ed io scoppio a ridere.
《Ehm.. Gian potresti passarmi qualcosa da mettere addosso?》Chiedo leggermente imbarazzata.Afferra un pantaloncino e una maglia dalla valigia di Ignazio e me li lancia. Io, intanto, sono già davanti alla porta del bagno. Li afferro e mi vesto velocemente, poi torno a rifugiarmi nel letto. Non so che ora sia, ma voglio dormire. Gian invece inizia a ridere per come sono vestita. In effetti i vestiti che mi ha passato sono molto grandi, per non dire enormi!
Ovviamente la sua risata sveglia Ignazio che si gira verso di noi infastidito, ma senza aprire gli occhi.
《Piè, potresti stare un po' zitto? Ho litigato con Giulia ieri e quello che voglio fare è dormire!》Ridacchio perché pensava fosse Piero, ma poi sgrano gli occhi pensando meglio a ciò che ha detto. Io e Gianluca ci scambiamo uno sguardo d'intesa e ci alziamo dal letto per raggiungere quello di Ignazio.
《Che cosa hai fatto tu ieri?》Urlo facendolo sobbalzare dal letto. Sgrana gli occhi vedendomi e poi si mette a sedere.《Sà e tu che ci fai qui? Cosa dovete spiegarmi voi due, eh?》Sorride maliziosamente ed io mi schiaffeggio la fronte come a dire 'è proprio idiota'.
《Punto uno: non abbiamo fatto nulla, ero ubriaca fradicia e Gian mi ha portata qui. Aggiungo anche che tu sei venuto poco dopo, ma noi stavamo già dormendo, quindi non ti abbiamo salutato. Dovevi essere così stanco che non mi hai neanche vista. Punto secondo: mi sa che chi deve spiegarci qualcosa sei tu.》《Vabeh, comunque ieri Giulia mi ha tirato uno schiaffo perché ho versato 'involontariamente' il drink addosso al tizio che era seduto al bar con lei.》
《Involontariamente? Tu sei tutto scemo. Ti ha dato di volta il cervello, per caso? Stavano semplicemente parlando!》Urlo arrabbiata e Gian 'scappa' con la scusa di dover fare una doccia veloce.
《Non mi ha dato di volta il cervello, Sabry. Ti ricordi quando abbiamo parlato? Ti avevo detto che forse era solo attrazione fisica, ma ieri sera quando stava parlando con quello non c'ho visto più. La amo, la amo troppo e sono tremendamente geloso. Il problema è che lei non ricambia, non vuole soffrire dice. Io non ci credo. Io penso che lei sia semplicemente impaurita dalle conseguenze di una possibile storia d'amore con me. Come potrei farla soffrire io se la amo con tutto me stesso?》Urla anche lui e sono sicura che Gian abbia sentito tutto e non uscirà più dalla doccia per la paura.《Ignà, calmati. Anche il suo ex diceva di amarla e lei ora non si fida più degli uomini come lo faceva una volta. Devi darle tempo e modo di pensare. Non devi starle troppo addosso e soprattutto non deve ingelosirti. Ha reagito così perché lei pensa che la usi solo quando ti fa comodo. Confessale i tuoi sentimenti e se ti manda a quel paese, beh... pazienza, ma almeno ci hai provato. Non puoi stare qui a piangerti addosso, devi reagire. Devi andare avanti con o senza di lei. Hai le tue fan, loro sì che ti amano per quello che sei. Devi cercare di starle accanto da amico e basta, senza doppi sensi, baci e abbracci. Amici e basta. Devi aiutarla quando è in difficoltà e supportarla in qualunque decisione importante, anche se a te sembra una cazzata. Insomma, devi fare quello che fa un amico, non un amico innamorato.》