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Avevo mandato un messaggio a Chris e l'avevo chiamato per almeno sei volte ma nessuna risposta, mi serviva un passaggio visto che la mia cara e vecchia Beth aveva deciso di non mettersi in moto.
La mia macchina si chiama Beth perché lì baciai la mia prima ragazza a sedici anni.

Ovviamente io non ero d'accordo con Chris e Tom ma acconsentii dato che Beth, quella vera, si trasferì in Texas due settimane dopo l'assegnazione del nome al mio bolide.

Non soffrii molto per la sua mancanza, in realtà lei doveva solo insegnarmi a baciare ma è comunque stata la prima.

Il mio telefono cominciò a vibrare e lo estrassi dalla tasca, lessi che la chiamata era da parte di 'rompi palle', ridacchiai accorgendomi di essermi dimenticato di rinominare Chris, trascinai il dito sullo schermo e portai l'oggetto all'orecchio.

"Fratello, ti pare l'ora di svegliarmi?"
"Bello, sono le sette e quaranta, mi spieghi a che ora avevi intenzione di arrivare a scuola? Ci vogliono almeno dieci minuti di strada per arrivarci." Sospirai.
Il solito rincoglionito, ora che ci penso forse dovrei nominarlo sotto questa voce, non é una cattiva idea.
"In realtà pensavo di saltarla.." L'ultima parola la sussurrò.

"Ora alzi il tuo fottuto culo e lo porti qui da me, oggi ho l'interrogazione di francese e non ho intenzione di saltarla e visto che Beth non parte mi serve un tuo passaggio" presi un profondo respiro e continuai: "ho studiato tutta la cazzo di notte bello."
Lo sentii imprecarmi contro e da quello che capii stava per vestirsi, riattaccai e riportai il mio IPhone in tasca, mi sedetti sul marciapiede fuori casa mia e lo sguardo mi cadde alla sua finestra.

La finestra di Noah List.

Era aperta e lei stava camminando avanti e indietro sembrava quasi nervosa, osservò l'orologio al suo polso e capii che stava aspettando qualcuno anche lei come in effetti era solita fare, il clacson del SUV di Debby suonò quando accostò difronte casa sua, lei sussultò ma poi afferrò una giacca al volo e lo zaino, infine sparì dalla mia visuale per il momento.

La vidi uscire dalla porta d'ingresso, mi guardò per pochi secondi e mi sorrise appena, le feci un cenno con la testa ma niente di più, queste erano le uniche volte in cui ci scambiavano qualche gesto, quando nessuno poteva vederci, alla mattina e prima di andare a scuola.

Per lei e i suoi amici sono solo Justin lo sfigato della 5c.

Noah è la classica ragazza che tutti desiderano ma che solo Ryan Stevenson, il capitano della squadra di basket poteva avere.
Stupida popolarità del cazzo.

"Fratello, sembra che te la stai scopando con gli occhi che in effetti è l'unico modo in cui puoi fartela" Riconobbi la sua voce.
"Buongiorno anche a te Chris" mi alzai e mi pulii il retro dei pantaloni con le mani, portai lo sguardo su di lui che aveva il finestrino abbassato e feci il giro della macchina.
"Buongiorno un cazzo" borbottò e poi cominciò a dire che la prossima volta sarei dovuto andare a piedi e che lui se ne sarebbe sbattuto il cazzo dei miei voti alti e delle mie interrogazioni.
"Fratello" lo scimmiottai, nessuno usava più quella parola "la prossima volta col cazzo che ti faccio copiare allora" mi allacciai la cintura e diedi un colpo al mio zaino posato sopra le mie scarpe poco prima, "hai ragione, sono questioni importanti queste" ci ripensò, scossi la testa e lui partì verso la nostra scuola che tutto sembrava fuorché una scuola.

Ci avviammo come al solito all'armadietto di Tom perché lui era sempre il primo ad arrivare.
I suoi vestiti larghi attiravano l'attenzione di tutti, se ne andava sempre in giro con gli auricolari nelle orecchie ad ascoltare della musica rap o qualche gruppo Metal.
"Yo amico, tutto bene?" Chiese dopo essersi sbarazzato di quei cosi che gli sparava quella roba ad altissimo volume, annuii e ricambiai il pugno.
Chris se ne stava lì come se aspettasse qualcosa e si posò all'armadietto di Tom dandogli una spallata "sto bene anch'io eh, non ti preoccupare" disse e l'atro fece: "e chi si preoccupa?"
Io risi per l'espressione di Chris e quando la campanella suonò mi precipitai nella mia classe per l'interrogazione di francese.

Lost in confusion- Justin Bieber.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora