IL SEGRETO DEL SOLE

CAPITOLO 3: IL MAGO MELKON

Il luccichio dell'oro era tale che illuminava il sotterraneo; il grande sacerdote prese quindi una chiave a forma di croce egizia e aprì. Davanti agli occhi esterrefatti di Mark si presentava uno spettacolo eccezionale: migliaia di lingotti d'oro, forzieri pieni di diamanti, rubini, smeraldi. Il saggio riprese: <<Come vedete non potete darci di più di quello che già abbiamo.>>

<<Allora, cosa chiedete, visto che avete tutto?>> replicò Dalila.

<<Abbiamo tutto ma nello stesso tempo non possediamo nulla; preferiremmo non avere tesori e avere il perdono del Signore. Desideriamo un segno del perdono dell'Altissimo, che ci liberi dalla condanna bimillenaria. I nostri antenati si sono succeduti nei secoli nel custodire la sacra reliquia con l'atroce dubbio della condanna dell'anima. Possiamo accedere ai tesori di questo mondo ma siamo esclusi dalla vita eterna.>>

<<Il Signore desidera e apprezza il vostro pentimento. Il segno del perdono sarà proprio il recupero della chioma di Sansone. Non appena recupereremo la capigliatura, sarete perdonati e liberi in questo mondo e nell'altro.>>

<<Che tu sia benedetta Dalila; come fosti la nostra rovina, ora sarai la nostra salvezza. Ti aiuteremo con tutto il cuore: ecco, prendi l'anello di Salomone.In quanto a voi dottor Levant desidereremmo accettiate questo sacchetto pieno di diamanti; noi li chiamiamo lacrime di Rachele, in ricordo dei figli di Israele perseguitati dalla condanna del Cristo fino ai giorni nostri. Vi prego di farne buon uso, la nostra salvezza dipende da voi due.>>

I nostri eroi furono allora accompagnati nella grande sala delle riunioni, salutati con grande affetto dai dodici sapienti, seduti su dei troni di cedro del Libano si da formare un cerchio perfetto. Proprio al centro del salone, dove era tracciato con del sangue di agnello un grande cerchio rosso, si fermarono i due giovani; tenendo l'anello con pollice ed anulare da ambedue le parti erano pronti per il grande viaggio.

Ben Caifa pronunciò allora in ebraico antico le parole del salmo di Davide:<<Anche se dovessi attraversare una valle oscura non temerei alcun male, perché Tu, o mio Signore, sei con me !>>

Immediatamente Mark e Dalila sentirono la loro carne come dilatarsi fino a scarnificarsi, gli occhi uscire fuori delle orbite e i loro spiriti espandersi fuori dei corpi mortali. Presero coscienza di loro stessi allorché si accorsero di trovarsi in un bosco meraviglioso pieno di luce e ricco di splenditi fiori e animali che Mark non ricordava di aver mai incontrato sulla terra.Mark allora domandò a Dalila: <<Ma tutto questo è reale o frutto della nostra fantasia?>>

E Dalila sorridendo ironicamente rispose: <<Cosa significa reale e cosa è la fantasia? Possiamo fantasticare insieme? Ci troviamo in un mondo che non è certo la Terra. Oltre la Terra vi sono tanti altri mondi possibili che l'uomo non conosce ma che pur esistono, solo che l'uomo nella sua presunzione si rifiuta di ammetterne l'esistenza per non mettere in discussione la sua pur fallibile razionalità.>>

Mark allora replicò: <<Mi hai quasi convinto. Ora però dimmi; dove siamo diretti?>>

<<Guarda là in alto, su quella montagna circondata da minacciose nubi, dove tuoni e fulmini la fanno da padrone. Sulla cima ha le sue fondamenta il castello del mago Melkon, lì è la nostra meta, lui ci darà le risposte sulla chioma di Sansone che tanto desideriamo. >>

Non appena Dalila ebbe pronunciato il nome del mago, da lontano si cominciò a sentire all'inizio un piccolo fruscio che lentamente diventava sempre più forte.

Dopo un po' i nostri eroi riuscirono a capire l'origine del rumore: era un latrare di cani. Effettivamente davanti ai nostri eroi si materializzarono due bestie nere come la pece, con gli occhi rossi come il sangue e le fauci piene di bava; sembravano cani ma erano più feroci di lupi che si accingevano ad assalire. Mark stava per impugnare la sua pistola Beretta, quando Dalila lo trattenne con queste parole: <<Fermati Mark! Non è con le armi degli uomini che fermerai questi demoni, ma con quelle della Fede.>>