2 - Nuovo inizio

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La mattina seguente mi svegliai presto, il cuore che batteva in un misto di nervosismo ed eccitazione. Mi presi tutto il tempo necessario per prepararmi: volevano che fossi puntuale, e per questo non potevo permettermi di apparire sciatto o impreparato. La mia camicia, l'unica decente che possedevo, era stata stirata con cura il giorno prima. La osservai per un istante, quasi volessi trovare in quel tessuto qualche traccia di fiducia che ancora mi mancava.

"Come hai dormito?", mi chiese Harry, bevendo il suo caffè. "Benissimo, mi serviva proprio una lunga dormita, soprattutto in un letto vero e non su dei sedili," risposi, stiracchiandomi.

Il mio amico sorrise, appoggiando la tazzina sul tavolo, "ieri sera sei crollato ancora prima della cena, pensa quanto eri stanco," mi disse, per poi alzarsi e mettere le nostre tazze nella lavastoviglie.

Io mi alzai e, come fece Harry, aggiustai la sedia sotto il tavolo. "Ieri pomeriggio ho mandato una mail al mio capo, avvisandolo del tuo arrivo e se fosse possibile fare un piccolo colloquio, ma mi ha già detto che verrai assunto solo perché sei un mio conoscente," mi spiegò, indossando la giacca.

Presi la mia giacca, mi sistemai la camicia—l'unica che avevo mai avuto in vita mia— e mi preparai per uscire. "Ti daranno loro un computer, quindi non preoccuparti se per ora non ce l'hai," continuò lui, prendendo le chiavi di casa, "l'azienda paga bene e offre molte possibilità, se fai bene il tuo lavoro potrai pagarti qualche lezione e diventare contabile oppure continuare a lavorare di fianco al capo, a te la scelta," disse.

Lo seguii giù dal palazzo e arrivammo alla sua auto. Entrammo e subito Harry mise in moto, guidando verso Manhattan, dove l'azienda aveva una delle sue sedi. "Ci sono altre sedi qui a New York, una nell'Upper East Side e l'altra a Brooklyn, ma a me hanno assegnato questa sede perchè le sezioni di sostenibilità e la contabilità sono qui," mi spiegò, fermandosi ad un semaforo.

Io rimasi in silenzio, cercando di assimilare tutte le informazioni importanti che mi stava dando.

Harry notò la mia espressione preoccupata e anche un po' confusa e subito cercò di consolarmi, "vedrai che ti ambienterai subito, siamo tutti giovani e più o meno abbiamo la stessa età, poi ci sono molte ragazze," sorrise, guardandomi.

Risi nervosamente, pensando di non essere assolutamente pronto ad aprirmi ad un'altra persona come avevo fatto con Liam. "Sei sempre il solito," sorrisi, ricambiando lo sguardo.

Durante il resto del tragitto rimasi in silenzio, osservando la città che scorreva fuori dal finestrino. Sentivo un misto di eccitazione e nervosismo. Era un'opportunità importante, e sapevo che non dovevo sprecarla. Anche se non conoscevo nessuno in azienda, sapere di avere Harry accanto mi rassicurava. Eppure, sentivo la pressione di dover dimostrare qualcosa, non solo agli altri ma anche a me stesso.

Harry entrò nel garage sotterraneo dell'edificio, inserì un badge e la sbarra davanti a noi si alzò. Andò in un posto specifico, poi uscimmo dall'auto e ci dirigemmo verso l'ascensore. "Ognuno di noi ha un badge per il garage e il posto auto assegnato, in più c'è il badge per entrare in azienda, ma stai tranquillo perchè Dave ti spiegherà tutto oggi," mi disse, e capii che Dave dovesse essere il capo.

Arrivammo al decimo piano e, non appena la porta dell'ascensore si aprì, una hall grandissima si presentò davanti a noi, con un bancone enorme sulla destra e una ragazza alla reception. "Ciao Melissa, chiameresti Dave? É arrivato Theo, il tuo nuovo collega," le strizzò l'occhio e la ragazza subito sorrise.

"Menomale che sei arrivato, stavo impazzendo nel fare tutte queste cose da sola," mi disse, per poi tendermi la mano e presentarsi.

Aspettammo Dave in quella hall, Melissa fu tanto gentile da offrirci due bicchieri d'acqua mentre aspettavamo. "Harry! Scusami per l'attesa, ero in chiamata con un nuovo cliente," disse un uomo, mentre camminava frettolosamente verso di noi. Strinse subito la mano al mio amico e, non appena posò lo sguardo su di me, mi sorrise, "tu devi essere Theo, giusto?", chiese, per poi tendermi la mano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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