4 - una mamma fuori dal comune

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Finalmente é sabato, ho finito tutti i compiti in modo tale da potermi godere il weekand.
Erano le 9 di mattina e mi feci una doccia.
Finita la doccia mi asciugai i capelli e me li piastrai, per poi vestirmi.
Mi misi un vestitino nero aderente con la schiena scoperta.
Era il mio vestito preferito.
Poi mi misi dei tacchi con degli swaroski e completai il look con degli accessori : bracciali in argento e una collana con la lettera 'M' in argento.

Mi spruzzai un po' di profumo alla vaniglia e muschio bianco, una fragranza unica.
Ero ufficialmente pronta, mi sistemai allo specchio mettendomi un po' di mascara e un gloss.
Passai davanti al salotto dove dissi a mia madre che stavo uscendo.
E lei? Mi urlò di non andare da nessuna parte.

<<TU NON ESCI HAI CAPITO?!>>

<<ma mamma.. lessy può uscire quando le pare e piace e io no?!>>

<< lei fa ciò che vuole hai capito? E in quanto a te fila subito in camera tua e non permetterti ad uscire>>

<<NO! IO USCIRÒ ECCOME>> le gridai.

Di scatto si alzò e mi diede uno schiaffo che mi lascio il segno sulla guancia. Per un momento rimasi sul posto a riflettere su ciò che era appena successo e lanciai la mia borsa per terra tornando in camera e sbattendo la porta.

Iniziai a piangere, aveva rovinato il mio primo appuntamento con un ragazzo, il ragazzo che mi piaceva.
"Come posso avere una madre così" pensai mentre le lacrime avevano scolpito il mio viso facendo colare tutto il mascara.
<<cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò>> dissi senza aver risposte da nessuno.

Ad un certo punto entrò mia sorella e, ridendo, iniziò a prendersi gioco di me.
<<come mai a casa?>> disse ridendo
<<stai zitta lessy>> le dissi
<<zitta?io? Ma hai visto con chi stai parlando?>> disse continuando a ridere.
<<si, con una grande immatura che non fa altro che "scopare" "scopare" e "scopare">>
A queste parole lessy si irrigidì girando la testa dietro di sé per vedere se la mamma la avesse sentita, poi entrò in stanza e si chiuse la porta alle spalle.
Si avvicinò lentamente a me e mi prese per la gola.
<<vedi di mantenere chiusa quella bocca o saranno guai per te, hai capito ragazzina?>>
A queste parole le lacrime scesero sul volto e si fermarono alle sue mani.
<<ripeto, sono stata chiara?!>> disse stringendomi di più il collo.
Stavo soffocando, feci cenno di sì con la testa mentre l'aria non passava più in gola.
<<bene, questo é solo l'inizio>>
Mi mollò le mani dal collo e finalmente potetti respirare..

il mare nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora