ft baffi e sogni proibiti

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manuel ha la barba troppo lunga, simone ha un sogno

“manuel mi dà fastidio eddai”

“ma m'hai sempre detto che te piaceva oh”

“e mi piace, ma quando è corta”

“che palle simò, ‘mo me devo fa la barba prima de baciatte famme capì”

“dipende, oggi sì”

“dai”

“mh mh” dice simone, scuotendo la testa, negandogli il bacio.

“che palle oh”

“manuel oggi c'abbiamo tempo, vai a fare la barba”

è riluttante, manuel.
“poi me li dai ‘sti baci?”

“quelli che vuoi”

“uff - alza gli occhi al cielo - ma manco uno me ne dai?”

“mhh no”

“dai, me serve come incoraggiamento”
gli fa il labbruccio, manuel.
ha ‘imparato’ questo metodo proprio da simone, non è la prima volta che lo utilizza e simone sembra non essersene mai lamentato - “una volta ero io quello che faceva il labbruccio” - fino ad ora.

“madonna simò, è ‘n bacio mica te sto a chiede de fa ‘n monumen-”
non riesce a finire la frase, ed è proprio per colpa di quel bacio.
è un bacio travolgente, anche leggermente sfacciato, e manuel è sorpreso perchè, di solito, i baci di simone sono pieni di dolcezza, tanta.
riconosce il suo fidanzato quando si stacca da quel bacio, proprio nel momento in cui manuel stava per approfondire.

“è l'ora di fare la barba!”

“fai veramente simò?”

“sì, così io nel frattempo studio un pochino, dai”

“che me tocca fa’”
sbuffa il maggiore, mettendo il broncio che, sanno entrambi, gli passerà tra meno di  qualche minuto.

si dirige nel bagno della camera, che condividono da tempo ormai, anche se il loro ‘stare insieme per davvero’ è iniziato da appena due mesi.
è la stanza di simone, a villa balestra, e manuel si ferma a dormire lì un giorno sì e l'altro pure. ignora completamente le battutine di dante che, ogni volta che passa davanti a quella stanza, ribadisce di tenere la porta aperta. porta che manuel, puntualmente, chiude pochi minuti dopo, fregandosene, perchè “quando sto co’ te non ce deve rompe nessuno”.

passa circa una mezz'oretta, tra manuel che sbuffa di continuo mentre prepara l'occorrente e simone che se la ride sotto i baffi, sentendo quegli sbuffi provenire dal bagno. si fa anche una doccia manuel, prima di radersi.
nel frattempo simone riesce a studiare, si immerge completamente in quelle formule, come succede ogni volta. anche perché sa che poi dovrà spiegare quegli argomenti a manuel, quindi deve prepararsi, in un certo senso.
passa il suo tempo con la testa china su quel libri, non si accorge nemmeno dell’acqua del lavandino che scorre, segno che manuel sta facendo ciò che gli ha chiesto.
quasi sobbalza simone, all’improvviso gli sale un dubbio.
afferra il cellulare per aprire la chat con suo padre e controllare i messaggi, ma non trova la risposta che cerca.

“manuel ma a te hanno detto quando tornano papà e anita?”
non ottiene risposta, probabilmente la sua voce è coperta dal fruscio dell'acqua, per cui alza la voce.

“manu mi senti?”
il maggiore sbuca dalla porta del bagno, sporgendosi fino alle spalle.
e simone non se lo aspetta proprio, non era pronto, ecco.
non era pronto, poichè manuel ha acconsentito, facendo ciò che gli ha chiesto, ma solo in parte.
in mezzo ai residui di schiuma sulla sua faccia, infatti, sbuca il ‘baffetto’ a cui simone ha pensato, più di una volta.
non gliene ha mai parlato, è più una specie di sogno proibito, o qualcosa del genere. non avrebbe mai pensato di trovarselo davanti così. a petto nudo, per giunta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 14 ⏰

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