Okay. Ho scritto appena quattro pagine e ho già dato spettacolo della mia incoerenza cronica. Non volevo certo offenderti. E tra l'altro, quanto è durato il mio odio ieri sera? 9:17/9:32... Come vedi cambiare umore nel giro di due minuti è uno dei miei tanti problemi. Mi succede spesso, anche per le più piccole cose. Quindi figurati un pò, quando di mezzo ci sei tu.
La verità è che sono mesi che provo ad archiviarti. Ad odiarti o semplicemente, a volerti solo bene. Ma dire che mi è impossibile non ne rende al giusto modo la difficoltà.
Martedì scorso non c'eri. Quanti anni sono che non ci vediamo? Giuro che non salterò mai più nemmeno un martedì. E' straziante rincorrerti così. Quando ci sono io, manchi tu, e viceversa.
E poi questi sono "gli ultimi martedi"... Ci pensi?
Finalmente potrai toglierti lo zaino dalle spalle, e spiccare il volo. Già ti vedo, vestito tutto elegante, con un bell'orologio gigante al polso e le chiavi tintinnanti in tasca. (Lo sai che non potrai andare a lavoro in tuta, vero?)
Accidenti... Quanto sarai bello. Se solo potessi avere la fortuna di vederti così, almeno una volta. Di vederti uomo. Di vederti realizzato e felice. Già ti immagino a comandare il mondo. E tutto subito dopo questo ridicolo spettacolo che stiamo tirando su.
A proposito, lo spettacolo... Ti hanno dato le parti migliori, hai visto? Non avranno occhi che per te.
Ti ricordi quando Sabrina ti ha fatto leggere per la prima volta la scena del flashback sulla discriminazione delle donne? Dopo un bel pò che leggevi, mi sono resa conto che Leo mi fissava. Mi ha sorriso, gli ho chiesto il motivo, e mi ha detto che avevo gli occhi a cuoricino.
Possibile che sei l'unico che non vede tutto questo?
Comunque, alla fine, sono arrivata alla conclusione che dirti addio sarà uno schifo... Ma dirtelo sapendo che, almeno in questi ultimi mesi, ho sfruttato a pieno tutte le occasioni per stare insieme a te, lo renderà un pò meno doloroso.
Invece quando martedi scorso Sabrina ha chiesto perchè tu fossi assente, Gabbo ha risposto che "avevi avuto una settimana difficile". E apriti cielo... Che è successo?
A volte vado davvero in paranoia. Inizio a fare le peggiori ipotesi e mi preoccupo per qualsiasi cosa. Ma non solo con te. Un pò in generale.
Alcuni se ne accorgono subito, altri devono sentirselo dire per crederci. Forse non hai ancora colto quella parte di me che ha sofferto più del sopportabile, ma credimi quando ti dico che, a volte, è difficilissimo tenerla al suo posto, e impedirle di vivere la mia vita al posto mio.
In questo caso, per esempio, la mia paura più grande è che tu possa soffrire. So che è inevitabile... Ma è così facile scivolare nell'autoconvincimento di felicità, e perdere di mano la situazione. Io stessa l'ho vissuto. Ho visto con i miei occhi, anzi ho sentito con la mia stessa pelle che piangeva ininterrottamente, quanto sia facile. E questo, oggi, mi porta un pò troppo spesso e senza equilibrio ad aver paura che a tutti possa succedere lo stesso.
Qualche tempo fa, forse due o tre settimane, mi avevi detto che stavi giù, ma non mi hai più spiegato il perchè.
Insomma. Ecco perchè alla fine ti ho chiamato ieri sera.
Se per troppo tempo non ci sentiamo, ho bisogno di assicurarmi che tu stia bene.
Tua paranoica,
Elena.
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Le Tre Stelle - Storia triste di un amore felice.
RomansaPer la prima volta ho sentito l’urgenza di non buttare nel fuoco i miei disordinati appunti, e di farne uscire qualcosa. Le Tre Stelle, è la storia di una ragazza; Di come la sua malattia le ha fatto capire l’amore, e di come grazie a quell’amore è...