«salve Rapunzel»
Il silenzio.«vedo che stai mettendo in pratica le tue doti da principessa»ride e si appoggia allo stipite della porta.
Rimango paralizzata a fissare Noah, sbattendo le ciglia, confusa ma allo stesso tempo in piedi su una poltrona travestita da principessa, mentre la canzone continua a riecheggiare per l'atmosfera tesa.
«beh?Nulla da dire?»mi chiede Noah accigliato ridendo e guardandomi da testa a piedi.
Inizio ad innervosirmi, scendo dalla poltrona e mi dirigo verso di lui, quasi inciampando nel vestito stesso.«che cazzo fai, mi perseguiti?»sbraito, imbarazzata dalla situazione.
La sua risata sparisce all'improvviso e si avvicina, sovrastandomi con la sua figura.
Non è possibile che si è arrabbiato, così dal nulla.China il capo per avvicinarsi al mio orecchio e ridacchia.
«non dire parolacce davanti a mia sorella»Di nuovo il silenzio.
Questa volta la mia faccia sconvolta e la sua vagamente divertita furono interrotte da Susan:
«mi sono persa qualcosa.Vi conoscete?»Noah mi lascia sbigottita ed appesa alla domanda della sua sorellina ,voltando le spalle e ridendo, lasciandosi dietro la mia furia.
La mia postura rimane immobile e senza parole, mentre la piccola si avvicina a me, e dal basso mi incita di risponderle squotendomi la gonna del vestito.
Sposto lentamente lo sguardo su di lei.
«potrei farti la stessa domanda»rispondo impassibile.
Lei si mostra scocciata dalla mia risposta ma si rassegna della confusa situazione e si sdraia sul divano, ripescando il telecomando da dove era finito.Vado immediatamente nel lussuoso bagno con l'intenzione di uscire da quel vestito troppo prezioso, ma sfilandolo e mettendolo in un apposita sorta di scivolo che l'avrebbe portato in lavanderia ,mi rendo conto di non aver raccolto i miei comodi e larghi jeans dalla sala principale.
Non ci posso credere, che stupida che sono!!!Ora cosa faccio?
Inizio ad impanicarmi e a bestemmiare a bassa voce, mentre ragiono sulle (non) possibili soluzioni da questo casino.L'unica opzione più plausibile, mentre sto qui in mutande e reggiseno a lanciarmi maledizioni, è quella di infilare l'unico accappatoio qui presente e filare a raccogliere i miei vestiti.
Ovviamente l'accappatoio è nero e di almeno tre volte il mio, inizio a pensare che possa essere di Noah, del signor Davies, o di non so chi altro in questa casa, dalla mia esperienza deduco che ci potrebbero essere altri tre fratelli in questa casa.
Comunque, evito di sperare in miracoli e mi infilo rapidamente l'accappatoio nero, mentre sbircio fuori dalla porta se passa qualcuno.
Per un minuto almeno non noto il fratello o Susan passare verso la sala, quindi mi decido, di uscire, prima di iniziare a correre verso la sala.
Mi rendo conto di aver sbagliato porta ,quando mi giro per tornare indietro ed inciampo sull'enorme accappatoio sotto i miei piedi, in una posizione alquanto goffa.
«la prossima volta potresti avvisarmi così ci faccio un filmino?»sento la sua voce che ride profondamente, ed alzando la testa noto che Noah è appoggiato sullo stipite della porta, proprio sopra di me, mentre ride con la testa lanciata all'indietro.
Divento paonazza all'istante e mi sbrigo a rimettermi in sesto, imbarazzata.
«cosa ci fai precisamente con il mio accappatoio addosso?Guarda che se ci tieni ad avere un ricordo di me dietro, ti posso dare una maglietta»dice con noncuranza, quasi seriamente.Arrossisco ancora di più e mi stringo nell'accappatoio.
Alla fine avevo ragione, era il suo.Inizio a balbettare a Noah la situazione, senza sembrare troppo imbranata, ma lui non lo prende sul serio e si avvicina sorridendo, scostandomi i capelli dal viso e piegando il viso.
In quel momento mi rendo conto di un particolare tatuaggio sul suo collo, che non si noterebbe mai in mezzo a tutti quei tatuaggi .
Una lunga e piccola frase delinea perfettamente la sua mandibola scolpita, ma prima di riuscire a decifrare la scritta ,sembra accorgersi della mia espressione concentrata, ripiegando il collo ed allontanandosi rapidamente.Rimango immobile, con ancora addosso il suo accappatoio, mentre lui, totalmente menefreghista, si allontana per il lungo corridoio, prima di girarsi un ultima volta sbottonandosi la camicia nera.
«sei carina con il mio accappatoio comunque ,ti direi di tenerlo, ma preferisco vederti con quello addosso solo in casa mia, quindi, a non so quando, Rapunzel».
Quel ragazzo si diverte a prendermi in giro, mentre fa il dolce e l'antipatico allo stesso tempo.
Noto la foto di un ragazzo sul muro davanti a me, sui tredici anni, molto simile a Noah, ma allo stesso tempo sembra essere vissuto in un mondo parallelo dal suo sguardo perso ma profondo della foto.In preda alla curiosità chiamo Noah, chiedendogli chi è il ragazzo nella foto, e lui si avvicina rapidamente a me, sovrastandomi con la sua ombra, e fissandomi dall'alto, facendo ricadere un ricciolo castano sul suo sguardo serio.
«ci conosciamo neppure da due settimane, e tu già stai facendo la rompi scatole»sussurra, e per quanto possa sembrare ironica questa frase il suo sguardo dice tutt'altro.
Si gira e confusa lo riblocco
«non mi hai ancora risp...»ma si gira e mi mette la mano sulla bocca per zittirmi, facendomi sentire il gelo dei suoi anelli sulle labbra.
«ti ho già risposto»ringhia
«se non ti dispiace ora vorrei studiare»e si ferma a fissarmi, per poi ridacchiare e rispondere alla mia espressione confusa
«si, so anche leggere e scrivere»Mi saluta ed entra nella sua presunta stanza ,in fondo al corridoio più lungo che abbia mai visto.
Ripenso a cosa mi ha appena detto, chiedendomi dove vada a scuola...
A proposito!!!Devo assolutamente trovare una soluzione in questo campo, non posso di certo non andare al college, aspetto quel momento sin da piccola!Corro nella sala a raccogliere i miei vestiti, mentre ritrovo la biondina seduta sul tappeto bianco a disegnare quella che sembra una principessa.
Questa bambina ha una seria fissa, ridacchio tra me e me, prima che alzi lo sguardo confuso sull'accappatoio di suo fratello, prima di dirmi qualcosa.«non chiedere nulla, ti prego»la fermo, e lei ridendo continua il suo disegno.
Il mio lavoro per oggi si è concluso, il fratello sta in casa ed è tutto apposto, eppure quest'esperienza è stata piuttosto faticosa.Non mi sarei mai aspettata che Noah fosse il fratello di Susan, anche se pensandoci adesso...Tutto si collega!
Nuovo ragazzo e nuova villa, chiaro.Decido di tornare a casa e mettere subito da parte i soldi lasciati dai Davies, per poi cercare sul mio PC alcuni concorsi per ottenere borse di studio.
Io e mio fratello meritiamo di entrare ad un college, tutte le persone che ci conoscono potrebbero dire lo stesso, e da piccola sognavo di entrare ad un college, così da divertirmi tutte le sere con i collegiali, e la mattina fare colazione tutti insieme al bar.
Tra l'altro ci sono lezioni di astronomia e metereologia approfondite, ed io devo assolutamente aggiungere informazioni nel mio taccuino.
Mi risveglio dai miei pensieri dopo aver salvato qualche possibile concorso per borse di studio per me e Lucas, mentre mi infilo una felpa oversize ,sciolgo i capelli e raccolgo il taccuino.
Oggi vado al lago, tira maestrale.
Il prossimo capitolo è il primo POV di Noah!!!
Sarà molto particolare ed essenziale per capire una parte importante della storia, quindi non perdetevela!Vi dico che Lucas e Rose non si arrenderanno facilmente con la questione college...🫣💕
Vi lascio al prossimo capitolo, grazie a tutti i lettori, è la mia prima esperienza su Wattpad e sono una giovane scrittrice, quindi mi state dando una grandissima mano.
Bacii🎀PS vi consiglio di rileggere l'introduzione prima del prossimo capitolo...
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The Wind Rose, Hanging Hearts
Narrativa generaleRose Evans è la tipica ragazza testarda e ficcanaso, una tipa stramba per i capelli biondi e gli occhi neri, e facile da detestare. Peccato che il destino ha scelto per lei di incontrare Noah Davies ,un altro tipo non meno detestabile, a causa della...