Arrivammo all'aeroporto di Rockbeach per le 18, era una giornata soleggiata, calda. La Zia ci propose di andarcene in albergo per posare i bagagli, riuscire e visitare la nostra meta.
Facemmo quanto suggerito, disfammo le valigie nella nostra stanza, ci sistemammo un po' e uscimmo dall'albergo.
Il luogo in cui alloggiavamo era un albergo lussuoso, con una grossa scritta all'entrata "Good night", tutta illuminata di rosso, blu e giallo.Davanti all'albergo c'erano delle bancarelle e dietro una spiaggia lunghissima. Molte persone facevano surf, altri erano sdraiati con i propri amici sulla sabbia a chiacchierare e altri compravano dalle bancherelle, tra questi Lara con zia Meggie.
Si avvicinarono a me e Paolo con una grossa mela caramellata."Ha supplicato per prenderla, anche se ho idea che non mangerà a cena." disse la zia preoccupata.
E fu così che a Lara venne un mal di pancia fortissimo, tanto che dovettero ritornare in albergo - "tranquilla Ele, tu e Paolo fate pure un giro, ci vediamo a casa" - ci rassicurò la zia.
La salutammo e scendemmo in spiaggia; mi tolsi le scarpe e sentii come i piedi affondavano sulla sabbia morbida, appoggiai le scarpe a terra e mi avvicinai all'acqua. Era gelida.
Appena la sfiorati sentii il freddo pervadermi e mugolai in segno disapprovazione.
"Troppo fredda, Ele?"
"Un cubetto di ghiaccio" risposi appena mi sedetti sulla sabbia accanto a lui.Restammo lì sulla sabbia, a goderci il mare per qualche ora, fino a quando notammo che dei ragazzi si davano un gran da fare per mettere dei tavolini vicino ad una sorta di palco improvvisato, proprio lì sulla spiaggia.
"Secondo te danno una festa, Paolo?"
"Non lo so... Ora vado a chiedere" mi rispose deciso.
Ci avvicinammo ad un ragazzo seduto sul palco con un cappellino testa e occhiali da sole; sembrava sogghignare, mentre guardava dei volantini.
"Ehi scusa, sai mica se questa sera c'è qualche evento in questa spiaggia?"
Il ragazzo alzò la testa ed esclamò:
"Stai scherzando, amico?! Siamo a Rockbeach! Qui c'è festa ogni weekend" - scese dal palco e ci mise tra le mani uno di quei volantini:~
BIG PARTYSabato e domenica
Dalle 22
All'Aire
~
Aire? Era il nome della spiaggia?
Mi girai verso il ragazzo per chiedergli se fosse questo il posto, ma appena alzai lo sguardo era come sparito.Paolo mi fece segno di guardare verso il cartello vicino ad un palo sulla strada, dietro di noi. "Spiaggia Aire" era scritta a caratteri cubitali.
"Allora, che facciamo? Festino?" gli proposi dandogli una pacca.
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The worst trip.
RandomUna vacanza inaspettata. Un posto sconosciuto e una storia da leggere tutta d'un fiato.