CAPITOLO 13 | sbagli te

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Bolivia, 27 febbraio 2023

Gli occhi di Alma scrutavano il paesaggio della Bolivia dal finestrino, che scorreva velocemente davanti a lei.
Pensava a quel bacio e a come si fosse sentita nel mentre.
Alla sua destra c'era il suo compagno di viaggio, che con una non-chalance spaventosa poggiò una mano sul ginocchio della mora, facendola voltare verso di lui.
"Sei contenta?"
"Contentissima"
Rispose lei, con un sorriso grande sulle labbra.
"Anche io sono contento"
Poggiò le labbra sulla fronte di Alma, che chiuse gli occhi, godendosi quel dolce momento.
"Dovremmo parlare poi, Andre"
Ammise, guardandolo negli occhi.
Lui si limitò ad annuire, riportando la sua attenzione al libro poggiato sulle sue gambe.
Dopo un'oretta scarsa arrivarono alla loro meta: si erano affidati a questa compagnia che organizzava i viaggi in Bolivia, dove portavano i turisti a vivere l'esperienza completa boliviana, partendo dal vivere secondo la cultura del paese.
Posarono le loro valigie in un piccolo spazio della stanza d'albergo dove alloggiavano.
Subito andarono a visitare La Paz, capitale del paese. Fecero un giro per la città, salendo da una parte all'altra.
Passarono anche per il Mercado de Hechicheria (stregoneria), dove acquistarono qualche foglia di coca da portare ai loro amici.
La giornata in realtà passò velocemente, tra risate e carezze qua e là.
Arrivò la sera, sfiniti, si misero seduti sul terrazzo che dava su tutta la città di La Paz.
"Quel bacio è stato-"
"Non voglio che ti fai i film Alma, davvero. È stato un bacio ed ero preso dal momento"
Ogni certezza che si era creata venne distrutta nel giro di tre parole, portando solo confusione dentro la sua testa.
"Ma cosa dici Andrea?"
"Non lo so, è stato improvviso e non capisco"
"Che cosa non capisci?"
"Non mi va di parlarne e basta"
Si sentiva allo stesso modo di quell'anno, solo che aveva deciso di non scappare. Era il momento di affrontare le situazioni. Però si sentiva ancora bloccato, come se avesse paura e di non essere in grado a gestire questa roba.
"Va bene, però almeno abbi la decenza di non illuderle le persone, Andrea"
Il rapper la guardò allontanarsi dal suo corpo, dove poco prima era appoggiata, e subito sentì il calore dissolversi.
Ho rovinato tutto, di nuovo. Pensò.
Il giorno seguente fu particolarmente strano, dopo che Alma aveva mandato dei messaggi poco rassicuranti in privato a Mario, i due non si parlarono per qualche ora dopo il loro risveglio.
"Non voglio che ci sia di nuovo questa freddezza tra noi due"
Esordì Andrea, cercando il suo sguardo.
"Nemmeno io, ma ieri mi sono sentita molto imbarazzata. Soprattutto perché non pensavo di essere solo una svista ecco"
"No, Alma. Assolutamente no. Hai frainteso tutto"
Si sedette più vicino a lei, mettendole una mano sulla spalla.
"E cosa allora?"
I loro occhi si incontrarono ancora, per la milionesima volta.
E gli stessi sentimenti entrarono in gioco. Per entrambi.
"Non so come spiegartelo"
Distolse un attimo lo sguardo, facendo tremare la gamba destra.
Alma ci mise una mano sopra, interrompendo bruscamente il movimento.
Gli sorrise, il suo cuore si sciolse e tutto divenne più leggero.
"Come riesci, Andre"
Lo stava mettendo a suo agio, come solo lei era sempre riuscita a fare.
"Io sento qualcosa. Lo sento, davvero. Ma non mi sento pronto per affrontarlo, o meglio, non adesso"
Lei gli sorrise ancora, annuendo.
"E va bene così. Ora ho capito, rispetto a ciò che mi hai detto ieri questo è molto diverso. Io ti aspetto, Andre"
Non riuscì a trattenersi. Si chinò e le toccò le labbra con le sue. Sapevano di caffè e del suo sapore. Quel gusto che solo lei aveva. Fu veloce, ma intenso.
"Ti prometto che ci riuscirò, ho solo bisogno di tempo"
"Tutto quello che ti serve, Dede"

Milano, 1 marzo 2023

alma.repetto
📍Sudamerica

repetto📍Sudamerica

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 02 ⏰

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