4° CAPITOLO

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Sono le 8.30 é da tipo due ore che sto pensando a cosa mettermi, e già.. quasi peggio di una femmina, ma ai suoi occhi devo sembrare bellissimo.

Erica mi ha consigliato lo smoking, li ho sempre odiati ma per questa volta faccio un eccezzione, se lo dice lei..
Lo indosso e vedo che i pantaloni mi fasciano bene il culo, Erica corre da me e mi prepara.
Inizia a farmi un'altra acconciatura ai capelli facendomi un ciuffo alla moda che scende sulla fronte, mi guardo allo specchio e...uau non sto poi così male, sembro piu' grande di quattordici anni.

Sono pronto, tra cinque minuti ho l'appuntamento, esco di casa e mi tremano le gambe..

- Buona fortuna Fabry, sei irresistibile!

Mi grida Ery dalla soglia della porta, la ringrazio e corro da Mattia.

In classe Mattia mi disse il suo indirizzo di casa, menomale che lo ricordo ancora..
Sono fermo davanti al cancello della sua grande villa, sono sudato, sembro un cretino.
Prima di uscire di casa non potevo smettere di pensare alla serata che avrei passato con Mattia, programmavo tutto ma come si dice..
le cose più belle nascono all'improvviso, é inutile programmarsi le giornate e le cose da fare, le cose belle ti colpiscono quando meno te lo aspetti.

Bhe alla fine prendo coraggio e busso al suo citofono, non rispondeva nessuno, l'ansia saliva.. eccome se saliva, fino a quando non sentii la sua bellissima voce, e tirai un sospiro di sollievo.
Mi dice di aspettarlo fuori al cancello.
Dopo qualche minuto vedo quel maledetto cancello aprirsi, la sagoma di Mattia é sempre più visibile fino a quando non si apre completamente il cancello e vedo da testa a piedi lui.. Mattia.

Cazzo é stupendo, lui non dice una parola e mi fa strada fino alla porta di casa sua, ero imbarazzato.. un silenzio imbarazzante, ma fortunatamente decise di parlarmi.

-Uau Fabry come sei sexy..sembri più grande, e poi questo pantalone ti fascia il sedere..

A quelle parole arrossii.

"grazie.."

Dissi imbarazzato.

Mi fece accomodare sul suo bianco e grosso divano di casa, lui si avvicinó a me, un pó troppo vicino a me.. era così vicino da togliermi il respiro.

-Perché arrossisci ogni volta che ti parlo?

Mi disse veloce lui.

E secondo voi cosa feci io? Arrossii ancora di piu' ovviamente.

-Sono fatto così.

Dissi guardando a terra.

Lui mi guardó, mi sollevó il mento con un dito e mi fissó negli occhi, dopodiché mi fece un sorriso malizioso.

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