6° CAPITOLO

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La mattina seguente mi ritrovo due braccia che mi tengono stretto, é lui.. mi sta baciando il collo, sento i brividi, poi mi giro

-Giorno Matty

Gli dico sorridendo.

-Giorno a te Fabry

Risponde sbadigliando.

-Ti preparo la colazione

Continuó lui.

Poco dopo incomincio a mangiare un cornetto al cioccolato, é buonissimo, ma mentre mangio noto Mattia che mi guarda ridendo..

-Che hai da ridere?

Gli domando facendogli il broncio.

-Sei tutto sporco scemo

Mi risponde mentre mi pulisce le labbra con un tovagliolo.

-Preparati che dobbiamo andare a scuola!

Continuó lui.

Madonna che palle, é solo una settimana che é iniziata la scuola e già mi scoccio, e che cazzo.

Sbuffando comincio a svestirmi.
Sento degli occhi che mi guardano, mi giro di scatto e sorprendo Mattia a fissarmi mentre si morde il labbro inferiore.

-Hai dei bei bicipiti Lezzi

Mi dice con un sorriso malizioso.

Io arrossisco.

-Smettila stronzo, facciamo tardi a scuola, sbrigati invece di perdere tempo!

Gli urlo ridendo.
La mia risata fu seguita dalla sua.
La sua risata é il miglior suono che si potesse sentire.

É l'ora di matematica, non ci ho mai capito un cazzo dell'algebra.
La prof ci ha assegnato degli esercizi da svolgere in classe, ma più li guardo e più mi viene la nausea, non ne riesco a fare nemmeno uno.
Aspetto che il secchione della classe finisce di fare gli esercizi, così mi fotto il suo quaderno e li copio.

Mordo il tappo della penna, sono impaziente, quanto cazzo ci vuole a finirli?

Mi innervosisco.

Per rilassarmi guardo fuori alla finestra e do libero spazio ai miei pensieri e alla mia fantasia lasciando che il vento mi sfiori il viso passando dalla finestra semiaperta.

Sotto la coda dell'occhio noto per l'ennesima volta che Mattia mi sta fissando, così mi giro verso di lui.

-Che cazzo vuoi Mat-

Gli stavo per dire sorridendo.

-Allora Lezzi cosa abbiamo spiegato fino ad adesso?

Interrompe la prof venendo verso di me.

-Ehm..eh..ahm..

Non sapevo che risponderle.

-..ero distratto

Mi giustificai alla fine per non fare scena muta.

-Non stavi seguendo niente, sei sempre distratto, sempre!

Mi urló contro la prof.

-Non ti vergogni?
Non combinerai mai niente nella vita se continui di questo passo, sarai un fallito, cosa direbbe tua madre se ti vedesse in queste condizioni? Vedi di studiare Lezzi, altrimenti saró costretta a non farti passare in seconda.

Continuó lei per poi andarsene verso la cattedra.

Alcuni iniziano a ridere e il resto mi guarda dispiaciuto, compreso Mattia.
Non voglio fare pena a nessuno, non ho bisogno di nessuno, posso farcela da solo, io e il mio dolore.
Ma intanto non riesco a trattenermi, gli occhi stanno diventando lucidi, e una lacrima si é fatta spazio sul mio viso.
Abbasso lo sguardo, vorrei solo urlare adesso.

La prof mi guarda e per pararsi il culo mi dice che non é colpa sua se... sono una delusione per tutti.

Adesso basta.

-Mi scusi, ma già so di non essere perfetto, so che sono un disastro, non c'é bisogno che mi fa ricordare tutto ció!

Le urlo contro con le lacrime agli occhi, dopodiché corro in bagno.

La mia autostima é andata a farsi fottere.

Apro la porta del bagno nervoso, mi accascio a terra piangendo, voglio morire, piango a singhiozzi per ció che é successo un'attimo fa, ripenso a tutto quello che non va bene nella mia vita e ai ricordi dolorosi.

Delle braccia mi allontanano da tutti questi pensieri, stringendomi.

É lui.. il mio Mattia.

-Fabry non la dare retta, tu non sei una delusione, non sei un disastro, sei perfetto così come sei..davvero.

Mi dice dandomi una pacca sulla spalla per consolarmi.

-Non ti deve piu toccare quella troia.

Continuó.

Rido con le lacrime agli occhi, mi ha consolato.. solo lui é riuscito a strapparmi un sorriso in quella situazione di merda.. é quello giusto.

-Non amavi questa prof dicendo che era bona?

Gli dico scherzando.

-Fabry chi ti tocca con me ha chiuso.

Mi dice guardandomi negli occhi, é serio adesso.

Sorrido e lo stringo forte mettendo le mie mani attorno al suo collo.
Due corpi, un battito.

Sta curando le mie ferite ancora aperte, col tempo rimarranno solo cicatrici.

Prima volevo morire e ora voglio vivere solo per lui, sperando che non sarà l'ennesima delusione.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 26, 2015 ⏰

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