two.

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Presi un piatto di ceramica e inziai a cercare qualcosa che mi piacesse da mangiare per pranzo.

Accaparrai tutto ciò che potevo, quella mattina non avevo fatto colazione per vari inconvenienti, e il digiuno non volevo si facesse sentire.

Presi qualche pizzetta margherita e mi ritrovai ad affiancare lui, colui che non riuscivo a togliermi dalla testa.

Le mie gote iniziarono a farsi di un colorito sempre più roseo, ed ero ignota di quello che avrei dovuto fare.

"E quindi tu sei Bethany" il suo sguardo bruciava contro la mia pelle ed ero troppo imbarazzata per rispondere, ma non volevo essere sottovalutata.

Voltai il mio sguardo contro di lui sfacciando uno dei miei sorrisi più belli.

"Si sono io" Ci spostammo leggermente dal tavolo del buffet continuando a posare cibo sul nostro piatto a disposizione.

"Resterai in questo villaggio durante tutta l'estate?" Azzardai facendo sentire di non essere per niente imbarazzata alla sua presenza.

"Si, vengo in questo villaggio da ormai tre anni, queste ultime estati sono state incredibili, ma a te e a tuo fratello non vi ho mai visti qui"

Disse prendendo da un vassoio in acciaio delle bruscette con il pomodoro.

"È il nostro primo anno, ma sono sicura che non sarà l'ultimo" sorrise alle mie parole e sentendo il suo sguardo su di me, girai il capo incontrando i suoi occhi.

Erano profondi, intensi, di un colore particolare, semplicemente perfetti.

Quegli occhi erano diversi, capivo tutto quando li guardavo, e capii quello che stava pensando, perché è anche quello che io stavo pensando.

"Bhe credo che sia meglio andare al tavolo" dissi farfugliando qualcosa che distogliesse quel momento di totale imbarazzo.

"Certo" annuì prendendo il suo piatto dal tavolo e dirigersi verso il centro della sala, dove si trovava il resto dei ragazzi.

-

Durante l'intero pranzo non riuscii a smettere di pensare al suo sguardo intenso, e ai suoi occhi profondi.

Mi alzai dalla tavola per poter andare a prendere della frutta per il gruppo visto che mi ero offerta approfittandone per distogliere tutti i miei pensieri da quel ragazzo.

"Ti aiuto" disse una voce femminile alle mie spalle, e dal suo tono leggermente stridulo capii che si trattava di Rose.

"Okay" dissi aspettando che mi raggiungesse sui gradini che portavano al buffet della frutta.

C'era una grande vastità di cibo fresco, vegetali, legumi, e infine ogni singolo tipo di frutta.

Da quello un po meno fuori stagione, fino al più stagionato che io abbia mai potuto assaggiare.

Il mio sguardo venne catturato dalla figura di Rose quando si rivolse a me facendomi capire di essermi esposta troppo, probabilmente.

"Beth, che ti succede? Sei stata silenziosa per tutto il pranzo" disse per poi voltarsi di spalle e iniziare a riempire la sua coppa con del melone.

"Sono solo stanca" dissi raggiungendola per poi imitare i suoi movimenti e aggiungere l'anguria.

"So che mi stai mentendo Bethany" disse guardandomi con la coda dell'occhio mentre in un angolino aggiungeva le fragole.

"Ti spiegherò più tardi se mi andrà Rose" dissi già stufata da quella conversazione.

"Non parlarne fa male Beth." Detto questo si allontanò da me per poter andare dall'altra parte della tavolata.

Dopo tutto aveva ragione. Tenermi tutto dentro avrebbe solo peggiorato la situazione, e magari lei avendo anche più esperienza avrebbe potuto aiutarmi.

Evitai altri pensieri così pensai che la cosa migliore da fare fosse velocizzarmi e ritornare a quel fottuto tavolo.

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Scesi i tre scalini raggiungendo mio fratello e gli altri. Di scatto posai la grande ciotola al centro della tavola.

"E Rose? Dov'è?" Chiese Jason alzando lo sguardo dalla frutta verso me.

"Penso stia arrivando, l'ho persa di vista" dissi accennando un sorriso prendendo con la forchetta una fetta di melone e metterla poi nel mio piatto pulito.

Sentivo il suo sguardo puntanto su di me, mentre masticava tra i denti la sua rispettiva parte di frutta.

Inziai a irrigidirmi e la mia mascella divenne tesa mentre tenevo lo sguardo basso per non dare nell'occhio.

Odiavo essere fissata era una cosa che mi faceva imbestialire.

"Beth, sei sicura di stare bene?" Intervenne Clare mostrandosi più avanti per carcare di capire meglio il mio sguardo.

"Benissimo Clare, non preoccuparti"
Ad interrompere la nostra conversazione fu Rose che si avvicinò furtivamente a noi.

"Ecco altra frutta fresca ragazzi" disse sedendosi poi al tavolo cercando di capire di cosa stessimo parlando.

"Che succede?" Chiese notando dell'imbarazzo in tutti.

"Pensavo che Beth non stesse bene, sembra davvero stanca" disse Clare rivolgendo uno sguardo interrogativo a Rose.

Lo sguardo di Rose si rivolse immediatamente a me.

E io le mimai un "va tutto bene" per tranquillizzarla perché sembrava abbastanza preoccupata.

"Già, è meglio che vada" dissi alzandomi di scatto dalla sedia prendendo il mio zaino da mare in spalla.

"Vuoi che ti accompagni?" Intervenne mio fratello offrendomi aiuto ma scossi la testa in segno di rifiuto.

"So la strada Jason" presi le chiavi della camera dalla tasca posteriore assicurandomi di non averle perse.

"Ciao ragazzi, ci vediamo di sicuro questo pomeriggio" li salutai facendo un cenno con la mano e loro ricambiarano imitandomi con il capo.

Dovevo pensare su quello che avrei duvuto fare. Ma ora la cosa migliore da fare era riposare, ero troppo confusa e stanca per poter capire qualcosa in quel momento.

lommer [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora