Capitolo 2: Nuove persone da amare

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Non dire mai che i sogni sono inutili, perché inutile è la vita di chi non sa sognare. (Jim Morrison)

FINE FLASHBACK

Saluto la mia famiglia e mi dirigo nella macchina in cui mi stanno aspettando.

Durante il tragitto c'è un enorme silenzio, come se ogni uno di noi fosse plasmato nel proprio mondo. Allora, rompo questo enorme e fastidioso silenzio: "Come sono i bambini??", all'inizio non capiscono cosa stavo intendendo, ma poi quello che credo sia Kian mi risponde con tono duro: "Sono dei bambini molto timidi all'inizio, ma una volta che li hai conosciuti bene diventano il tuo ossigeno, la tua ragione di vita. Kethan è molto più estroverso rispetto a Kenji, che è più riservato nonostante abbia solo tre anni. Quest'ultimo è più affettuoso rispetto suo fratello, infatti, mi chiedo ancora da dove abbia preso. Entrambi, come noi, ma loro di più amano la nostra sorellina e lei malgrado abbia solo un mese sembra che i suoi preferiti siano loro. Forse è solo una mia impressione." e prima che possa parlare Kieran interrompe il fratello affermando: "I suoi preferiti sono loro, non è una tua impressione."

Durante il tragitto continuò quel silenzio terrificante da far accapponare la pelle, perché non era imbarazzante, no era una quiete spaventosa e orribile, ma me ne accorsi solo io.

Ci facemmo nove ore di viaggio e ormai da quello che avevo capito dal pilota. Con il fuso orario ormai era l'ora di pranzo rispetto che in Italia perché la si era sei ore in avanti rispetto che qui.

Appena arrivammo davanti a quella che sarebbe dovuta essere la loro casa, rimasi a bocca aperta. Cavolo, quella non era una casa, quello era un castello. Le pareti -quelle esterne- erano bianche, il passaggio per le automobili era in ghiaia, il cancello era immenso e color oro con al centro scritto K.C. (King Company), insomma, un vero e proprio castello. Quando entrammo, davanti alla entrata all'enorme casa, c'erano tre ragazze che avranno avuto più o meno la mia eta, tra la quale due sembravano gemelle: bionde, occhi azzurri come se fossero fatti di cristallo, sguardo di ghiaccio e con addosso una specie di tutina bianca e nera, uguale a quelli nei film. Mentre una era il loro opposto: capelli castani, stessa cosa per gli occhi però più tendenti verso il nero, idem per lei riguardo la tutina, ma lei differentemente da loro aveva uno sguardo buono, gentile e... puro. Non ne vedevo ormai da anni.

Loro tre si avvicinarono, le "gemelle siamesi" andarono a leccare il pavimento dietro i padroni di quella dimora, nel vero senso della parola, avevano la mandibola che cadeva fino a terra e secondo me sarebbe stato inevitabile che lo leccassero. Mentre l'altra ragazza venne verso di me, ma mentre stava per dirmi qualcosa che penso sia un benvenuto, Kieran mi mise un braccio attorno al collo e iniziò a trascinarmi non so dove: "Questa è al nostra modesta casa, ti piace?? spero di si. Comunque al primo piano c'è: l'entrata, il soggiorno, la cucina, la sala da pranzo, tre bagni. Al secondo piano ci sono le nostre camere, ognuna a ovviamente: un letto, la scrivania, il proprio bagno, e il proprio guardaroba, ecc. invece al terzo piano ci sono gli studi di mio papà, e chi con lui lavora in azienda". E mi aveva fatto fare il giro di tutta la casa senza che glielo avessi chiesto.

Una volta finito il tour della villa, andammo nel soggiorno e notai due bambini che penso che siano quelli a cui dovrò fare da tata, e una bambina che avrà avuto circa un mesetto, in braccio a Kian. Appena mi videro, mi corsero in contro e per un pelo riuscii a prenderli e a rimanere in equilibrio prima di cadere. Senza staccarsi il bimbo più grande si presentò: "Ciao io sono Kethan e lui è mio fratello Kenji, io ho sei anni e lui ne ha tre. Invece tu come ti chiami?? Quanti anni hai?? E' vero che sarai la nostra tata??", mi tartassò di domande, ma non lo ascoltai più vedendo che Kenji aveva iniziato a tremare dalla paura, capii immediatamente che quello era una attacco di panico. Lo staccai da me, lo feci sedere per terra e mentre gli accarezzavo la guancia, tenei i miei occhi incollati ai suoi tutto il tempo. Nonostante tutti stavano parlando con un tono di voce un po' alto, noi sembravamo in un'ampolla che lo tranquillizzava. Quando finalmente si calmò, mi voltai verso Kethan che aveva uno sguardo terrorizzato per suo fratello, come tutti gli altri componenti della famiglia più quelli, che quando alzai la testa notai insieme a noi. Allora, con calma risposi ad alcune domande il quale avevo sentito: "Ciao piccoletti,io sono Aithne Haelyn Selia, ma potete chiamarmi Selia, ho diciotto anni e sì, sono la vostra tata. Sono sicurissimo che ci divertiremo un sacco insieme". A un certo punto kenji si tuffa tra le mie braccia e decido di prenderlo in braccio. Mi voltai verso la famiglia e li vidi scioccati e sconvolti, allora io non capendo Killian fece un passo avanti con la bocca aperta, poi si riprese e disse: "Come hai... fatto??".


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⏰ Ultimo aggiornamento: 14 hours ago ⏰

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