capitolo 3

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POV Anastasia

La mattina dopo ci svegliamo al suono di un telefonino che squilla: la suoneria è alquanto irritante se non inquietante dal telefono escono delle risate malefiche.

Apro gli occhi indispettita e vedo che Kate sta correndo da una parte all'altra della stanza cercando di infilarsi i pantaloni.

Kate:" Sbrigatevi! Siamo in ritardo: Nick ci sta aspettando giù da un quarto d'ora"

Ana:" Può aspettare ancora dieci minuti"

Mi rigiro nel letto coprendomi il viso con il cuscino sperando di poter dormire ma niente da fare: Anna, una delle nostre compagne, mi strappa le coperte e solleva il materasso scaraventandomi per terra.

Dopo una fragorosa risata da parte di Kate, la quale fa ridere anche il resto della squadra, mi decido e inizio a prepararmi. Incredibilmente riesco a preparami in meno di dieci minuti (cosa che non accadrà mai più).

Scendiamo nell'atrio dove Nick, i ragazzi e gli altri allenatori ci stanno aspettando.

Nick:" Finalmente: credevo foste morte!"

Kate:" Scusa è che non è suonata la sveglia"

Ana:" Seria? E cos'era quella risata malefica provenire dal tuo telefono?"

Kate:" Quella è la mia suoneria per le chiamate: amo quella suoneria"

Kate è appassionata di film horror: ne guarda a valanghe anche se sa che passerà le notti insonni.

Mentre discutiamo sulla sua suoneria, arriviamo al palazzetto ed entriamo: è enorme!

Appoggiamo le borse mentre i ragazzi si siedono sugli spalti e ci osservano mentre ci riscaldiamo: qualche addominale e poi iniziamo a prepararci ognuno per i propri ruoli: io, come attaccante, mi concentro sui salti e sulla potenza delle schiacciate mentre Kate, essendo il libero della squadra, viene allenata a correre per recuperare le palle che noi attaccanti le schiacciamo. è davvero molto brava ma, anche se dovrei mirare punti del campo strategici e lontani, cerco di non farla correre più del dovuto: circa dieci mesi fa è stata operata al ginocchio e per quattro mesi è stata costretta a girare seduta su una sedia a rotelle. Qualche volta la rotula le fa ancora male ma Nick non ne sa nulla: Kate preferisce non farglielo sapere perché ha paura che la esoneri.

Ovviamente non ha voluto saperne di raccontare dell'accaduto ai ragazzi.

Oggi mi sento veramente energica! Sapere che i ragazzi ci stanno guardando mi da una carica spaziale! Mi sento volare e il pallone, appena viene a contatto con la mia mano, è come se si deformasse (come in Mila e Shiro per intenderci).

Quando finalmente ci riposiamo io e Kate ci sediamo e, mentre bevo, noto che Kate osserva e preme ripetutamente il suo ginocchio.

Ana:" Come ti senti?"

Kate:" Bene"

Ana:" Ti fa male il ginocchio?" chiedo preoccupata.

Kate:" No sto bene"

Ana:" Kate dovresti dirlo a Nick"

Kate:" Ana io sto bene!"

Si alza e torna in campo. La seguo e riprendiamo gli allenamenti: questa volta giochiamo veramente. Sono davvero preoccupata per Kate ritengo sia giusto informare Nick del dolore ma rispetterò la privacy di Kate.

La partita procede molto bene: siamo 16 a 11 per l'altra squadra ma, con molti salvataggi di Kate e molte schiacciate sia mie che di Giorgia, riusciamo a rimontare e la partita si conclude molto presto senza un vero e proprio vincitore.

Austalian Love Affair||La nostra storia australianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora